Protesi del ginocchio: come scegliere la struttura?
Per l’intervento chirurgico di "protesi di ginocchio" il Ministero della Salute indica il numero di interventi effettuati dalla struttura presa in considerazione, indice di esperienza della struttura. In particolare, è preferibile optare per strutture che effettuino almeno 100 interventi l'anno.
Quando si fa la protesi del ginocchio?
L’
artrosi è la patologia che più comunemente colpisce il ginocchio e che ne compromette la funzionalità, causando dolore acuto o cronico che, nella maggior parte dei casi, diminuisce la qualità di vita della persona e la sua capacità di muoversi.
Ci sono poi altre patologie che interessano il ginocchio, come ad esempio:
Quando l’articolazione è danneggiata irreversibilmente è necessario un intervento chirurgico di sostituzione delle parti danneggiate, tramite l'inserimento di una protesi: la protesi al ginocchio.
La scelta di operare viene presa dal chirurgo ortopedico quando il paziente non trae più beneficio dai trattamenti effettuati (infiltrazioni e cure con farmaci), non vi è un miglioramento della condizione dell’articolazione o si crea una deformazione ossea del ginocchio. Quindi, quando il dolore al ginocchio e la sua rigidità sono talmente forti da compromettere la mobilità articolare – camminare, piegarsi, alzarsi e salire le scale - o quando l’infiammazione è cronica, allora si può prendere la decisione di operare.
I tipi di protesi
La sostituzione dell'articolazione del ginocchio può essere totale quando le lesioni alle ossa e ai legamenti sono gravi, oppure parziale (monocompartimentale) quando nel ginocchio vi sono ancore aree sane.
La durata della protesi varia in base al tipo di sostituzione. Si stima che la durata di una protesi a sostituzione totale sia di 15-20 anni, mentre quella parziale di 10-15 anni.
Le persone che normalmente si sottopongono all’intervento hanno un'età compresa tra i 50 e gli 80 anni, anche se non sono rari anche gli interventi eseguiti su adolescenti con artrite giovanile.
Indipendentemente dall’età, il risultato dell’operazione è assicurato in entrambi i casi. Il fattore età incide però sulla scelta del modello e del materiale di protesi più adeguato.
Vi è inoltre da considerare che la sostituzione di una protesi già installata è un intervento molto più complicato rispetto alla prima operazione, di conseguenza si tende a evitare di inserire una protesi di ginocchio ai pazienti più giovani, optando per trattamenti alternativi (
riabilitativi e/o farmacologici).
L'intervento di protesi del ginocchio
L'intervento di protesi di ginocchio è un'operazione complessa, che coinvolge un'articolazione centrale per la mobilità del corpo umano.
L'intervento, più che la sostituzione del ginocchio, prevede il rivestimento del ginocchio (viene sostituita la superficie ossea del ginocchio). Il chirurgo ortopedico rimuove la cartilagine danneggiata e la superficie dell'osso, quindi impianta la protesi, la nuova superficie del ginocchio, fatta di metallo e plastica, per ripristinare l'allineamento e la funzione del ginocchio. La procedura chirurgica richiede in media circa 2 ore.
Dopo l'intervento inizia subito la
riabilitazione, e già il giorno dopo l'intervento al paziente è chiesto di muoversi, chiaramente aiutandosi con stampelle e deambulatori. Il paziente resta in ospedale abbastanza poco, circa una settimana, il tempo necessario a verificare che la ferita si stia chiudendo adeguatamente e che non ci siano infezioni in atto.
Tuttavia la riabilitazione e i tempi di convalescenza sono lunghi, basti pensare che la completa funzionalità dell’articolazione si riacquisisce dopo circa due anni. Per un paio di mesi ci si muoverà con deambulatore e stampelle. Per fortuna pian piano si riprenderanno le normali attività quotidiane, dopo 4-6 settimane si sarà in grado di guidare e in 2-3 mesi si potrà tornare al lavoro.