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Riabilitazione Neurologica

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Che cos'è la riabilitazione neurologica?
La riabilitazione neurologica, o neuroriabilitazione, è un tipo di prestazione medica specialistica non di primo intervento e spesso a lungo termine, che si prescrive al paziente che abbia subito danni di tipo neurologico – ovvero a carico del sistema nervoso centrale o periferico - a seguito di eventi traumatici, malattie, interventi chirurgici, al fine di ottenere un recupero totale o parziale delle abilità funzionali compromesse. Trattamenti riabilitativi di mantenimento sono altresì necessari in tutte quelle condizioni croniche o progressive di decadimento neurologico allo scopo di rallentare il processo degenerativo e alleviare i sintomi. I deficit neurologici che possono essere trattati con tecniche riabilitative sono sia di tipo motorio, che cognitivo.  
Il sistema nervoso umano è un apparato complesso, che rappresenta la “centrale operativa” del nostro corpo, se il SN si “spegne”, tutte le nostre funzioni si interrompono, di fatto smettiamo di “funzionare”. Il sistema nervoso non è, però, solo costituito dal cervello, esso si divide in:

Sistema nervoso centrale (SNC), che comprende:
  • cervello;
  • cervelletto e tronco encefalico;
  • midollo spinale.
Sistema nervoso periferico (SNP), che a sua volta si suddivide in:
  • sistema nervoso autonomo;
  • sistema nervoso somatico.
Sia il SNC che il SNP nelle loro diverse strutture possono subire danni più o meno reversibili, e necessitare di trattamento riabilitativo specifico. 

A chi si rivolge la riabilitaziona neurologica?
Alla luce di quanto visto, si ricorre ad un trattamento di tipo neuroriabilitativo in presenza di una svariata gamma di condizioni patologiche e/o traumatiche in cui una o più regioni del corpo collegate con il sistema nervoso abbiano subito un danno. Vediamo alcune tra le patologie neurodegenerative e le lesioni neurologiche che prevedono programmi di riabilitazione: Tra i sintomi e i deficit su cui si andrà a lavorare con opportune terapie riabilitative si annoverano:
  • perdita del senso dell’equilibrio;
  • incapacità o difficoltà a parlare (disfasia);
  • disfagia (difficoltà a deglutire correttamente);
  • emiparesi (paralisi di metà del corpo);
  • perdita di forza nella presa, incapacità a compiere gesti semplici;
  • perdita di controllo delle funzionalità corporee.
Pertanto, tutti i pazienti che patiscano deficit neurologici causati da questo tipo di patologie o eventi traumatici, o siano reduci da interventi chirurgici che possano aver prodotto lesioni a carico di una o più aree del cervello e/o del midollo spinale, sono candidati ideali alla riabilitazione. Essa può consistere in un trattamento periferico che stimoli, ad esempio, la risposta motoria in modo inizialmente passivo, o in esercizi per la memoria o il recupero del linguaggio. Lo scopo dei diversi tipi di terapia è prevalentemente quello di riportare il soggetto colpito da danno neurocerebrale a recuperare la piena autonomia nella capacità di movimento e di comunicazione, o, per lo meno, di una parte.

In cosa consiste la riabilitazione neurologica?
La riabilitazione neurologica comprende un insieme di terapie per il recupero o il mantenimento delle principali abilità cognitive e motorie, e pertanto prevede il coinvolgimento di équipe multidisciplinari che lavorano in autonomia o in accordo, a seconda delle esigenze del singolo paziente. I trattamenti possono venire erogati in regime di ricovero ospedaliero, ad esempio per gestire i postumi di un intervento di neurochirurgia, oppure in modalità day hospital o per appuntamento una o più volte alla settimana a domicilio, o in una struttura specialistica.  
Tra i programmi riabilitativi disponibili, si contano:
  • riabilitazione occupazionale, che prevede l’assistenza nello svolgimento delle attività quotidiane di base (lavarsi, mangiare ecc.);
  • terapia logopedica per il recupero funzionale del linguaggio in caso di disfasia, della deglutizione in caso di disfagia, e della capacità di leggere e scrivere;
  • terapie neuropsicologiche per la gestione dei disturbi dell’umore quali ansia, depressione, stress;
  • esercizi per il controllo di vescica e sfinteri;
  • consulenza nutrizionale;
  • esercizi attivi o passivi di riabilitazione motoria;
  • esercizi per il recupero delle abilità di interazione sociale;
  • esercizi per recuperare o mantenere le capacità mnemoniche, di concentrazione e di comprensione.
I professionisti coinvolti saranno, a seconda del tipo di terapia e del programma personalizzato sulle esigenze del paziente: neurologi, logopedisti, fisiatri, ergoterapisti (specialisti che aiutano i pazienti a recuperare l’abilità nello svolgere i compiti necessari alla vita di ogni giorno), neuropsicologi ecc. In genere, si tratta di percorsi a lungo termine, che prevedono un coinvolgimento attivo del paziente e/o dei familiari e l’esecuzione di esercizi quotidiani. Tra le tecniche utilizzate:
  • neurofacilitazione o facilitazione neuromuscolare propriocettiva (PNF), particolarmente efficace nella riabilitazione motoria dei pazienti con deficit dell’apparato muscolo-scheletrico e del movimento articolare, grazie ad una stimolazione manuale specifica;
  • idrochinesiterapia o riabilitazione in acqua;
  • ricondizionamento neuromotorio e metodo di Bobath, basati su esercizi attivi da parte del paziente, o attivi con assistenza da parte dell’operatore/trice.
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