Visita gnatologica: cos'è?
La visita gnatologica ha lo scopo di diagnosticare e trattare le patologie legate all’
articolazione temporo-mandibolare (ATM), all’
occlusione e alla presenza di
impianti o
protesi.
Viene effettuata dall’
Odontoiatra specializzato in
Gnatologia, la branca dell’odontoiatria che si occupa del sistema masticatorio (dal greco gnatus, mascella).
Quanto costa una visita da uno Gnatologo? La visita può essere eseguita nell’ambito delle prestazioni offerte dal SSN oppure erogata in regime di libera professione a pagamento, con tariffe che dipendono dalla struttura selezionata.
Quando andare da uno Gnatologo
La visita gnatologica viene prescritta dal Medico di Medicina Generale, dal Fisiatra o dall’Odontoiatra in caso di:
- Difficoltà ad aprire o chiudere la bocca (blocco della mandibola);
- Apertura o chiusura della bocca accompagnata da rumori (schiocchi o il classico clic mandibolare) che possono essere manifestazioni di una malocclusione mandibolare;
- Spostamenti nell’asse di apertura e chiusura della bocca (morso incrociato);
- Tensione ai muscoli masticatori;
- Bruxismo, una condizione che consiste nel serrare e digrignare i denti durante il sonno e, nei casi più severi, anche da svegli;
- Disturbi della postura accompagnati dal mal di schiena;
- Problemi di deglutizione;
- Sintomi quali cefalea, dolori facciali e al collo, russamento, apnee notturne, acufeni cronici, vertigini o senso di instabilità, che non dipendono apparentemente da altre cause accertate.
È importante ricordare che gli effetti della malocclusione dentale possono interessare anche strutture anatomiche intuitivamente poco correlate con i denti.
Cosa fa il medico Gnatologo
Il medico Gnatologo raccoglie tutte le informazioni dal paziente nell’ambito del
colloquio iniziale: sintomi, eventuali malattie copresenti, familiarità per disturbi della masticazione o odontoiatrici, abitudini e stili di vita.
Successivamente, esegue un e
same del cavo orale, allo scopo di osservare lo stato di salute dei denti e delle altre strutture presenti. Nel corso dell’osservazione, in particolare:
- Verifica lo stato di usura dei denti, che può suggerire la presenza di condizioni come il bruxismo;
- Osserva i movimenti della bocca, per rilevare eventuali anomalie;
- Esamina la postura attraverso l’utilizzo della pedana stabilometrica-posturometrica, per stabilire la posizione media del centro di gravità del corpo e i movimenti attorno ad essa (questa osservazione costituisce un ambito di applicazione della Gnatologia posturale);
- Palpa i muscoli masticatori, raccogliendo tutti gli elementi necessari a valutare il movimento relativo fra cranio e mandibola.
Se lo Gnatologo è in grado di formulare una
diagnosi, ne informa il paziente e prescrive il trattamento eventualmente indicato. Può trattarsi, ad esempio, di un bite, di un apparecchio di avanzamento mandibolare oppure di un trattamento riabilitativo fisioterapico specifico composto da manovre ed esercizi finalizzati a ripristinare la corretta mobilità della bocca e opportune norme comportamentali.
In caso contrario, può indirizzare il paziente verso
altri specialisti (Odontoiatra Protesista, Odontoiatra Implantologo, Gastroenterologo, Fisioterapista, Osteopata, Neurologo, Otorinolaringoiatra, Ortopedico, Posturologo, Chirurgo Maxillo-Facciale, Logopedista, Psicologo), allo scopo di effettuare ulteriori indagini ed esami strumentali in grado di chiarire il quadro. In particolare, una procedura spesso richiesta in questo ambito è la risonanza magnetica delle ATM (cinerisonanza delle articolazioni), insieme all’ortopanoramica, alla elettromiografia di superficie e alla kinesiografia mandibolare.