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Cos'é la terapia sostitutiva dell’insufficienza renale cronica?
La terapia sostitutiva viene disposta nelle persone con insufficienza renale per prevenire le gravi conseguenze provocate dall’incapacità dei reni di filtrare il sangue dalle tossine presenti. 
L’insufficienza renale cronica viene causata da un danno irreversibile dei reni dovuto a malattie quali infezioni, calcolosi, ipertensione arteriosa, diabete o rene policistico. La diagnosi della compromissione grave della funzione renale viene effettuata sulla base di risultati anomali che emergono da esami del sangue, esami delle urine, ecografia renale o TC.

Quali sono i tipi di terapia renale sostitutiva?
Nella terapia sostitutiva la funzione dei reni viene svolta da apparecchiature nelle quali viene fatto passare il sangue del paziente per essere filtrato e reimmesso nella circolazione.
Le tipologie di terapia sostitutiva dell’insufficienza renale cronica comprendono:

Terapia sostitutiva dell’insufficienza renale cronica: come si svolge?
In tutte le tipologie di terapia sostitutiva dell’insufficienza renale cronica viene predisposto nel paziente un accesso venoso, spesso posizionato mediante un breve intervento chirurgico. Mediante il posizionamento di un catetere il suo sangue viene fatto passare nel dispositivo e filtrato. 
Per tutta la durata della procedura, che ha frequenza variabile in funzione di alcuni parametri, le condizioni del paziente e il corretto funzionamento della macchina vengono monitorati da una équipe di specialisti, fra cui tecnici e infermieri.
La gestione della terapia sostitutiva coinvolge la figura del nefrologo, di un nutrizionista (che fornisce al paziente indicazioni utili per adottare una dieta che minimizzi il rischio di complicanze e massimizzi la sua qualità di vita) e di un chirurgo vascolare che predispone l’accesso venoso. 
Spesso si rende necessario un supporto psicologico: per il paziente, infatti, non è semplice accettare di dipendere da una macchina per potere sopravvivere. Ma i grandi passi avanti compiuti dalla tecnologia hanno portato allo sviluppo di apparecchiature sempre più sofisticate in grado di aumentare significativamente la qualità di vita dei pazienti. 
Per raggiungere standard soddisfacenti di efficacia della terapia sostitutiva è importante che i pazienti siano adeguatamente informati sulle implicazioni del trattamento e sugli stili di vita che possono favorirne o limitarne l’efficacia. 

Terapia sostitutiva dell’insufficienza renale cronica: quando è necessaria?
È necessario sottoporsi alla terapia renale sostitutiva quando l’insufficienza renale cronica è associata a condizioni che non risentono della somministrazione di una terapia farmacologica, fra le quali:

  • Sovraccarico di liquidi, responsabile della formazione di edemi e causato spesso da una concomitante insufficienza cardiaca refrattaria ai farmaci;
  • Eccesso di potassio nel sangue (iperkaliemia);
  • Eccesso di calcio nel sangue (ipercalcemia);
  • Acidosi metabolica, provocata dal ristagno in circolo di tossine che i reni non riescono a filtrare adeguatamente;
  • Velocità di filtrazione glomerulare inferiore a 10 mL/min/1,73 m² di superficie corporea (nel paziente non diabetico) o inferiore a 15 mL/min/1,73 m² di superficie corporea (nel paziente diabetico).

Nei pazienti con insufficienza renale cronica la terapia sostitutiva deve essere eseguita fino al trapianto d’organo o, in alternativa, per tutta la vita.