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Che cosa sono gli anticorpi anti gliadina deamidata?
La sigla DPG AGA sta per Deamidated Gliadin Peptides Anti Gliadine Antibodies, ovvero anticorpi anti gliadina deamidata.
La gliadina è una proteina presente in molti cereali, derivata dal glutine e ritenuta causa dello sviluppo della malattia celiaca nelle persone geneticamente predisposte. Il glutine è la frazione proteica principale del frumento (circa 80%) e la proteina maggiormente rappresentata nella dieta della popolazione europea (10-20 g/die).
La ricerca degli anticorpi anti gliadina (AGA) viene quindi eseguita nei pazienti con sintomi che lasciano sospettare tale patologia. La tipologia di anticorpo (immunoglobulina) più specifica è quella delle IgA, sintetizzata a livello della mucosa dell’intestino tenue, dove si sviluppa la reazione infiammatoria a carico dei villi.
La ricerca della forma deamidata è correlata a maggiori specificità e sensibilità rispetto alla forma non deamidata e consente quindi una maggiore accuratezza della diagnosi.
L’esame non richiede una preparazione specifica, a parte il digiuno, ma occorre tenere presente che seguire una dieta rigidamente priva di glutine nelle settimane precedenti il prelievo può produrre falsi negativi.
A cosa serve il test?
Viene eseguito nell’ambito dell’iter diagnostico della celiachia. Il dosaggio delle IgA risulta più specifico (91%) rispetto a quello delle IgG (80%, ma con molti falsi positivi), che possono essere positive anche a causa di altre malattie intestinali di tipo infiammatorio cronico (morbo di Crohn, colite ulcerosa). Il titolo con cui sono presenti le IgA nel sangue dei pazienti è massimo nella fase attiva della patologia. La ricerca delle IgG viene eseguita nelle persone con carenza di IgA, che darebbero altrimenti falsi negativi.
Nei bambini al di sotto dei 2 anni con anticorpi anti tranglutaminasi (tTG) dubbi o negativi vengono dosate sia le IgA che le IgG anti gliadina.
La ricerca degli anticorpi anti gliadina viene eseguita anche dopo la diagnosi, per verificare che l’adesione del paziente alla dieta priva di glutine sia efficiente e che non siano presenti fenomeni di refrattarietà all’alimentazione. Il valore degli anticorpi anti gliadina dovrebbe infatti tendere allo zero dopo 3-9 mesi di dieta senza glutine.
Che valori bisogna avere per essere celiaci: come leggere i risultati per la celiachia? Come capire, dunque, il referto degli esami per la celiachia?
Sia nella donna che nell’uomo, il test è negativo per valori al di sotto delle 7 U/mL; fra 7 e 10 i valori sono ritenuti dubbi. L’esame è positivo per risultati al di sopra delle 10 U/mL (alti).
Se l’esito del test è negativo ma i sintomi sono presenti e intensi e il medico rileva fattori di rischio per il paziente, possono essere eseguiti ulteriori esami (ad esempio la biopsia intestinale) per confermare o escludere la diagnosi di celiachia. Se il risultato è positivo, viene posta la diagnosi, che verrà poi sottoposta all’ultima verifica della biopsia intestinale.