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Ospedale Niguarda di Milano - ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Ospedale Niguarda di Milano - ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Piazza Ospedale Maggiore, 3 - 20162 Milano (MI) Mappa

Unità Spinale

Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar

Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar

Via Don Angelo Semprebon, 5 - 37024 Negrar di Valpolicella (VR) Mappa

Unità Spinale

Azienda Ospedaliera di Perugia

Azienda Ospedaliera di Perugia

Via Martiri 28 Marzo, 35 - 06156 Perugia (PG) Mappa

Unità Spinale

Casa di Cura San Raffaele Sulmona - Gruppo San Raffaele

Casa di Cura San Raffaele Sulmona - Gruppo San Raffaele

Via dell'Agricoltura s.n.c. - 67039 Sulmona (AQ) Mappa

Unità Spinale

Ospedale di Città di Castello - USL Umbria 1

Ospedale di Città di Castello - USL Umbria 1

Via Luigi Angelini, 10 - 06012 Città di Castello (PG) Mappa

Unità Spinale

Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza

Via Padre Leonardo Bello, 3/C - 31045 Motta di Livenza (TV) Mappa

Unità Spinale

Filtri

Tipologia Struttura Sanitaria

Certificazioni

Comfort alberghieri

Info utili

Parcheggio

Accessibilità

Cosa vuol, dire Unità Spinale e cosa significa Unità Spinale Unipolare?
L’Unità Spinale (anche definita Unità Spinale Unipolare) è un dipartimento multidisciplinare che si occupa dell’assistenza alle persone affette da lesione midollare, dal punto di vista della terapia, della riabilitazione e degli aspetti psicologici e sociali correlati.

La permanenza del paziente in Unità Spinale assume diversa valenza nelle sue due fasi successive. Al suo ricovero, la persona mielolesa viene anzitutto stabilizzata nei suoi parametri vitali. Successivamente, viene ripristinato il suo equilibrio nutrizionale e cardiorespiratorio e vengono messe in atto le prime iniziative per promuovere la massimizzazione del recupero funzionale. In questa fase, il Dipartimento si avvale delle consulenze degli specialisti di competenza per l’inquadramento clinico delle conseguenze della lesione midollare e avvia i programmi di riabilitazione funzionale, cognitivo-comportamentale e logopedica.

La seconda fase ha lo scopo di raggiungere il massimo livello possibile di autonomia del paziente, date le condizioni di partenza. In questo periodo, il paziente viene messo in condizioni di prendere coscienza dei deficit e delle potenzialità residue. 

Come curare la lesione spinale?
L’Unità Spinale si occupa di tutti i bisogni assistenziali dei pazienti con lesioni midollari:

  • Deficit neuro-motori;
  • Conseguenze respiratorie;
  • Deficit vescico-sfinterici;
  • Alterazioni psicologiche: possono essere mese in atto terapie di diverso tipo, mirate al miglioramento del benessere mentale del paziente e al suo reinserimento sociale e professionale. Vengono realizzati la terapia occupazionale, la rieducazione attraverso lo sport, percorsi di riabilitazione alla guida e programmi di scuola in ospedale per i pazienti pediatrici. Vengono anche sperimentati progetti di graduale reinserimento nell’ambiente domestico per il recupero dell’autonomia nella vita di tutti i giorni. Lo sport fornisce un importante supporto sia psicologico (dal punto di vista della motivazione, dell’etica e della disciplina) che sociale (per la frequentazione di luoghi pubblici, come le palestre, e l’interazione con altri sportivi) e fisico (permette un controllo migliore della muscolatura);.
  • Alterazioni della sfera sessuale.
Chi vi lavora?
Un team multidisciplinare (composto da Fisiatri, Urologi, Neurologi, Neurofisiologi, Neurochirurghi, Chirurghi vertebrali, Anestesisti rianimatori, Radiologi e Neuroradiologi, Chirurghi plastici, Chirurghi generali, Psichiatri, Ortopedici e altri specialisti) si occupa dell’assistenza a pazienti affetti da:
  • Tetraplegia traumatica (caduta, incidente stradale, aggressione) o dovuta a patologia (infezione, tumore, malattia neurodegenerativa);
  • Paraplegia traumatica o dovuta a patologia;
  • Esiti di patologie del tubo neurale (spina bifida): l’Unità Spinale può occuparsi anche della diagnosi prenatale di queste anomalie, grazie al supporto degli specialisti in Genetica medica, e della gestione della condizione fin dall’epoca neonatale;
  • Disfunzioni neurogene della vescica (vescica neurologica), dell’intestino (intestino neurogeno) e dello sfintere anale (alvo neurologico), vescica iperattiva, stenosi o fistole dell’apparato genito-urinario, infezioni dei tratti urinari ricorrenti;
  • Spasticità e dolore cronico neuropatico: una équipe formata da specialisti dell’area neurologica, anestesiologica e fisiatrica agisce con lo scopo di valutare la spasticità e prescrive terapie (tossina botulinica, baclofene, stimolazione intracranica) e percorsi riabilitativi personalizzati anche assistiti da robot.
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