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Intervento all'orecchio medio: come scegliere la struttura sanitaria 
Per gli interventi chirurgici sull’ “orecchio medio” il Ministero della Salute fornisce il numero di interventi effettuati dalla struttura presa in considerazione, indice di esperienza dell’ospedale. 
 
Che cos'è l'orecchio medio?
L'orecchio medio è quella parte dell’orecchio posta tra la membrana timpanica e l’orecchio interno.
Fanno parte dell’orecchio medio la membrana timpanica e il cavo del timpano, la catena degli ossicini dell'udito, la tuba uditiva (tromba di Eustachio) e l'apparato mastoideo. La funzione principale dell’orecchio medio è quella di proteggere da suoni troppo forti e di trasferire le onde sonore raccolte dall’orecchio esterno come onde all’interno della coclea posta nell’orecchio interno, che a sua volta le invierà come segnale elettrico all’encefalo attraverso il nervo dell’udito.
 
Patologie dell’orecchio medio
Alcune patologie dell’orecchio medio possono richiedere la necessità di un intervento chirurgico. Possono essere:
  • infezioni, che determinano una otite media acuta, otite media cronica, miringite o una mastoidite;
  • otosclerosi, patologia progressiva dovuta alla crescita di una massa ossea attorno alla staffa;
  • traumi, derivanti da corpi estranei nell’orecchio; 
  • perforazione della membrana timpanica; 
  • colesteatoma, malattia progressiva che provoca la proliferazione anomala di tessuto epiteliale all’interno dell’orecchio medio;
  • un blocco della tuba uditiva che collega l’orecchio medio alla parte posteriore delle narici che può derivare da barotraumi, ossia forti variazioni di pressione nell’orecchio, etc.
Diagnosi
Il medico otorinolaringoiatra può fare diagnosi di patologie dell’orecchio medio basandosi sui sintomi e sull’esame obiettivo, durante il quale potrà utilizzare uno strumento chiamato otoscopio per esaminare condotto uditivo e timpano e talvolta alcuni test, quali i test di Rinne e di Weber, la timpanometria o test audiologici. Vengono inoltre ispezionati il naso, la rinofaringe e l'orofaringe per ricercare eventuali segni di infezione o la presenza di tumori.
 
Interventi chirurgici dell’orecchio medio
Le più comuni patologie dell'orecchio medio che possono necessitare di un intervento chirurgico sono l'otite media suppurativa e non suppurativa, la mastoidite, disturbi della membrana timpanica e l’otosclerosi.
Gli interventi chirurgici che possono essere eseguiti per trattarle sono: 
  • timpanoplastica: intervento che mira sia all’eradicazione dell’otite cronica mediante asportazione del tessuto infiammatorio cronico e di un eventuale colesteatoma dalle strutture dell’orecchio medio, sia alla ricostruzione delle strutture stesse;
  • mastoidectomia: intervento che mira alla fresatura delle cellule mastoidee poste nella regione ossea dell’osso temporale posta dietro l’orecchio;
  • miringoplastica: intervento che mira al ripristino della normale funzione di trasmissione della membrana timpanica e che consiste nel posizionamento di una guida (generalmente fascia di muscolo temporale o pericondrio del trago) necessaria per la ricostruzione della stessa;
  • ossiculoplastica: intervento che mira al ripristino della funzionalità trasmissiva della catena ossiculare e che consiste nell’apposizione di un sistema protesico nella cassa del timpano;
  • canaloplastica: intervento che mira ad allargare il canale uditivo in caso di stenosi o malformazione, attraverso l’asportazione di porzioni d’osso con innesti di pelle per rivestire la parte operata;
  • stapedectomia: intervento che mira a risolvere l’otosclerosi (una malattia osteodistrofica della capsula labirintica ossea, ereditaria), che provoca la fissità del sistema di trasmissione ossiculare a causa del blocco del movimento di un ossicino chiamato staffa, attraverso la rimozione di una porzione della staffa e il posizionamento di una protesi in materiale sintetico in sua sostituzione.
Intervento all'orecchio medio: fase post-chirurgica
Gli interventi si eseguono quasi tutti in anestesia generale ma prevedono una degenza molto breve. La fase post operatoria prevede alcuni controlli. Per la prima settimana dopo un’operazione all’orecchio medio è poi necessario seguire alcune regole: non bisogna bagnare le orecchie, non si devono effettuare sforzi né viaggiare con mezzi che prevedano sbalzi pressori e per la stessa ragione è meglio evitare la montagna. Alcuni disturbi che possono presentarsi sempre in fase post operatoria ma che non devono destare preoccupazione, tra i principali: vertigini, perdita temporanea di sensibilità del padiglione (regredisce in alcuni mesi), sensazione di avere le orecchie piene di liquido (dura pochi giorni), dolore durante la masticazione (disturbo che regredisce in un paio di mesi).

Intervento all'orecchio medio: rischi e complicanze
Seppur raramente, gli interventi chirurgici sull’orecchio medio possono presentare alcune complicanze, tra le quali: infezioni, sanguinamento, fallimento dell’impianto protesico, riproposizione della patologia di partenza, rigetto dei tessuti innestati, lesione con paralisi del nervo facciale, dolore cronico alla mandibola o all’osso temporale, disturbi del gusto, intorpidimento dell’orecchio esterno, reazioni avverse all’anestesia.
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