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Cos’è la rinoplastica e quanto costa in media
La rinoplastica è l’intervento chirurgico che permette di correggere la forma del naso. Afferisce alla branca della Chirurgia plastica e viene eseguita da un medico specializzato in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica.
Prima di sottoporsi alla chirurgia, è necessario sostenere esami che hanno lo scopo di verificare l’idoneità all’intervento (esami del sangue, elettrocardiogramma, visita anestesiologica, radiografia del torace).
Quanto costa rifarsi il naso? Il costo di una rinoplastica è compreso in media fra i 5.000 e i 10.000 euro.
Quando è gratuita? Quando un esito di trauma o malformazione congenita sia causa di compromissione della corretta respirazione e aumenti il rischio di episodi di rinosinusite.
Cosa si può modificare
In base alla forma di partenza del naso, vengono effettuati specifici interventi.
È possibile apportare ogni genere di correzione: modificare il dorso, eliminando gobbe e altri difetti, o la punta, arrotondandola quando percepita come appuntita o snellendola se larga.
Come si svolge
Il Chirurgo plastico esegue modifiche mantenendo l’armonia globale del naso e dei lineamenti. Pertanto, propone alla paziente una forma definitiva che dipende dalle dimensioni del volto.
L’intervento procede dalla punta verso il dorso del naso. Vengono in prima battuta modificati le cartilagini e i tessuti molli e poi corrette le ossa del dorso. Non viene mai operata una sola modifica (ad esempio l’eliminazione di una gobba), ma viene sempre eseguito un intervento di rimodellamento generale che sappia produrre un risultato armonioso. Se sono presenti problemi di respirazione, si interviene anche sul setto nasale (rinosettoplastica) e si correggono, laddove necessario, l’ipertrofia dei turbinati e l’infiammazione dei seni paranasali.
La rinoplastica viene effettuata in anestesia generale e richiede una degenza minima di 24 ore.
L’intervento non lascia cicatrici residue visibili, perché il naso viene suturato al suo interno. A differenza di quanto avveniva in passato, non vengono usati tamponi nasali, ma lastrine in silicone che riducono il rischio di complicanze in sede di cicatrizzazione.
Controindicazioni e quanto è rischiosa
La rinoplastica è ormai una procedura di routine, ma rimane pur sempre un intervento chirurgico a tutti gli effetti, correlata quindi a rischi.
Innanzitutto, occorre sempre rivolgersi a centri specializzati, dotati di strutture di emergenza che possono intervenire tempestivamente in caso di reazioni all’anestesia o altre complicanze legate alla procedura.
Il post-operatorio è comunque lungo e impegnativo: dopo l’operazione bisogna indossare un tutore rigido (archetto di contenzione esterno) per una settimana circa. Trascorso questo periodo, il dispositivo viene rimosso e sostituito con cerotti, che devono essere portati per 2-5 giorni. Il ritorno alla vita lavorativa e alle normali abitudini quotidiane può verificarsi in una/due settimane.
Quanto tempo ci vuole per guarire
Dopo l’intervento sono presenti lividi ed ecchimosi, che possono durare per una settimana. Il gonfiore è invece più persistente e può durare per qualche settimana. Il dolore può essere controllato assumendo gli analgesici prescritti dal Medico.
La forma definitiva del naso viene raggiunta dopo qualche tempo e dipende dalle caratteristiche della pelle e delle cartilagini, dalla configurazione delle ossa e dall’età del paziente.
Nei mesi successivi, il paziente deve sottoporsi ad una serie di controlli.