In cosa consiste la crioterapia con azoto liquido?
La crioterapia con azoto liquido è un
trattamento dermatologico basato sull’applicazione di azoto liquido,
responsabile di una ustione da freddo che determina la necrosi di lesioni superficiali e la loro
rimozione senza chirurgia. La procedura può causare
dolore lieve; in caso di lesioni più estese e scarsa tolleranza del dolore, può essere preceduta dall’applicazione di un anestetico in crema oppure iniettato localmente.
La
crioterapia con azoto liquido possiede diversi
vantaggi, primo fra tutti la
rapidità delle sedute. Inoltre, di norma non è necessaria l’anestesia e la guarigione degli esiti è rapida e senza cicatrici. Infine, il trattamento con azoto liquido
può essere realizzato anche in sedi difficili da trattare (
unghie,
canale uditivo esterno,
vestibolo nasale, cavo orale, condotto vaginale,
retto). È controindicata nelle persone con malattie quali l’
orticaria da freddo, il morbo di Raynaud, la
crioglobulinemia o gravi arteriopatie periferiche.
Non richiede alcuna preparazione specifica.
Quali indicazioni?
La crioterapia con azoto liquido viene
eseguita in caso di:
- Cheratosi attiniche;
- Cheratosi seborroiche: lesioni cutanee più frequenti nell’adulto e nell’anziano;
- Condilomi ano-genitali: lesioni causate da Papillomavirus;
- Molluschi contagiosi;
- Lentigo solari;
- Verruche virali (volgari e piane): lesioni cutanee più frequenti nel giovane;
- Cheloidi: la crioterapia viene impiegata per ridurre l’estensione e lo spessore delle cicatrici ipertrofiche;
- Carcinomi basocellulari di piccole dimensioni e superficiali;
- Carcinoma in situ di Bowen.
Cosa fa l’azoto liquido sulla pelle e quanto è dolorosa la crioterapia?
L’azoto liquido è un gas che raggiunge temperature molto basse e,
a contatto con la pelle, provoca il congelamento del liquido intra ed extra cellulare nei tessuti. Il
risultato è in sostanza quello di una
ischemia, conseguenza di una “ustione da freddo”. L’esposizione della pelle all’azoto liquido viene
realizzata mediante un apposito strumento a spruzzo (
cry-ac) o attraverso bastoncini di legno ricoperti di ovatta all’estremità e permette di distruggere lesioni cutanee superficiali. La
durata è di pochi minuti; il trattamento non provoca
sanguinamento né ferite aperte.
Come rimane la pelle dopo e quanto dura la bolla?
Nei
giorni successivi, l’area di pelle trattata appare più scura. Dopo alcuni giorni, si può formare una crosta superficiale, che si stacca spontaneamente. Dopo la procedura è prevista l’applicazione di una crema antisettica e cicatrizzante fino alla caduta della crosta. In alcuni casi si può formare una vera e propria bolla contenente siero, che tuttavia si riassorbe nell’arco di alcuni giorni e che non deve essere incisa. A distanza di alcune settimane, a discrezione del
Dermatologo, vengono programmati controlli ed eventuali ripetizioni del trattamento. Il numero complessivo delle sedute dipende dal numero e dal tipo di lesione, dalla sede in cui si è sviluppata e dalla capacità di risposta del paziente.
Dopo la guarigione, l’area trattata può apparire di colore diverso (più chiaro o più scuro)
e recupera il colore normale nel tempo. Poiché queste discromie possono permanere, si consiglia l’uso di
creme protettive solari per almeno 2 mesi.