Ecografia muscolotendinea e osteoarticolare: chi la prescrive
L’
ecografia muscolotendinea e osteoarticolare è un esame che prevede l’uso di ultrasuoni (onde sonore ad alta frequenza non percepibili dall’orecchio umano) per studiare i tessuti molli dell’apparato locomotore.
Viene prescritta
dal Fisiatra, dall’Ortopedico o dal
Reumatologo in caso di dolore e riduzione della mobilità dopo un trauma o in caso si sospetti una patologia ed eseguita da uno specialista Radiologo, da un Reumatologo ecografista o da un
Ortopedico ecografista.
Si tratta di un esame non invasivo e indolore. Tuttavia, se viene eseguita in corrispondenza di una struttura anatomica infiammata, l’applicazione della sonda e la pressione con cui deve essere mossa possono generare dolore.
Non richiede una preparazione specifica.
Non presenta controindicazioni e non comporta l’esposizione a radiazioni ionizzanti.
A cosa serve
Ha un ampio spettro di applicazioni come indagine di primo livello in Reumatologia, Ortopedia, Medicina dello sport e Traumatologia, per la diagnosi e il monitoraggio di condizioni post-traumatiche o patologiche di vario tipo quali:
-
Contusioni, stiramenti o lacerazioni di muscoli;
-
Ematomi intramuscolari o sottocutanei;
-
Cisti;
-
Borsiti;
-
Calcificazioni;
- Tendinopatie infiammatorie, degenerative e traumatiche (a mano, polso, gomito, spalla, ginocchio, caviglia, tendine di Achille);
- Tumori delle componenti articolari, muscolari e dell’osso (osteosarcoma, istiocitoma, rabdomiosarcoma, metastasi muscolari);
- Neoformazioni benigne (neurinomi);
- Tumori benigni delle guaine sinoviali (cisti di Baker del cavo popliteo, cisti sinoviali del polso e della mano);
-
Displasia dell’anca (l’esame viene eseguito in età neonatale, entro i 3 mesi di vita);
-
Malattie infiammatorie croniche (artrite psoriasica, artrite reumatoide).
-
Malattie articolari degenerative (artrosi, periartrite scapolo-omerale).
-
Tumori delle componenti articolari e muscolari.
All’osservazione ecografica, i fasci muscolari e le strutture tendinee appaiono di colore bianco, mentre le lesioni di colore più scuro (grigio o nero, a seconda della tipologia). L’esame permette di valutarne la gravità e lo stadio evolutivo.
L’ecografia
non permette di visualizzare l’interno dell’osso e delle articolazioni: non possono, per tale ragione, essere osservati con questa procedura i menischi e i legamenti crociati, che vengono studiati con altre metodiche.
Non essendo un esame in grado di fornire una visione panoramica, deve essere preceduto da una visita accurata, per identificare precisamente la sede di interesse e identificare le strutture da indagare.
Come si svolge
L’ecografia muscolotendinea e osteoarticolare è un
esame non invasivo che si basa sull’impiego degli ultrasuoni per osservare i tessuti molli che compongono l’apparato locomotore (cute, tessuto sottocutaneo, tendini, guaine, borse, nervi, capsule, cartilagini, legamenti).
La preparazione del paziente consiste nell’applicazione di un gel conduttore sulla superficie cutanea che ricopre la struttura da indagare. La presenza del gel permette di migliorare il contatto con la sonda (trasduttore) che scivola sulla cute e consente la corretta esecuzione dell’esame, con l’invio delle immagini raccolte ad un computer.
La procedura può essere eseguita in modalità statica (con il paziente fermo) o dinamica (con il paziente che si muove seguendo le indicazioni del tecnico).
L’esame
dura circa 15/20 minuti.