Strada Provinciale per Alezio - 73014 Gallipoli (LE) Mappa
Via U. Levi, 7 - 42123 Reggio Emilia (RE) Mappa
Viale Parco Vecchio, 27 - 27100 Pavia (PV) Mappa
Viale Europa, 21 - 82037 Telese Terme (BN) Mappa
Via Federico Confalonieri, 4 - 84091 Battipaglia (SA) Mappa
Via Olgettina, 60 - 20132 Milano (MI) Mappa
Corso Europa, 7 - 24040 Osio Sotto (BG) Mappa
Corso Pavia, 84 - 27029 Vigevano (PV) Mappa
Via Castelcarnasino, 10 - 22100 Como (CO) Mappa
Via Villa della Regina, 19 - 10131 Torino (TO) Mappa
Via B. Gualla, 15 - 25128 Brescia (BS) Mappa
Via Forlanini, 15 - 24036 Ponte San Pietro (BG) Mappa
Via Enrico Bottini, 3 - 28100 Novara (NO) Mappa
Come sistemare l’ernia ombelicale
La riparazione dell’ernia ombelicale è l’intervento chirurgico con cui viene trattata tale condizione.
Può essere realizzato secondo diverse metodologie.
Cos’è l’ernia ombelicale
L’ernia ombelicale è la protrusione di tessuto intra-addominale attraverso un’apertura nei muscoli dell’addome, in corrispondenza dell’ombelico. Questa condizione è associata a sintomi quali:
L’incidenza dell’ernia ombelicale è maggiore nelle persone anziane, in sovrappeso o obese, che hanno una storia familiare positiva per questa patologia o che svolgono attività che comportano sforzi fisici pesanti e continui.
Quando è indicato l’intervento e cosa succede se non ci si opera
La diagnosi può essere effettuata con la palpazione dell’addome e l’ascolto dell’anamnesi del paziente.
Se l’ernia è di piccole dimensioni e riducibile (cioè, è possibile sospingere il contenuto della protrusione all’interno della parete addominale) e non è associata a sintomi, è possibile tenerla monitorata senza intervenire. L’ernia irriducibile è anche detta incarcerata.
In tutti gli altri casi, si interviene: la chirurgia è, infatti, l’unico trattamento risolutivo. Nei casi in cui la riparazione è indicata e non viene eseguita, il rischio è che l’ernia si strozzi, cioè che l’intestino rimanga intrappolato nel foro che si è creato nella parete addominale, riducendo la sua irrorazione sanguigna (ernia strozzata). Si viene allora a creare una pericolosa emergenza, che deve essere affrontata tempestivamente con un intervento chirurgico.
Come viene fatta l’operazione all’ernia ombelicale
La riparazione open prevede che il chirurgo pratichi un’incisione nell’area in cui si è formata la protrusione e ripari l’ernia posizionando in loco una rete protesica che rinforza i tessuti.
La riparazione laparoscopica, invece, avviene tramite posizionamento di una rete protesica di rinforzo della parete addominale, ma inserendo gli strumenti attraverso piccole incisioni.
Preparazione, degenza e post-operatorio
In entrambi i casi, è prevista una batteria di esami nei giorni precedenti, che forniscano informazioni precise sul problema e accertino l’idoneità del paziente al trattamento: analisi del sangue, analisi delle urine, ecografia addominale, visita anestesiologica. I pazienti al di sopra dei 45 anni di età o affetti da patologia cardiovascolare vengono anche sottoposti ad elettrocardiogramma (ECG).
Nelle 6 ore che precedono l’intervento non potrai bere né mangiare: se assumi regolarmente una terapia farmacologica, potrai prendere i farmaci con poca acqua. Fanne comunque menzione con il Chirurgo prima dell’intervento.
È bene che ti faccia accompagnare da qualcuno che poi potrà riportarti a casa se i medici stabiliscono che puoi essere dimesso il giorno stesso.
Nei giorni successivi, potrai sentire dolore lieve o moderato. Se però il dolore aumenta e compaiono altri sintomi (febbre e brividi) o non riesci a svuotare l’intestino per più giorni chiama il chirurgo e consultati sull’opportunità di sottoporti ad un controllo.
Rischi e controindicazioni
Il rischio maggiore è quello che l’ernia si riformi.
Inoltre, possono verificarsi infezioni del sito chirurgico e lesioni legate a complicanze della chirurgia a carico degli organi attigui (vescica, vasi sanguigni, intestino, fibre nervose).