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RM (risonanza magnetica) della colonna con e senza contrasto: che cos'è?
La risonanza magnetica (RM) della colonna vertebrale (anche detta RM del rachide) con e senza contrasto è una procedura completa che permette di studiare tale struttura in toto, dalla regione cervicale a quella toracica e lombosacrale. 
Si tratta di un esame indolore, non invasivo e non fastidioso. Tuttavia, in alcuni casi, la permanenza all’interno dell’apparecchiatura con cui viene eseguito (specialmente se è chiusa) può generare malessere. È importante ricordare che per qualsiasi sensazione di disagio o fastidio è necessario avvertire l’operatore presente in sala, tramite attivazione di un apposito pulsante.

Quando si fa?
Si tratta di un esame di secondo livello, che in genere viene prescritto a valle dell’esecuzione della radiografia (RX) del rachide quando quest’ultima non ha consentito di formulare una diagnosi precisa.
Le condizioni che possono essere alla base della prescrizione dell’esame sono:

  • Dolore alla schiena di origine non nota;
  • Protrusioni o ernie al disco già diagnosticata, allo scopo di monitorarne eventuali evoluzioni;
  • Tumori o metastasi;
  • Esiti di traumi. 

La RM della colonna vertebrale con mezzo di contrasto viene eseguita per studiare le infezioni e le patologie demielinizzanti (sclerosi multipla).

Come funziona?
Il funzionamento dell’apparecchiatura si basa sulla generazione di un campo magnetico, che viene deformato in maniera dipendente dal tipo di struttura incontrata. Sulla base delle immagini ottenute è possibile risalire alle caratteristiche dei tessuti. La RM della colonna vertebrale permette di osservare le strutture ossee così come le meningi, il midollo spinale e le radici dei nervi che da esso emergono. 
Il paziente viene invitato a spogliarsi, rimuovendo anche tutti gli eventuali oggetti metallici indossati (gioielli, forcine ed altri accessori), e a stendersi su un lettino mobile, che viene fatto spostare all’interno del macchinario. 
Durante il test, il paziente viene avvertito di stare immobile, per evitare alterazione delle immagini e quindi la ripetizione dell’esame. 

Preparazione e quanto dura
Si tratta di un esame della durata di 20 minuti circa, quando eseguito senza contrasto, e che non necessita di alcuna preparazione. 
Per quanto riguarda la risonanza magnetica del rachide con il contrasto, invece, è necessario consegnare il giorno in cui viene eseguita la procedura i risultati del dosaggio della creatinina e del filtrato glomerulare, indispensabili per verificare che la funzionalità renale sia nella norma e che, quindi, il liquido iniettato per via intravenosa nel corso dell’esame possa essere espulso dell’organismo nei tempi previsti senza determinare episodi di tossicità. È importante anche portare con sé eventuali esami già effettuati e la documentazione clinica inerente la patologia allo studio.
Il giorno fissato per la RM occorre presentarsi presso la struttura sanitaria selezionata a digiuno da almeno 6 ore. Se sei in terapia farmacologica, assumi i medicinali previsti con poca acqua.
La RM è controindicata nelle persone:

  • Portatrici di dispositivi medici metallici (pacemaker, espansori tissutali con particolari metallici, protesi, valvole cardiache artificiali, dispositivi intrauterini);
  • Con schegge o frammenti metallici accidentalmente penetrati nel corpo;
  • Nel primo trimestre di gravidanza.

Per poter essere sottoposti all’esame è necessario portare con sé una prescrizione medica, anche se la risonanza viene erogata a pagamento. 

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