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Anticorpi anti nucleo: cosa sono 
Gli anticorpi anti nucleo (Anti Nuclear Antibodies, ANA) sono autoanticorpi prodotti dal sistema immunitario che attaccano per errore strutture sane dell’organismo.
Vengono dosati allo scopo di valutare la presenza di malattie autoimmuni.

Cosa sono gli anticorpi anti nucleo e come vengono identificati
Gli anticorpi antinucleo vengono così definiti perché diretti contro antigeni presenti nel nucleo delle cellule. L’aggressione da parte del sistema immunitario produce conseguenze diverse in funzione dei tessuti colpiti: stati di debolezza generalizzata, infiammazione, dolori muscolari e articolari, perdita di capelli, eruzioni cutanee, febbre lieve ma persistente.
Tali anticorpi possono essere riconosciuti attraverso una metodologia di immunofluorescenza diretta (IFA), che permette di distinguere fra loro anticorpi relativi a diversi tipi di malattie autoimmuni (lupus eritematoso sistemico, sindrome di Sjögren, sclerodermia, polimiosite, artrite reumatoide, calcinosi, sindrome di Raynaud, dismotilità esofagea, sclerodattilia, teleangectasia, connettivite mista). Il campione di sangue del paziente viene messo a contatto con un substrato che è in grado di legare questi anticorpi, se presenti, e di renderli visibili al microscopio tramite una tecnica che li rende fluorescenti. L’aspetto che assume la fluorescenza definisce il pattern, un aspetto importante ai fini della diagnosi differenziale. Un altro parametro rilevante è dato dal titolo, ovvero la quantità di ANA presenti, che viene espresso nell’esito come una frazione indicativa della diluizione a cui si riscontrano gli ANA. Il valore di riferimento nel soggetto normale è zero, ma in molte persone sane sono presenti titoli autoanticorpali bassi (1:40 o 1:80) o intermedi (1:160 o 1: 320). 
 
Come leggere i risultati e cosa vuol dire avere gli ANA positivi 
Come esame di primo livello, permette di differenziare patologie con sintomatologia analoga e aspecifica. La presenza di anticorpi anti nucleo suggerisce una diagnosi di malattia autoimmune e raccomanda lo svolgimento di ulteriori test in questa direzione.
La sola positività all’esame non consente di confermare la natura autoimmune della condizione, ma deve essere inquadrata all’interno di una osservazione più complessiva del paziente e degli accertamenti a cui è stato sottoposto. Possono essere presenti ANA anche in pazienti affetti da malattie quali tumori (linfomi, mielomi), insufficienza renale acuta e cronica, infezioni virali (mononucleosi, HIV).
In genere, se sono presenti anticorpi anti nucleo vengono prescritti gli esami relativi al pannello ENA (di secondo livello), finalizzati alla ricerca egli antigeni nucleari estraibili ovvero alla identificazione di autoanticorpi nel sangue che reagiscono con le proteine presenti nel nucleo delle cellule.
Quando gli ANA sono negativi? Un test negativo suggerisce una scarsa probabilità che sia presente una patologia autoimmune, ma è consigliabile effettuare l’esame in presenza dei sintomi in maniera da aumentare il livello di attendibilità dei risultati. Occorre anche tenere conto di un’eventuale terapia farmacologica in atto (soprattutto se con cortisonici o immunosoppressori).

Come si svolge
La ricerca degli anticorpi anti nucleo viene effettuata a partire da un semplice prelievo di sangue venoso da una vena del braccio. 
Non è richiesta una preparazione specifica, ma devono essere riferiti al medico i nomi di eventuali farmaci assunti, che possono falsare i risultati
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