Tumore al fegato: come scegliere la struttura sanitaria?
Per l’intervento chirurgico per "tumore maligno del fegato" il Ministero della Salute indica il numero di interventi effettuati in un anno dalla struttura presa in considerazione, indice di esperienza della struttura. In particolare, è preferibile optare per strutture che effettuino almeno 70 interventi l'anno.
Che cos’è il tumore del fegato?
Il tumore maligno del fegato è provocato dall’incontrollata e anomala crescita delle sue cellule. È importante fare una distinzione: se il tumore maligno nasce nel fegato si parla di tumore primario del fegato (epatocarcinoma), mentre se il tumore nasce in un altro organo e raggiunge successivamente il fegato si parla di metastasi al fegato, molto più frequente del primo ma che presenta tutt’altre caratteristiche. Il tumore del fegato infatti è poco frequente, anche in Italia, però ha un’alta mortalità e si presenta più comunemente negli uomini. Sicuramente la
vaccinazione per l’epatite B, il trattamento dell’epatite C e il consumo non eccessivo di alcool hanno determinato un calo della frequenza di questo tumore negli ultimi decenni.
Le cause del tumore del fegato
I fattori che contribuiscono alla nascita del tumore sono diversi. È molto raro che il tumore nasca senza condizioni che lo favoriscano. Infatti il tumore al fegato nasce più frequentemente come evoluzione di infezioni croniche (i più comuni sono
epatiti croniche da virus o alcool) o di
epatiti autoimmuni. Si tratta di situazioni cliniche che portano prima alla degenerazione totale del fegato, nota come cirrosi, e poi al tumore maligno vero e proprio. L’associazione di queste cause ad altri fattori come fumo, obesità e l’età avanzata può favorire ulteriormente la nascita del tumore.
Sintomi del tumore del fegato
Il tumore al fegato solitamente non fornisce segnali della sua presenza se non in fasi avanzate. Si tratta di sintomi che sono comuni ad altre malattie e che quindi spesso possono confondere la diagnosi, come dolore alla parte superiore dell'addome, perdita di peso e di appetito, nausea e vomito, la stanchezza, l'ittero (ovvero il colore giallo della pelle), la colorazione scura delle urine, febbre.
Diagnosi del tumore del fegato
È molto importante la diagnosi precoce del tumore. I soggetti a rischio, ovvero quelli che presentano epatiti o cirrosi devono sottoporsi ad esami periodici per mantenere sotto controllo la possibile evoluzione in tumore. Gli accertamenti che vengono solitamente richiesti, oltre a quelli del sangue, sia per la diagnosi che per la stadiazione sono
ecografia,
TAC o
Risonanza Magnetica, per poi passare alla
biopsia, ovvero un prelievo di una parte del tumore, per comprendere meglio la natura dello stesso una volta accertata la sua presenza.
Come si può curare il tumore del fegato?
Il trattamento dipende dallo stadio del tumore e dalle condizioni del paziente. Se il tumore è operabile viene asportato chirurgicamente. Se il tumore non è operabile esistono varie opzioni che consentono o di ridurne le dimensioni per poterlo asportare o di migliorare la qualità della vita, nonché di allungarla:
termoablazione, chemio o radioembolizzazione,
chemioterapia,
immunoterapia,
trapianto. Per quest’ultimo bisogna rispettare rigidi criteri di selezione definiti dal Ministero della Salute.