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Viale delle Libertà, 83 - 27100 Pavia (PV) Mappa
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Via del Pergolino, 4/6 - 50139 Firenze (FI) Mappa
Via Porrettana, 170 - 40033 Casalecchio di Reno (BO) Mappa
Via Emilia Levante, 137 - 40139 Bologna (BO) Mappa
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Viale Regione Siciliana, 1571 - 90135 Palermo (PA) Mappa
RM (risonanza magnetica) del ginocchio: che cos'è?
La risonanza magnetica al ginocchio è un esame muscolo-scheletrico mirato alla diagnosi di patologie che interessano il ginocchio.
Si tratta di una procedura non invasiva e indolore che si basa sullo sfruttamento dell’azione di un campo magnetico di elevata intensità e di onde di radiofrequenza per acquisire immagini di altissima risoluzione tridimensionali delle strutture anatomiche.
Non comporta l’esposizione a radiazioni ionizzanti. Può essere eseguita mediante l’impiego di un dispositivo per risonanza aperto.
Il costo dell’esame dipende dalla struttura a cui ci si rivolge e può andare mediamente da 100 a 150 euro. Se viene effettuato in una struttura del servizio sanitario il costo è limitato al valore del ticket, quando richiesto.
La risonanza al ginocchio non richiede una preparazione particolare; devono solo essere rimossi tutti gli oggetti metallici eventualmente indossati e segnalati al medico i dispositivi impiantati.
I risultati sono in genere disponibili dopo 3-4 giorni.
Come si svolge la risonanza magnetica al ginocchio?
Il paziente viene fatto mettere nella posizione ottimale per la corretta osservazione delle aree interessate. Ha così inizio l’esame, durante il quale deve rimanere fermo, per non inficiare la corretta osservazione.
Quanto dura? La procedura richiede 25-30 minuti circa per ogni ginocchio.
Se viene impiegato il mezzo i contrasto, i tempi si allungano di qualche minuto.
Risonanza magnetica al ginocchio: cosa vede?
La risonanza magnetica al ginocchio evidenzia alterazioni dei legamenti, dei tendini, dei menischi e dei segmenti ossei e viene impiegata per indagare disturbi quali:
L’esame può essere eseguito con somministrazione di un mezzo di contrasto per via endovenosa per ottenere immagini più dettagliate.
Controindicazioni
Le persone portatrici di pacemaker o altri dispositivi medici impiantabili (protesi cocleari, defibrillatore interno, protesi oculari magnetiche, frammenti metallici intraoculari, reperi metallici per radioterapia), che rappresentano controindicazioni alla procedura, devono segnalarlo al medico prima dell’esecuzione.
Se il paziente è portatore di clips vascolari cerebrali (per pregresso ictus), protesi o viti ortopediche, protesi al cristallino, protesi otologiche (orecchio medio), protesi mammarie, impianti oculari (punti retinici), punti metallici da pregresso intervento, schegge metalliche, proiettili, cateteri, stent, dispositivo intrauterino (IUD) deve essere valutato dal medico prima di sottoporsi all’esame.
Malattie come l’anemia falciforme rappresentano ulteriori controindicazioni, così come la presenza di tatuaggi estesi.
Le persone che soffrono di claustrofobia possono avere problemi durante la permanenza all’interno dell’apparecchiatura, specialmente se chiusa. In questo caso, è possibile parlare con il medico per valutare l’opportunità di una lieve sedazione.
Prima di sottoporsi all’esame, occorre rimuovere eventuali lenti a contatto, dentiere, corone mobili, apparecchi per l’ipoacusia, oggetti metallici. Anche i cosmetici contenenti polveri metalliche possono interferire con il corretto svolgimento della procedura.