I migliori ospedali per Visita epatologica di controllo - 196 strutture disponibili in Italia

Cos’è la visita epatologica di controllo?
La visita epatologica di controllo ha lo scopo di valutare lo stato clinico del paziente dopo una prima visita iniziale.
A seconda dei sintomi e disturbi che avevano portato all’esecuzione della prima visita e di quanto emerso nel corso dell’esame, la visita di controllo prende uno specifico orientamento.
Si tratta di una prestazione che fa riferimento all’area della Epatologia, viene effettuata dall’Epatologo ed è mirata allo studio delle malattie del fegato e della cistifellea e delle vie biliari.
Il prezzo è variabile: se effettui l’esame con il servizio sanitario paghi solo il ticket (sempre che tu non sia esente), mentre se vai privatamente è a tuo carico l’intero costo dell’esame, che dipende dalla struttura. 

A cosa serve e quando andare dall’Epatologo
Nel corso della visita epatologica di controllo possono verificarsi diversi scenari, a seconda che nel corso della prima visita siano stati:

• Formulata una diagnosi: l’Epatologo valuta l’andamento della patologia riconosciuta;
• Prescritta una terapia: lo specialista accerta la sua efficacia e valuta eventuali modifiche dei dosaggi o dei farmaci;
• Raccomandati degli esami: vengono analizzati i referti e, in funzione di quanto emerso, viene formulata una diagnosi; nel caso in cui i dati raccolti non siano ancora sufficienti ad arrivare ad una conclusione, vengono consigliate indagini più specifiche.

Cosa controlla l’Epatologo
I disturbi che più spesso portano alla prenotazione di un’unica visita epatologica di controllo sono le malattie curabili e guaribili. Il paziente viene valutato a distanza di tempo, variabile in funzione del tipo di patologia e del suo decorso, per accertare la guarigione o la remissione della sintomatologia, nonché l’efficacia dei trattamenti prescritti.

Rientrano in questa categoria:

• Epatiti virali: nel caso di pazienti con epatite A, la malattia tende a risolversi spontaneamente (a meno di possibili complicanze); nel caso di soggetti diagnosticati con epatite C, sono disponibili da qualche anno farmaci estremamente efficaci che permettono di guarire la malattia; in entrambi i casi, il paziente viene valutato per accertare la guarigione;
• Calcolosi della cistifellea: i soggetti con calcoli alla cistifellea vengono sottoposti ad intervento chirurgico, in seguito al quale si rende necessario un controllo;
• Altre infezioni: il fegato può essere colpito da infezioni determinate da microorganismi vari (batteri quali il tifo e la brucellosi, virus come il citomegalovirus e il virus di Epstein-Barr della mononucleosi infettiva, parassiti responsabili della schistosomiasi) che generalmente hanno un’evoluzione benigna;
• Epatopatie tossiche: sono dovute all’ingestione di sostanze tossiche di origine naturale (ad esempio, erbe) o artificiale (farmaci assunti in maniera impropria, sostanze usate negli ambienti professionali, droghe d’abuso, alcol).
• Le malattie croniche richiedono invece più visite di controllo, spesso per l’intera durata della vita. In questi casi, infatti, l’Epatologo deve occuparsi del monitoraggio del disturbo nel tempo, riconoscendo l’insorgenza di eventuali complicanze, verificando l’efficacia delle terapie (modificando di conseguenza dosaggio e/o tipologia se necessario) e prescrivendo esami specifici laddove richiesti. 

Rientrano in questa categoria condizioni quali:

• Tumori: anche nel caso di tumori guaribili con i trattamenti oggi disponibili, sono necessari più controlli nel tempo, nell’ambito del quale l’Epatologo è coinvolto di concerto con altri specialisti (Oncologo, Gastroenterologo, …);
• Difetti o malattie congenite: le malformazioni e le alterazioni genetiche presenti fin dalla nascita devono essere monitorate nel tempo;
• Cirrosi: rappresenta il risultato dei danni irreversibili determinati da diverse patologie che non possono essere guarite o per le quali è disponibile un trattamento ma la diagnosi è stata tardiva.

Cosa ti fanno quando vai ad una visita epatologica di controllo
In primo luogo, l’Epatologo ripercorre la tua storia clinica, riesaminando quanto emerso nel corso della prima visita ed effettuando le necessarie verifiche.
In un secondo momento, verrai sottoposto ad un esame obiettivo, che comprende la palpazione dell’addome.
In funzione di quanto emerso, possono esserti prescritti esami quali: analisi del sangue (alanina aminotransferasi – ALT, aspartato aminotransferasi – AST, bilirubina, proteine plasmatiche, tempo di protrombina, gamma GT), ecografia (per valutare determinate anomalie), ecocolordoppler (per studiare la presenza di anomalie a livello delle arterie epatiche e alterazioni legate all’ipertensione portale).