Tumore all'ovaio: come scegliere la struttura sanitaria?
Per l’intervento chirurgico per "tumore maligno all’ovaio" il Ministero della Salute indica il numero di interventi effettuati dalla struttura presa in considerazione, indice di esperienza della struttura. In particolare, è preferibile optare per strutture che effettuino almeno 20 interventi l'anno.
Che cos’è il tumore all'ovaio?
Il
tumore ovarico è un tumore che nasce sulla superficie delle ovaie (principale organi della riproduzione, situati ai lati dell’utero con il quale sono collegati tramite le tube) ed è dovuto ad un aumento irrazionale delle loro cellule. I tumori possono essere benigni o maligni a seconda del loro comportamento. I tumori ovarici benigni non diffondono in altre zone del corpo e non provocano sintomi molto fastidiosi per il paziente, mentre quelli maligni possono metastatizzare in altri distretti corporei e hanno elevata mortalità.
Il tipo più frequente di tumore benigno che si riscontra al microscopio è il fibroma mentre quello maligno è il carcinoma epiteliale e colpisce con maggiore frequenza tra i 50 e i 65 anni.
Il tumore ovarico maligno rappresenta la quinta causa di morte per tumore nella popolazione femminile nei Paesi sviluppati. Secondo le ultime stime, in Italia il tumore dell'ovaio colpisce circa 5.200 donne ogni anno.
Cause del tumore all'ovaio
Le cause del tumore maligno sono sconosciute. I principali
fattori di rischio di questo tumore sono:
Sintomi del tumore all'ovaio
La sintomatologia è spesso tardiva e non è specifica, variando da persona a persona. I più frequenti sintomi sono malessere o gonfiore addominale, perdita di peso importante, cattiva digestione, nausea, diarrea, stitichezza, urgenza urinaria, perdita dell’appetito, sanguinamento vaginale anomalo.
Caratteristica di questi sintomi è la durata che può passare dai 3 ai 12 mesi. Si tratta di sintomi non necessariamente connessi all’ovaio quindi difficile da diagnosticare.
Diagnosi del tumore all'ovaio
La
visita da parte del Ginecologo, attraverso la palpazione dell’addome, e l’
ecografia pelvica possono insospettire fortemente verso la diagnosi di tumore all’ovaio.
L'ecografia transaddominale o, ancor meglio,
transvaginale è infatti solitamente il primo approccio, talvolta combinata con il dosaggio nel sangue, tramite semplice prelievo, del
marker CA 125, molto usato come strumento di diagnosi ma che in realtà può variare anche in altre malattie.
Oltre all'ecografia, vengono utilizzate la
TC dell’addome e la
Risonanza Magnetica con lo scopo di stadiare il tumore e valutare la sua diffusione in altre organi.
Terapia del tumore all'ovaio
L’intervento chirurgico è solitamente la terapia migliore anche se spesso non fornisce la certezza che il tumore sia scomparso. È possibile infatti che sia necessaria
chemioterapia in associazione alla chirurgia. La
radioterapia è molto raramente utilizzata come opzione terapeutica in quanto poco efficace e può determinare più effetti collaterali che benefici.