Neurologia: che cos'è?
La
neurologia è la branca della medicina che si occupa dello studio e del trattamento non chirurgico dei disturbi del
sistema nervoso, l’apparato specializzato nella ricezione, trasmissione e integrazione di stimoli di diversa tipologia.
Cosa si intende per sistema nervoso centrale e periferico
Il sistema nervoso periferico (SNP) include i nervi, la giunzione neuromuscolare (la struttura anatomica che collega il nervo al muscolo) e gli organi recettoriali presenti negli occhi, nelle orecchie e nella pelle. L’SNP
raccoglie dall’ambiente esterno
stimoli di tipo
chimico (ad esempio il contatto della mucosa della bocca con le sostanze contenute negli alimenti) o fisico (la radiazione luminosa, la temperatura) e li converte in segnali nervosi, che trasmette al sistema nervoso centrale (SNC).
Quest’ultimo è costituito da
cervello,
cervelletto,
tronco encefalico e
midollo spinale: le sue funzioni implicano l’integrazione e il coordinamento dei dati ricevuti dal SNP e la pianificazione delle opportune risposte.
In considerazione del fatto che la neurologia è un
settore molto
vasto e che il livello delle
conoscenze nei singoli ambiti è sempre più dettagliato, non viene praticamente mai considerata della sua globalità, ma analizzata per campi di patologia. Ci si rivolge, a seconda del problema, ad uno
specialista in neurologia esperto di quel determinato aspetto della materia.
Di quali patologie si occupa la neurologia?
Per quanto riguarda le malattie del sistema nervoso
centrale, lo specialista in neurologia diagnostica e tratta le cefalee e le
emicranie, i
disturbi del linguaggio, l’
epilessia, gli eventi cerebrovascolari (ictus, sia emorragico che trombotico), patologie neurodegenerative (come il Parkinson e altri disturbi del movimento e le demenze, fra cui l’Alzheimer) e le infezioni (fra cui la meningite, l’encefalite e l’ascesso cerebrale).
Le
condizioni che riguardano il sistema nervoso
periferico sono rappresentate da infezioni (come quella da Herpes zoster, il cosiddetto fuoco di Sant’Antonio), nevralgie (come la nevralgia del trigemino), malattie neurodegenerative (come la sclerosi laterale amiotrofica), demielinizzanti (
sclerosi multipla), della giunzione neuromuscolare (come le distrofie muscolari) e affezioni la cui origine non è ancora nota (quali la
fibromialgia).
I tumori, le malattie genetiche e compressive e i traumi possono interessare sia il sistema nervoso centrale che quello periferico.
Quali sono gli esami generalmente prescritti dal neurologo?
I sintomi più di frequente correlati alla
patologia neurologica sono le alterazioni della coordinazione, delle capacità sensoriali (difficoltà visive, uditive, incapacità di percepire odori o sapori) o della sensibilità (parestesie, ossia formicolii) e la debolezza muscolare non conseguente a sforzi oggettivi o manifestazioni più severe come il dolore neuropatico.
Nell’ambito della visita lo specialista esegue un esame fisico e neurologico del paziente, durante il quale vengono valutati la forza muscolare, i riflessi e le capacità di coordinazione.
In caso di necessità di ulteriori
approfondimenti, il neurologo prescrive ulteriori indagini di:
- Imaging: tomografia ad emissione di positroni (PET), tomografia computerizzata (TC) e risonanza magnetica (RM);
- Elettrofisiologia: elettroencefalogramma (ECG, eseguibile anche con privazione di sonno), elettromiografia (EMG), potenziali evocati e polisonnografia;
- Studio della circolazione sanguigna: un esempio è rappresentato dall’ecocolordoppler transcranico;
- Studio della composizione del liquor cerebrospinale, effettuato dopo rachicentesi (puntura lombare).