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Isteroscopia

Area specialistica Ginecologia

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Cos’è l’isteroscopia?
L’isteroscopia è una procedura endoscopica che permette di osservare l’interno dell’utero e di diagnosticare ed eventualmente trattare diverse condizioni patologiche a carico della cavità uterina (cervice e corpo). Può avere scopo diagnostico (isteroscopia diagnostica) oppure terapeutico per trattare determinate patologie (isteroscopia operativa).
La procedura viene programmata in modo tale da evitare il ciclo mestruale, che limiterebbe la possibilità di osservare l’utero. Può essere praticata in donne di tutte le età, ma non in gravidanza e non in caso di infezione o infiammazione pelvica. 
Prima dell’isteroscopia, è di norma richiesta l’esecuzione di una visita ginecologica con ecografia trans-vaginale per verificare che la paziente sia idonea. Nel caso si intenda effettuare un intervento chirurgico nel corso dell’isteroscopia, è anche necessario avere eseguito tutti gli esami del sangue previsti e un elettrocardiogramma (ECG). In questo caso, è anche opportuno che la paziente venga accompagnata il giorno dell’appuntamento.
Si tratta di una procedura sicura, correlata ad un rischio di complicanze inferiore all’1%. Si raccomanda comunque di evitare i rapporti sessuali per 2-7 giorni.
La durata della fase operativa è pari a circa 10-15 minuti, ma l’esame complessivamente dura 15-60 minuti.

Quanti giorni di riposo sono necessari dopo?
Nel caso in cui sia stata eseguita una isteroscopia in regime di ricovero ospedaliero, la degenza si protrae per 1-2 giorni; se l’esame è stato realizzato in anestesia locale è possibile tornare il giorno stesso alle proprie attività.

Come si svolge e quanto è dolorosa?
L’isteroscopia viene effettuata in regime ambulatoriale o di Day Surgery e può essere preceduta dalla somministrazione di un farmaco antidolorifico, di una anestesia locale o di sedativi. In casi specifici, viene effettuata una anestesia generale. 
La paziente viene fatta stendere sul lettino in posizione ginecologica e un sottile strumento (isteroscopio) viene introdotto in vagina. All’interno della cavità uterina viene insufflata dell’anidride carbonica o instillata soluzione fisiologica al fine di distenderne le pareti. Attraverso la presenza di una telecamera, è possibile osservare l’organo.
L’esame è sicuro, semplice e di breve durata e non è doloroso, anche se la distensione dell’utero può scatenare lievi crampi transitori. Può anche verificarsi un leggero sanguinamento vaginale.

Quando si fa?
L’isteroscopia viene prescritta soprattutto per comprendere la causa di un sanguinamento anomalo in pazienti in età fertile e post-menopausa e verificare la presenza di malformazioni uterine congenite (setti uterini, utero a T), aderenze, patologie benigne endocavitarie (polipi, fibromi), tumori (carcinoma dell’endometrio, carcinoma della cervice uterina).
È possibile eseguire la procedura anche per studiare le causa di infertilità associata a fattore uterino e di aborti spontanei ricorrenti e per analizzare il materiale deciduo-coriale ritenuto (ad esempio, il materiale ritenuto dopo il parto o dopo revisione della cavità uterina in seguito ad aborto). Infine, l’isteroscopia può essere realizzata per rimuovere corpi estranei, come la IUD (spirale).
L’isteroscopia può essere associata al prelievo di un piccolo volume di tessuto locale (biopsia), che viene successivamente esaminato in laboratorio allo scopo di evidenziare eventuali anomalie. Se sono presenti piccole formazioni (polipi o fibromi di dimensioni limitate), queste possono essere asportate direttamente nel corso della procedura. Può essere effettuato in regime isteroscopico il trattamento conservativo del carcinoma dell’endometrio, nelle pazienti giovani che progettano una gravidanza. In questi casi, si parla di isteroscopia see & treat.

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