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Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze

Azienda Ospedaliera integrata con l'Università

Largo Brambilla, 3 - 50134 Firenze (FI)

Ospedale M. Bufalini di Cesena - AUSL Romagna

Ospedale a gestione diretta

Viale Ghirotti, 286 - 47521 Cesena (FC)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Azienda Ospedaliera

Via Martiri 28 Marzo, 35 - 06156 Perugia (PG)

Presidio Ospedaliero Molinette di Torino - AOU Città della Salute e della Scienza

Azienda Ospedaliera integrata con l'Università

Corso Bramante, 88/90 - 10126 Torino (TO)

IRCCS Neuromed - Istituto Neurologico Mediterraneo

IRCCS privato accreditato SSN

Via Atinense, 18 - 86077 Pozzilli (IS)

Ospedale Centrale di Bolzano - AS Alto Adige

Ospedale a gestione diretta

Via Lorenz Böhler, 5 - 39100 Bolzano (BZ)

Azienda Ospedaliera Universitaria Gaetano Martino di Messina

Azienda Ospedaliera Universitaria integrata SSN

Via Consolare Valeria, 1 - 98124 Messina (ME)

Azienda Ospedaliera A. Cardarelli di Napoli

Azienda Ospedaliera

Via Antonio Cardarelli, 9 - 80131 Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera OO.RR. San Giovanni di Dio e Ruggi di Salerno

Azienda Ospedaliera integrata con l'Università

Via S. Leonardo - Largo Città d'Ippocrate - 84131 Salerno (SA)

Presidio Ospedaliero Universitario Santa Maria della Misericordia di Udine - ASU Friuli Centrale

Azienda Ospedaliera integrata con l'Università

Piazzale Santa Maria della Misericordia, 15 - 33100 Udine (UD)

Consorziale Policlinico di Bari

Azienda Ospedaliera Universitaria integrata SSN

Piazza Giulio Cesare, 11 - 70124 Bari (BA)

Ospedale di Parma

Azienda Ospedaliera integrata con l'Università

Via Gramsci, 14 - 43100 Parma (PR)

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Tipologia Struttura Sanitaria

Certificazioni

Comfort alberghieri

Info utili

Parcheggio

Accessibilità

Valutazioni istituzionali

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Livello di qualità

molto alto
alto
medio
basso
molto basso

Confronto tra questa struttura e le altre in Italia

sotto la media sopra la media

Aneurisma cerebrale non rotto: come scegliere la struttura sanitaria? 
Per l’intervento chirurgico di riparazione di “aneurisma cerebrale non rotto” il Ministero della Salute fornisce il numero di interventi effettuati in un anno dalla struttura presa in considerazione, indice di esperienza dell’ospedale. 
Aneurisma cerebrale non rotto: che cos’è?
L'aneurisma cerebrale è una dilatazione anomala di un vaso sanguigno del cervello, rendendo le sue pareti più fragili e a rischio rottura, con conseguente sanguinamento del vaso e ictus. Seppur si tratti di situazioni pericolose e richiedenti un attento monitoraggio nel corso degli anni, questi aneurismi possono restare tali. Spesso alle persone con aneurisma cerebrale non rotto viene posta diagnosi casualmente durante l’esecuzione di altri esami. Altri passano l’intera vita senza accorgersi della sua presenza, per poi scoprirlo dopo la morte ad esempio durante un’autopsia. Le dimensioni della dilatazione sono variabili da pochi millimetri a oltre 2 cm e, anche se non rappresenta una regola, più cresce maggiore è il rischio di rottura o di compressione di altri organi vicini.
Il tipo più comune di aneurisma è quello “sacculare” e rappresenta il 90% di tutti gli aneurismi cerebrali. Più di un aneurisma può essere presente nello stesso paziente.

Aneurisma cerebrale non rotto: le cause
La causa è di per sé sconosciuta. Si pensa ci siano fattori genetici o embriologici (quindi dalla nascita) a cagionarla, incidendo sulla resistenza delle pareti dei vasi e sulla pressione che il sangue esercita sulle stesse. Ipertensione, fumo e malattie del connettivo preesistenti sono sicuramente fattori di rischio importanti non solo nella crescita degli aneurismi ma anche della loro rottura.

Aneurisma cerebrale non rotto: i sintomi
Per quanto possano non dare sintomi per tutta la vita, gli aneurismi più grandi possono comprimere strutture vicine e causare i più svariati sintomi, come mal di testa, disturbi ai movimenti dell’occhio, crisi epilettiche. In caso di rottura dell’aneurisma e conseguente ictus emorragico, i sintomi
dipenderanno dalla localizzazione del sanguinamento e dalla parte del cervello colpita.

Aneurisma cerebrale non rotto: la diagnosi
La diagnosi di aneurisma cerebrale non rotto si pone spesso per caso, nel corso di accertamenti che vengono effettuati per tutt’altro motivo. A volte è necessario però accertare la sua presenza attraverso esami specifici, come TAC encefalo, angio Risonanza Magnetica, angioTAC o, nei casi dubbi, l’angiografia cerebrale con mezzo di contrasto (quindi un tubicino che viene inserito a livello dell’inguine).

Aneurisma cerebrale non rotto: la terapia
Le opzioni terapeutiche sono a discrezione del neurochirurgo. Esistono aneurismi che non hanno bisogno di chirurgia ma solo di vigile monitoraggio. La scelta dipende anche dalle condizioni del paziente, presenza di altre malattie, posizione dell’aneurisma. In caso di necessità di intervento, si può optare per la microchirurgia o per il trattamento endovascolare, a seconda del tipo di aneurisma. La microchirurgia chiude la dilatazione con una molletta a livello del suo colletto, mentre il trattamento endovascolare usa l’angiografia per posizionare uno stent che in questo modo isola l'aneurisma dal tessuto circostante.