I migliori ospedali per Fibroscan (compresa ecografia epatica) - 344 strutture disponibili in Italia

Cos’è il fibroscan?
Il fibroscan, anche definito elastografia epatica, è un esame non invasivo che permette di valutare caratteristiche morfologiche e strutturali del fegato quali l’elasticità e la quantità di tessuto adiposo presente.
È utile nella diagnosi e nel monitoraggio di tutte le malattie epatiche che comportano una alterazione dell’architettura dell’organo e un suo irrigidimento, una condizione nota come fibrosi epatica. Poiché è in grado di misurare anche la quantità di tessuto adiposo presente, il fibroscan viene impiegato anche per la diagnosi della steatosi epatica, un disturbo conosciuto come fegato grasso.
Può essere eseguito insieme all’ecografia epatica per ottenere informazioni più complete sul quadro clinico.
L’apparecchio impiegato per effettuare la procedura funziona grazie alla presenza di una sonda a ultrasuoni montata su un sistema vibrante, che misura la velocità di propagazione dell’onda elastica attraverso il tessuto epatico e fornisce una stima della quantità di grasso epatico (CAP, Controlled Attenuation Parameter).

Quanto costa il fibroscan?
In caso sia eseguito con il SSN ha il costo del ticket, mentre se effettuato privatamente costa all’incirca 100 €, ma il costo può varare molto in funzione della struttura sanitaria scelta. 

Come si vede la fibrosi epatica e quali valori del fegato sono preoccupanti?
Molte delle patologie che interessano il fegato portano ad una modificazione della sua struttura, che altera l’organizzazione del tessuto e porta ad una condizione di irrigidimento definita fibrosi epatica. Accade per l’epatite B, per l’epatite C (quando non viene trattata e risolta con gli antivirali oggi disponibili), per patologie legate alla deposizione di sostanze (ad esempio ferro), per condizioni quali l’abuso di farmaci o di alcol e per altri disturbi che coinvolgono l’organo.
L’alterazione che si viene a creare è il risultato di un processo infiammatorio innescato dalla malattia, che porta alla morte delle cellule colpite e alla formazione di una cicatrice, in corrispondenza della quale l’organo perde le caratteristiche di elasticità originarie. L’aumento della rigidità comporta una riduzione di vario grado della funzionalità dell’organo che può evolvere verso l’insufficienza epatica. 
Per questa ragione, e per verificare la risposta del paziente alle terapie, è necessario eseguire un monitoraggio nel tempo delle condizioni del fegato. Il fibroscan associato all’ecografia epatica permette di ottenere un quadro della elasticità del tessuto, parametro che è inversamente proporzionale al grado di fibrosi. La procedura consente di definire lo stadio di avanzamento raggiunto dalla malattia e di rilevare la posizione e la dimensione delle cicatrici. 

Come si fa l’esame fibroscan?
La preparazione include il digiuno da 2-6 ore, a seconda del tipo di macchinario utilizzato.
L’esame viene effettuato tramite l’applicazione di una apposita sonda sull’addome, al di sotto della gabbia toracica, a destra, in corrispondenza del fegato. Dura complessivamente 15 minuti circa.
Si tratta di un esame non invasivo, non doloroso, che può essere eseguito anche in gravidanza e nei portatori di pacemaker. È controindicato nelle persone con indice di massa grassa superiore a 30, malformazioni toraciche o versamenti di liquidi nella regione addominale. 
Può essere ripetuto nel tempo senza obbligo di intervallo fra un’esecuzione e la successiva.