Manometria ano-rettale: che cos'è?
La manometria ano-rettale è una
procedura medica minimamente invasiva che si pratica introducendo nell’orifizio anale del paziente un sondino (
catetere) allo scopo di effettuare una valutazione dello stato di salute dell’ultimo tratto dell’intestino crasso e controllarne la funzionalità. In particolare, con questo test è possibile valutare la
reattività dello sfintere anale – una sorta di “anello” muscolare che circonda l’ano e ne permette l’apertura e la chiusura - e del retto. Per capire meglio cosa sia e a cosa serva questo test è bene ricordare che il retto rappresenta solo l’ultima porzione, quella terminale, del
tubo intestinale (lungo in media 8 metri e ripiegato in anse), a sua volta organo facente parte dell’apparato digerente umano. L’intestino si divide in tenue e crasso, a loro volta distinti in:
- Intestino tenue: duodeno, digiuno e ileo
- Intestino crasso: cieco (con appendice), colon, sigma, retto e orifizio anale
Il compito dell’intestino è quello di completare il metabolismo delle sostanze nutritive scindendole in composti semplici che vengono assorbiti dal sangue. Altro compito non meno importante è quello di separare e accumulare le sostanze di scarto alimentari (che si trasformano in feci) e permetterne in tal modo l’eliminazione fuori dal corpo. Con la manometria ano-rettale è pertanto possibile valutare il
grado di efficienza della muscolatura rettale e la capacità di contrarsi ai fini di espletare efficacemente e regolarmente l’espulsione delle feci. Inoltre, è possibile valutare l’integrità (o meno) della mucosa anale e delle pareti interne del retto.
Manometria ano-rettale: a chi si rivolge?
La manometria ano-rettale è un esame medico che lo/la specialista in gastroenterologia può prescrivere ai
pazienti con i seguenti sintomi:
- Incontinenza fecale (incapacità di controllare lo sfintere anale con conseguente perdita involontaria di materiale fecale) che può anche essere conseguenza di patologie neurodegenerative
- Stipsi (frequenza delle evacuazioni inferiore alle 3 volte alla settimana)
- Diarrea
- Malattia di Hirschsprung nei bambini che causa un blocco intestinale
- Prolasso rettale
- Ragadi anali
- Emorroidi interne o esterne
- Valutazione preoperatoria
- Il test permette di arrivare subito ad una diagnosi o aiuta comunque a capire quali possano essere le cause dei disturbi elencati. Può essere preceduto o seguito da altri esami strumentali o analisi mediche. Tra le possibili terapie previste per questo tipo di disturbi troviamo:
- Modifiche nell’alimentazione
- Somministrazione di medicinali specifici
- Esercizi di rafforzamento della muscolatura ano-rettale
- Trattamento chirurgico
Manometria ano-rettale: come si svolge?
In generale l’esame si avvale dell’ausilio di una sottile sonda (catetere) del
diametro di 5 mm che viene inserita nell’ano, oltrepassa lo sfintere anale e arriva nel retto, senza andare troppo in profondità, di solito non oltre i 10 cm. Infatti, una volta in sede, un
palloncino posto all’estremità del catetere viene
insufflato d’aria cosicché i
muscoli di ano e retto vengano
stimolati a contrarsi. La parte terminale del sondino che resta fuori dal corpo, ed è collegata ad un macchinario che rileva a registra tutte le contrazioni ano-rettali in modo che poi gli esiti possano essere valutati dallo/a specialista. Durante il test – che ha una durata variabile
tra i 20 e i 30 minuti – il paziente viene fatto sdraiare su un lettino, di lato e può essere richiesta la sua collaborazione. Sia l’inserimento del sondino che l’insufflaggio del palloncino non sono dolorosi, ma possono causare una
lieve sensazione di disagio. Una volta che la misurazione delle contrazioni ano-rettali sia terminata il macchinario viene spento e il catetere rimosso delicatamente. La manometria ano-rettale non comporta rischi o controindicazioni, non prevede sedazione e pertanto il paziente può subito tornare a casa e riprendere le sue normali attività. In genere gli esiti del test vengono visionati e valutati dal medico subito dopo l’esecuzione dell’esame stesso e laddove possibile viene emessa una diagnosi.
Manometria ano-rettale: come ci si prepara?
Per l’esecuzione della manometria ano-rettale, che
non ha controindicazioni, non è prevista una preparazione specifica. Dal momento che, però, è necessario arrivare con l’intestino svuotato, i pazienti che soffrono di stipsi sono invitati a sottoporsi ad un
clistere per ripulire il retto dalle feci un paio d’ore prima dell’esame. Di norma, non è neppure necessario presentarsi a digiuno, tranne che lo/a specialista indichino il contrario. I pazienti che seguono terapia farmacologica possono assumere le
medicine senza problemi, ma è comunque opportuno avvisare prima lo/a specialista e assicurarsi che non ci siano controindicazioni in merito.