Che esame è l’Elettrocardiogramma (ECG)
L’elettrocardiogramma (ECG) è un
esame cardiologico che consente di registrare l’
attività elettrica del cuore, impiegato per la
diagnosi di
malattie cardiovascolari. L’esame produce un tracciato composto da 5
onde (P, Q, R, S, T) che rappresentano le diverse fasi della contrazione (sistole) e della dilatazione (diastole) delle camere cardiache.
Dura
pochi minuti, al termine dei quali il tracciato prodotto viene valutato da uno specialista in Cardiologia, che referta la procedura.
Il prezzo dipende dal fatto che ci si sia
rivolti ad una struttura del servizio sanitario (SSN) sul
territorio o
convenzionata (nel cui caso viene richiesto il pagamento di un ticket laddove dovuto) oppure ad un centro privato (con tariffe variabili).
L’elettrocardiogramma a
riposo (ovvero quello eseguito con la modalità standard)
non presenta controindicazioni né comporta rischi.
Cos’è l’elettrocardiogramma (ECG) e come si effettua
L’elettrocardiogramma è un esame cardiologico non invasivo e indolore che può essere eseguito in ambulatorio e che permette la registrazione e la visualizzazione degli impulsi elettrici che alimentano l’
attività cardiaca.
Viene effettuato da un medico
Cardiologo presso un ambulatorio di
Cardiologia, con il paziente sdraiato supino su un apposito lettino, oppure direttamente al letto del paziente, se questi è impossibilitato a muoversi (elettrocardiogramma standard, a riposo). Viene fatto spogliare (della biancheria intima: reggiseno, maglie intime, canottiere…). Sul suo petto, sui polsi e sulle caviglie vengono posizionati 10 speciali elettrodi (dischi adesivi), collegati tramite fili all’apparecchiatura che registra il segnale e produce il tracciato grafico su carta (elettrocardiografo).
Una seconda tipologia di
elettrocardiogramma è quella
sotto sforzo, mentre una terza l’elettrocardiogramma secondo Holter (dinamico).
All’esame possono essere sottoposti anche i bambini, tenendo però conto del fatto che il tracciato nel caso di un paziente pediatrico deve essere letto secondo criteri diversi rispetto a quelli dell’adulto e, soprattutto, variabili in funzione dell’età del piccolo.
Cosa si vede con l’elettrocardiogramma
Viene prescritto in caso siano presenti sintomi quali:
Può essere
utile alla diagnosi di:
- Aritmie: tachicardia o bradicardia, ovvero aumento o riduzione della frequenza cardiaca al di sopra o al di sotto dei limiti considerati normali, ovvero 60-100 battiti per minuto;
- Alterazioni della conduzione cardiaca;
- Cardiomiopatie: disturbi causati dall’ispessimento delle pareti muscolari del cuore (ipertrofia, cuore ingrossato);
- Dilatazione delle camere cardiache (atrii, ventricoli);
- Valvulopatie genetiche o acquisite;
- Disturbi elettrolitici: alterazioni della concentrazione degli elettroliti nel sangue, che possono interferire con la conduzione elettrica nel cuore;
- Cardiopatie ischemiche: condizioni dovute alla scarsa ossigenazione delle cellule che compongono l’organo.
Nell’acuto consente l’identificazione di condizioni quali l’
ischemia acuta (incluso l’infarto miocardico pregresso), la
pericardite (infiammazione della membrana che avvolge il cuore con ristagno di liquido e compressione del miocardio) e la
sindrome di Takotsubo.
Viene anche eseguito nelle persone che hanno già avuto un infarto miocardico o che sono state sottoposte ad impianto di pacemaker, per valutare la funzionalità residua e l’efficacia delle terapie e monitorare l’andamento della patologia cardiovascolare nel tempo.
Un’ulteriore applicazione è rappresentata dai
controlli eseguiti nell’ambito della certificazione dell’abilitazione alla pratica sportiva amatoriale o agonistica.