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Cos’è l’intervento di cataratta senza impianto di lente intraoculare?
L’intervento di cataratta senza impianto di lente intraoculare è una procedura chirurgica che si effettua quando la lente naturale dell’occhio è irreversibilmente opacizzata, a causa dei meccanismi fisiologici legati all’invecchiamento o a specifiche condizioni patologiche e con lo scopo di rimuoverla.
Quanto dura? La fase di frantumazione e asportazione del cristallino durano circa 10 minuti.
Il costo dipende dalla struttura selezionata e dal regime con cui la prestazione viene erogata (in SSN equivale al pagamento del ticket).

Quando si esegue un intervento di cataratta senza impianto di lente intraoculare
Il cristallino va incontro a degenerazione e opacizzazione a seguito di condizioni quali:
  • Invecchiamento;
  • Esposizione professionale a radiazioni luminose senza adeguate protezioni;
  • Traumi oculari;
  • Terapie farmacologiche a base di cortisonici (cataratta iatrogena o cataratta da farmaci o cataratta secondaria);
  • Malattie metaboliche, come il diabete;
  • Malattie dell’occhio, fra cui il glaucoma;
  • Alcolismo;
  • Miopia di grado elevato.
Quando subentra la cataratta, la visione risulta sfocata e le immagini vengono percepite come poco nitide.
Si possono avere anche sintomi quali eccessiva sensibilità alla luce (fotofobia), difficoltà a vedere nitidamente le sorgenti di luce e riduzione della capacità di visione crepuscolare.
L’intervento viene prescritto quando il cristallino raggiunge un grado di opacizzazione tale da non consentire più la visione nitida. Gli Oculisti consigliano di sottoporsi a controlli frequenti per verificare i presupposti per la procedura, al fine di evitare di ritardarla, una condizione associata a maggiori rischi operatori e complicanze e a minori possibilità di recupero. Quando il cristallino è molto opaco, la sua durezza aumenta e può renderne difficile la frantumazione e la rimozione.

Intervento di cataratta senza impianto di lente intraoculare: come si svolge 
All’interno dell’occhio è presente una lente che consente la messa a fuoco delle immagini. Con l’età o a causa di una serie di condizioni patologiche, questa lente tende ad opacizzarsi.
L’intervento di cataratta consiste nella rimozione del cristallino degenerato e nel successivo inserimento di una lente artificiale in materiale plastico in sua sostituzione (IOL, Intra Ocular Lens).  In alcuni casi, viene asportato il cristallino senza impianto di lente intraoculare.
Per l’esecuzione dell’intervento, che avviene in regime ambulatoriale o di Day Surgery, il paziente viene fatto sdraiare in posizione supina e sottoposto ad anestesia tramite instillazione di collirio o iniezioni; solo in condizioni particolari viene disposta l’anestesia generale.
Come tenere fermo l’occhio? L’anestesia immobilizza l’occhio, mantenendolo fisso.
La rimozione viene praticata eseguendo una microincisione della lunghezza di circa 2 millimetri in corrispondenza della cornea e iniettando in loco una sostanza gelatinosa (in materiale viscoelastico) che ha la funzione di proteggere la cornea. 
Viene quindi ricavato un accesso alla capsula in cui è localizzato il cristallino (capsuloressi), che viene frammentato e aspirato con l’utilizzo di apparecchiature laser oppure del facoemulsificatore. Quest’ultimo emette ultrasuoni che frantumano il cristallino e ne aspira i residui. 
Normalmente i punti di sutura non vengono applicati, date le dimensioni limitate dell’incisione, che si rimargina spontaneamente. I punti vengono applicati quando l’asportazione della cataratta ha richiesto un’incisione più ampia; in questo caso, il paziente deve sottoporsi ad una seduta di rimozione dei punti.

La convalescenza e i rischi
Dopo la procedura, in genere non viene avvertito dolore, ma un modesto fastidio accompagnato dalla sensazione di corpo estraneo, bruciore e visione alterata dei colori. Le attività professionali e la guida di autoveicoli devono essere sospese per qualche giorno e riprese solo dopo parere positivo dell’Oculista.
Durante le prime due settimane, è essenziale che il paziente non dorma con il viso sul cuscino e che protegga in ogni caso l’occhio durante la notte. È anche importante che non faccia sforzi e non sollevi carichi.
La routine di igiene personale può essere ripristinata dal giorno successivo all’intervento, proteggendo l’occhio dall’eventuale contatto con i detergenti, ma è bene aspettare qualche giorno prima di lavarsi i capelli. 
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