Cos’è la visita reumatologica?
La visita reumatologica è una prestazione effettuata da un
Medico Reumatologo che ha lo scopo di
prevenire,
diagnosticare e
trattare le
malattie reumatiche dell’adulto. Tali condizioni possono essere correlate a difficoltà nei movimenti e invalidità.
Dura circa 30 minuti e ha un costo che varia a seconda della struttura sanitaria e del clinico scelti; dal punto di vista del costo, la visita effettuata in regime di servizio sanitario nazionale richiede il solo pagamento del ticket, laddove previsto.
Quando si va da un Reumatologo
La visita reumatologica viene prescritta in presenza di un sospetto (o di una diagnosi accertata) di patologia di origine infiammatoria che coinvolge le articolazioni, le ossa, i legamenti o i tendini:
- Artrite reumatoide;
- Artrite psoriasica, condizione associata alla psoriasi;
- Spondilite anchilosante;
- Reumatismo articolare acuto (anche definito febbre reumatica);
- Artrosi;
- Osteoporosi;
- Morbo di Raynaud: disturbo causato da vasocostrizione reattiva a certi stimoli di norma non patologici;
- Lupus eritematoso sistemico (LES);
- Sclerodermia;
- Sindrome di Sjögren;
- Sindrome di Reiter;
- Sindrome fibromialgica;
- Gotta: malattia dovuta alla deposizione di sali ossalati a livello articolare;
- Arteriti (esempio: arterite di Horton);
- Vasculiti.
In genere, tali condizioni sono associate a
dolore articolare,
febbre,
gonfiore e
rigidità articolare,
sensazione di
malessere e
stanchezza diffusa; se in stadio avanzato, possono essere associate a limitazioni importanti della mobilità e della qualità di vita. In qualche caso, sono presenti sintomi caratteristici, come l’alterazione della colorazione delle mani.
Un
aspetto centrale di queste malattie è rappresentato dal coinvolgimento di ulteriori
sedi oltre a quelle
ossee e
articolari. Molte di esse interessano, infatti, anche i connettivi presenti in molti organi: un esempio è rappresentato dalle valvole cardiache.
In cosa consiste: cosa ti fanno ad una visita reumatologica
La visita si apre con un
colloquio, durante il quale il Reumatologo si informa sulla storia clinica del paziente, chiedendogli quali sintomi avverte, se assume farmaci e se ha avuto malattie importanti in passato. L’anamnesi ha anche lo scopo di far emergere dati inerenti eventuali patologie ereditarie.
L’esame obiettivo viene realizzato con la
palpazione dell’addome, l’
esame delle articolazioni, l’
auscultazione del cuore e dei
polmoni, la misurazione della pressione e altri accertamenti che possono essere utili a reperire segni indicativi ai fini diagnostici.
Al termine della visita, il Reumatologo formulerà una
diagnosi e prescriverà un’eventuale terapia farmacologica (composta da medicinali da assumere per bocca o da iniettare tramite infiltrazioni), fisica oppure prescriverà ulteriori esami (test di laboratorio, esami radiologici, artrocentesi).
Come vestirsi per una visita reumatologica
Al fine di potersi spogliare e rivestire rapidamente, è consigliabile
vestirsi in maniera
comoda.
È importante rimuovere l’eventuale smalto presente sulle unghie, per permettere al Reumatologo di effettuare, laddove sia necessaria, la capillaroscopia. Si tratta di un esame utile a identificare la presenza di patologie quali il
morbo di Raynaud, la
sclerodermia e altre
malattie autoimmuni. Consiste in una procedura indolore che permette di analizzare, tramite applicazione di uno specifico dispositivo medico (capillaroscopio) sulla falange distale di un dito, la morfologia dei capillari, per rilevare eventuali alterazioni.