Fibromialgia: che cos'è
La
fibromialgia (FM) è una
sindrome dolorosa cronica, di natura non infiammatoria, catalogata come
patologia reumatica extrarticolare, il cui sintomo principale è rappresentato dal dolore diffuso a carico all’apparato locomotore. Si stima che colpisca tra l’1 e il 3% circa della popolazione mondiale (in Italia circa due milioni), soprattutto donne. La
FM interessa è una sindrome sistemica che colpisce il tessuto connettivo di tutto il corpo e in particolare muscoli, tendini, nervi, ovvero quelle strutture fatte di fibre. Le
cause esatte della fibromialgia sono sconosciute, ma sappiamo che esistono
fattori di rischio che predispongono all’insorgenza della sindrome, che sono:
La FM può esordire a qualunque età ma è più comune tra i
25 e i 55 anni. Non si tratta di una malattia facile da diagnosticare, perché il “dolore” non si può vedere attraverso radiografie o altri esami strumentali, e la
FM non provoca danni interni perché non è caratterizzata da processo infiammatorio. Tuttavia, può risultare talmente
invalidante da impedire a chi ne soffre di condurre una vita normale.
Fibromialgia: quali sono i sintomi
La fibromialgia è una
malattia sistemica cronica che si manifesta con
forti dolori a carico di tutto l’apparato muscolo-scheletrico, ma non solo. Ecco i disturbi che più comunemente si associano alla sindrome:
Una
sintomatologia variegata e con molte possibili
sfumature di gravità quella della fibromialgia, che purtroppo rende
difficile arrivare ad una diagnosi esatta.
Fibromialgia: come si arriva alla diagnosi
Ci si arriva per tappe. I sintomi della FM sono infatti talmente diversi tra di loro che di solito portano chi ne soffre a iniziare un lungo iter infruttuoso da uno specialista all’altro. Tuttavia, quando la
sindrome dolorosa sistemica
non regredisce neppure con la somministrazione degli analgesici da banco nel giro di
sei mesi e, anzi, tende a peggiorare ed è accompagnata da un profondo senso di spossatezza, allora il medico di base può essere indotto a sospettare che si tratti proprio di fibromialgia. Si dovranno però
escludere altre cause patologiche, e pertanto è opportuno effettuare una
visita reumatologica. La
palpazione dei 18 tender points da parte del/a specialista può confermare la diagnosi di FM eliminando le altre possibili cause del dolore di tipo infiammatorio. Sono necessari anche altri esami – sia strumentali, come la risonanza magnetica, che di laboratorio come i dosaggi ormonali per la
funzionalità tiroidea – per escludere del tutto altre possibili cause della sindrome e ricondurre in modo univoco alla fibromialgia.
Fibromialgia: come si cura
Una sindrome sistemica che ha come sintomo principale il
dolore cronico, quale è la fibromialgia,
non è facile da curare. Si può agire con
farmaci analgesici di vario tipo, come ad esempio:
- antinfiammatori FANS (paracetamolo, acido acetilsalicilico, ibuprofene ecc.) da assumersi all’occorrenza
- antidepressivi, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e farmaci miorilassanti per favorire il sonno e decontrarre i muscoli
- analgesici a lento rilascio (es. tapentadolo)
I medicinali non sono la soluzione, ma aiutano a controllare il dolore quando sia molto acuto e generalizzato. Altre
terapie naturali e alternative che possono dare sollievo e migliorare la qualità della vita del/a paziente fibromialgico/a includono:
- agopuntura, che agisce esattamente sui tender points sbloccando il flusso energetico
- massaggi
- tai chi
- esercizi yoga
- ginnastica posturale ed esercizi di stretching, pilates
- fisioterapia (anche in acqua)
- attività motoria nella natura (soprattutto nel verde, ad esempio trekking nei boschi)
- pet therapy
In generale, il
moto fa bene a chi soffre di FM perché allenta il dolore, aiuta a combattere gli
stati depressivi che sono collegati con la sindrome, e migliora la qualità della vita. Molte persone ottengono dei
miglioramenti anche modificando la propria
alimentazione quotidiana, ad esempio riducendo l’introito di zuccheri e di latticini, e aumentando quello di alimenti di origine vegetale. In ogni caso
si procede per tentativi, sempre dietro controllo e consiglio medico, perché la fibromialgia si declina in modi anche molto diversi da soggetto a soggetto, e la risposta alle diverse opzioni terapeutiche varia di conseguenza.