I migliori ospedali per Visita nutrizionistica - 916 strutture disponibili in Italia

Cos’è la visita nutrizionistica?
La visita nutrizionistica ha lo scopo di individuare stili di vita e abitudini alimentari opportuni per un determinato soggetto, in un determinato stato di salute o malattia, allo scopo di elaborare un programma alimentare adeguato al raggiungimento di obiettivi specifici.
Viene effettuata dal Nutrizionista, un biologo specializzato in Scienza dell’Alimentazione. 

Quanto può costare? Il prezzo della visita varia dall’entità del semplice ticket (se eseguita nell’ambito del SSN) ad un ammontare che parte dai 70 euro. Il costo è detraibile in sede di dichiarazione dei redditi.

Quali esami fare prima? Il giorno della visita porta tutta la tua documentazione clinica già disponibile. Sarà il medico a prescriverti esami specifici, se lo riterrà necessario.

Perché si fa?
Le finalità con le quali viene svolta la visita nutrizionistica sono:

• Perdere peso;
• Mantenere il peso forma;
• Prevenire l’invecchiamento precoce;
• Contribuire a prevenire e trattare malattie correlate alle abitudini alimentari (colesterolo alto, trigliceridi alti, diabete, reflusso gastroesofageo, ritenzione idrica, gonfiore addominale, stitichezza, intolleranze alimentari, ipertensione, tumori);
• Ottimizzare la dieta per sostenere l’attività sportiva.

In generale, l’obiettivo è quello di impostare un percorso di educazione alimentare.

Cosa si fa durante una visita nutrizionistica: come funziona?
La prima visita nutrizionistica si apre con un colloquio durante il quale racconterai al medico le tue abitudini alimentari e descriverai i tuoi stili di vita (sport praticati, …), parlando delle malattie eventualmente presenti in famiglia e delle tue patologie pregresse. 

Raccolte le informazioni di base, il medico prosegue con la valutazione dello stato nutrizionale di partenza:

• Sottoponendoti a misurazioni di peso, altezza, circonferenze, grasso viscerale, grasso sottocutaneo (mediante plicometria in corrispondenza di addome, tricipite, coscia e zona sottoscapolare). In questa fase possono essere usati strumenti detti bioimpedenziometri per valutare la composizione corporea e lo stato di ritenzione idrica e valutati gli esami del sangue eventualmente già eseguiti;
• Calcolando gli indici utili alla diagnosi e al trattamento quali BMI (indice di massa corporea), BM (metabolismo basale a riposo);
• Valutando il tuo fabbisogno energetico specifico.

La seconda visita ha l’obiettivo di consegnarti un piano alimentare personalizzato con i dettagli (in termini di tipologie di cibi e quantità) relativi al menù settimanale, ai metodi di preparazione delle pietanze e agli alimenti consigliati e vietati. Questo schema alimentare è una tabella che viene costruita sulla base delle abitudini e delle preferenze che tu hai riferito.

Ulteriori incontri vengono programmati per monitorare il tuo percorso, introducendo modifiche al piano alimentare laddove hai difficoltà a sostenerlo o saranno subentrate altre necessità. In queste ulteriori visite, che di solito vengono programmate ogni 3-4 settimane, il Nutrizionista ripete le misurazioni effettuate nel corso del primo incontro.

Preparazione
Non ti è richiesta una preparazione specifica, ma avendo in programma la consulenza presso un nutrizionista è consigliabile che arrivi all’appuntamento con un diario alimentare in cui hai annotato ciò che abitualmente mangi e bevi.

È anche utile che porti con te tutta la tua documentazione clinica, anche non strettamente inerente il problema per cui ti sei rivolto al Nutrizionista. Ricordati anche di segnalare l’assunzione di terapie farmacologiche o integratori alimentari.