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Visita cardiologica: quando si fa?
Lo scopo della visita cardiologica è quello di individuare e trattare le malattie che possono colpire quello che viene considerato come l’organo vitale per antonomasia: il cuore. Alcune delle malattie più comuni, che colpiscono uomini e donne indistintamente, sono:
  • ipertensione arteriosa (pressione alta);
  • cardiopatia ischemica;
  • angina pectoris (dolore toracico);
  • aritmie (alterazioni nel normale battito cardiaco e nel suo ritmo);
  • cuore ingrossato;
  • malattie delle valvole cardiache, come la stenosi e l'insufficienza cardiaca;
  • cardiomiopatie;
  • scompenso cardiaco.

Visita cardiologica: come si svolge?
La visita cardiologica inizia con una prima intervista, l’anamnesi, da parte del cardiologo sulle abitudini di vita del paziente. I punti su cui ci si concentra sono il livello di sedentarietà e l'attività fisica svolta settimanalmente, il consumo di alcol o fumo, le abitudini alimentari e la familiarità con alcune patologie cardiovascolari (se qualcuno in famiglia ha sofferto di problemi cardiaci). Viene poi valutata la storia clinica, presente e passata, del paziente stesso.

Si passa poi all’investigazione dei sintomi, ovvero la ragione che ha spinto la persona a chiedere la visita (come ad esempio dolore toracico, fiato corto, palpitazioni, capogiri o svenimenti, senso di affaticamento). 

Il medico, dopo aver preso nota di queste informazioni, esegue l’auscultazione del cuore e dei polmoni e la misurazione della pressione. Durante una prima visita cardiologica, si effettua anche l’elettrocardiogramma, subito dopo l’auscultazione. Questo esame consiste nella trascrizione grafica dei battiti cardiaci, utile a individuare la presenza di aritmie (irregolarità nel battito cardiaco).
 
Sono vari gli strumenti "alleati" che il medico ha a disposizione per aiutarsi nel diagnosticare o escludere problemi al cuore. Tra questi troviamo:
Visita cardiologica: come ci si prepara?
In caso di patologia conclamata, è indispensabile portare con sé gli esiti degli esami effettuati in precedenza. Se invece è la prima volta che ci si reca a questa visita specialistica, è utile avere con sè i risultati degli esami svolti in passato, anche se non erano stati prescritti da un cardiologo. I più importanti da portare sono gli esami del sangue, che possono essere utili per controllare i livelli di trigliceridi e di colesterolo, che se alti possono segnalare problemi di occlusione a vene e arterie.
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