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Come scegliere la struttura sanitaria
Per l’intervento chirurgico di trapianto di rene il Centro Nazionale Trapianti indica il numero di interventi effettuati in un anno dalla struttura presa in considerazione, indice di esperienza della struttura.

Che cos’è
Il trapianto di rene è una procedura chirurgica in cui un rene sano, proveniente da un donatore, viene impiantato in una persona che soffre di insufficienza renale cronica o terminale, ovvero quando i reni non sono più in grado di svolgere adeguatamente le loro funzioni vitali, come la filtrazione dei rifiuti e il mantenimento dell'equilibrio idrosalino nel corpo.
Esistono due tipi di donatori in grado di fornire un rene funzionante:

  • Trapianto da donatore cadavere: il rene proviene da una persona deceduta, che ha dato il suo consenso alla donazione degli organi;
  • Trapianto da donatore vivente: un rene viene prelevato da una persona viva, di solito un familiare o un donatore compatibile. In questo caso, la persona che dona il rene può vivere con un solo rene sano.

Ogni anno in Italia vengono effettuati circa 2.000 trapianti di rene.

  • Nel 2023, sono stati eseguiti 2.200 trapianti di rene (fonte: Centro Nazionale Trapianti, CNT);
  • Questi trapianti provengono sia da donatori deceduti (circa l’80-85%) che da donatori viventi (circa il 15-20%).

L'intervento chirurgico per il trapianto di rene comporta il posizionamento del rene donato nella parte bassa dell'addome del ricevente, senza rimuovere i reni danneggiati (sebbene a volte si rimuovano anche quelli). Il rene trapiantato viene collegato ai vasi sanguigni e alle vie urinarie del ricevente, permettendo al rene di iniziare a funzionare.

Quali sono i vantaggi del trapianto di rene?

  • Miglioramento della qualità della vita: un trapianto può ridurre o eliminare la necessità di dialisi e migliorare significativamente il benessere del paziente;
  • Aspettativa di vita più lunga: in molti casi, il trapianto offre una prospettiva di vita più lunga rispetto alla dialisi.

Attualmente, il tasso di sopravvivenza del trapianto di rene a un anno è del 95%. Il tasso medio di sopravvivenza da tre a cinque anni è del 90%

Liste di attesa: secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti, i pazienti iscritti nelle liste di attesa per un trapianto di rene al 31 dicembre 2023 sono di 7305, un aumento di 47 pazienti rispetto al 31 dicembre 2022.

Quando si fa
Il trapianto di rene viene generalmente considerato nei seguenti casi:

  • Insufficienza renale cronica in fase terminale, quando i reni non funzionano più correttamente e la persona ha bisogno di dialisi per sopravvivere;
  • Malattie renali irreversibili (come la glomerulonefrite cronica, il rene policistico o il diabete renale), che danneggiano gravemente i reni.

Sintomi comuni dell'insufficienza renale terminale:

  • Affaticamento estremo: la ridotta funzionalità renale porta all'accumulo di tossine nel sangue, causando stanchezza e debolezza;
  • Nausea e vomito: l'accumulo di prodotti di scarto nel sangue può causare nausea, vomito e perdita di appetito;
  • Edema (gonfiore): i reni non riescono a eliminare i liquidi in eccesso, causando gonfiore a caviglie, gambe, mani e viso;
  • Prurito intenso: l'accumulo di tossine come l'urea può causare prurito diffuso e fastidioso sulla pelle;
  • Crampi muscolari: l'alterazione dell'equilibrio elettrolitico, specialmente il basso livello di calcio o alto livello di fosforo, può portare a crampi muscolari;
  • Disturbi del sonno: problemi come la sindrome delle gambe senza riposo e l'apnea notturna sono comuni nei pazienti con insufficienza renale avanzata;
  • Riduzione della produzione di urina: sebbene non sempre presente, molti pazienti notano una riduzione del volume di urina;
  • Urina scura o schiumosa: può indicare la presenza di sangue o proteine nelle urine, segno di danno renale;
  • Fiato corto: l'accumulo di liquidi può influenzare i polmoni, causando mancanza di respiro;
  • Ipertensione: i reni malfunzionanti possono influire sul controllo della pressione sanguigna, portando a ipertensione persistente.

Il trapianto di rene viene solitamente considerato quando:

  • La funzione renale scende al di sotto del 15%;
  • Il paziente è in dialisi o ha una qualità di vita gravemente compromessa a causa dell'insufficienza renale;
  • Le terapie conservative (cambiamenti nella dieta, farmaci, dialisi) non sono più sufficienti per gestire i sintomi e mantenere una buona qualità di vita.

Un consulto con un nefrologo aiuterà a stabilire il momento giusto per valutare un trapianto e a preparare il paziente per l'inclusione nella lista d'attesa per il trapianto o per un trapianto da donatore vivente.

Come si svolge il trapianto

  1. L'intervento chirurgico:
    • Durata: l'operazione dura generalmente dalle 2 alle 4 ore;
    • Anestesia: il paziente viene sottoposto ad anestesia generale;
    • Incisione e posizionamento del rene:
      • Viene praticata un'incisione nell'addome inferiore (fossa iliaca destra o sinistra);
      • Il nuovo rene non viene solitamente posizionato al posto di quelli nativi (a meno di patologie specifiche), ma viene inserito in un'altra posizione;
      • I vasi sanguigni del nuovo rene vengono collegati all'arteria e alla vena iliaca del paziente;
      • L'uretere del nuovo rene viene collegato alla vescica per consentire il passaggio dell'urina.
    • Rimozione dei reni nativi: i reni malfunzionanti vengono generalmente lasciati al loro posto, a meno che non ci siano complicazioni come infezioni o dolori persistenti.
  2. Subito dopo l'intervento
    • Il paziente viene trasferito in terapia intensiva per un monitoraggio stretto delle funzioni vitali e della funzionalità del nuovo rene;
    • Monitoraggio della diuresi: la produzione di urina viene attentamente osservata per verificare che il nuovo rene stia funzionando correttamente;
    • Terapia immunosoppressiva: immediatamente dopo il trapianto, viene iniziata la terapia per prevenire il rigetto;
    • Controlli del sangue: per monitorare i livelli di creatinina e altri indicatori della funzione renale.

Cosa succede dopo l’intervento
Il paziente deve assumere farmaci immunosoppressori per evitare che il sistema immunitario rigetti il nuovo rene. Questi farmaci riducono l'attività del sistema immunitario per impedire che riconosca il rene trapiantato come un corpo estraneo, ma aumentano anche il rischio di infezioni.

Rischi e complicanze

  • Rigetto del trapianto: il sistema immunitario può tentare di distruggere il rene trapiantato;
  • Infezioni: i farmaci immunosoppressori aumentano la suscettibilità a infezioni;
  • Problemi legati ai farmaci: gli immunosoppressori possono causare effetti collaterali, come aumento del rischio di cancro o danni agli altri organi.
Il trapianto di rene è una soluzione terapeutica avanzata, ma richiede un monitoraggio costante e una gestione attenta da parte dei medici per garantire il successo a lungo termine.
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