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In cosa consiste l’asportazione di cisti o seno pilonidale?
L’asportazione di cisti o seno pilonidale è un intervento che consiste nella rimozione di una cisti in sede sacro-coccigea formatasi per incarnamento dei peli localmente presenti.
L’area medica di riferimento è quella della Chirurgia colo-proctologica.
Cos’è la cisti o seno pilonidale e cosa succede se non la curi?
La cisti o seno pilonidale (sinus pilonidalis), anche definita cisti sacrococcigea, è una cavità che si sviluppa nel tessuto sottocutaneo della regione sacrococcigea (nella parte superiore della fessura tra le natiche), in seguito all’inclusione di un agglomerato di peli normalmente formati. Si forma nel tessuto adiposo compreso fra la pelle e una struttura densa e rigida che ricopre l’osso sacro (fascia pre-sacrale) e contiene frammenti di peli, cellule cutanee, sebo e altro materiale liquido o semiliquido. Comporta sintomi quali dolore (che aumenta in posizione seduta) e, talvolta, febbre.
La massima incidenza si riscontra nei giovani maschi (il rapporto fra maschi e femmine è 4:1) di età compresa tra i 15 ed i 25 anni. Benché possa comparire a tutte le età, è molto rara dopo i 40 anni.
La causa è legata ai microtraumi che si realizzano a livello delle natiche in ragione della posizione seduta o nella deambulazione prolungata, che portano all’incarnamento dei peli e alla formazione della cisti. Per queste ragioni, la cisti pilondiale tende a ripresentarsi anche dopo l’intervento di asportazione.
Cosa non fare dopo l’intervento?
Al fine di ridurre il rischio di recidiva, dopo la rimozione viene raccomandata la depilazione definitiva dell’area tramite trattamento laser a luce pulsata.
Altri fattori di rischio sono rappresentato dalla sudorazione eccessiva, da sovrappeso o obesità, dalle caratteristiche dei peli (se sono fitti, spessi e ruvidi, la probabilità che si formi una cisti sacrococcigea è maggiore) e dallo stile di abbigliamento (indossare d’abitudine vestiti aderenti aumenta il rischio di comparsa).
Se si infiamma, la cisti può formare un ascesso associato a dolore intenso, gonfiore e fuoriuscita di pus attraverso una fistola che si forma nella pelle.
Come si svolge e quanto dura l’intervento della cisti pilonidale
Come si toglie una cisti pilonidale? Il trattamento di drenaggio della cisti pilonidale, che viene spesso eseguito in caso sia presente un ascesso, consente il deflusso del pus dalla cavità senza tuttavia risolvere il problema alla base. L’unica soluzione definitiva è, infatti, rappresentata dalla rimozione chirurgica.
L’intervento tradizionale consiste nell’asportazione simultanea della cisti e di tutti i fori attraverso i quali comunica con l’ambiente esterno. È associato a tempi di recupero relativamente lunghi e alla presenza di dolore post-operatorio che può essere prolungato.
Oggi, alcuni centri utilizzano tecniche di microchirurgia, secondo un approccio che consiste nella pulizia e rimozione dilazionate nel tempo (a distanza di circa 3 mesi) della cisti e dei tramiti fistolosi. Tuttavia, questa seconda opzione, che comporta tempi di recupero più brevi, non è sempre realizzabile.
Entrambe le procedure vengono eseguite in anestesia locale o locoregionale ed in regime ambulatoriale o di Day Surgery.