Allergologia: che cos'è?
L’
allergologia è quel ramo specialistico della medicina che si occupa di studiare, diagnosticare, curare e prevenire le
malattie di natura allergica. Si tratta di una disciplina medica specialistica a sua volta collegata con un’altra: l’
immunologia. Lo/a specialista allergologo/a, è pertanto esperto/a nel trattamento delle
reazioni e delle sindromi allergiche, ovvero quelle manifestazioni acute o croniche in cui l’organismo risponde in modo violento o eccessivo all’esposizione ad uno o più
allergeni, sostanze proteiche presenti in molti agenti esterni (tra cui alimenti, farmaci, pollini e spore, peli di animali, veleno di insetti, materiali e tessuti ecc.). In queste reazioni è coinvolto il
sistema immunitario dell’organismo, che identifica come nocive tali sostanze, e innesca una
reazione avversa di tipo infiammatorio. Le allergie possono avere implicazioni
respiratorie (tra cui crisi asmatiche),
dermatologiche, gastrointestinali ecc. e manifestarsi con diversi gradi di intensità, fino ad arrivare allo
shock anafilattico che può causare anche un arresto cardiaco se non trattato con tempestività. L’allergologo/a specializzato/a in immunologia, invece, tratta soprattutto le
anomalie del sistema immunitario, e pertanto è esperto in malattie autoimmuni, nelle
immunodepressioni (es. L’AIDS), o nell’immunoterapia, considerata la nuova frontiera per la cura di molte malattie gravi, tra cui il cancro.
Allergologia: a cosa serve?
L’
allergologia si occupa della
diagnosi, del
trattamento e della
prevenzione delle principali
patologie allergiche, la cui incidenza nel mondo mostra un trend crescente, tanto da interessare circa un quarto della popolazione dei Paesi occidentali. Tra le
allergie più comuni e diffuse la cui patogenesi è studiata dai medici allergologi/e e curata con adeguata proposta terapeutica, sono:
- allergie respiratorie tra cui la pollinosi o “febbre da fieno”;
- le dermatiti allergiche atopiche e da contatto;
- l’orticaria;
- l’allergia al nichel;
- le allergie alimentari (tra i cibi più allergizzanti troviamo la frutta secca e in particolare le arachidi, la soia, le proteine del latte, le uova, i crostacei);
- l’allergia al lattice;
- le allergie professionali (che si sviluppano al contatto con materiali o sostanze massicciamente presenti nel luogo di lavoro);
- l’allergia agli acari della polvere;
- l’allergia al pelo degli animali;
- l’allergia ad alcuni principi attivi farmacologici (es. le penicilline).
Le
patologie immunitarie che con più frequenza si manifestano, e che sono anch’esse in crescita, sono trattate dallo/a specialista in immunologia, e sono, tra le altre: le vasculiti, le artrtiti, la sclerodermia, il lupus, la psoriasi, la celiachia ecc.
Sia le
allergie, che le malattie autoimmuni sono
condizioni sistemiche croniche, ovvero vanno ad interessare
più organi e tessuti del corpo, con manifestazioni per lo più di tipo infiammatorio. La gestione dei
sintomi e l’allontanamento dell’allergene (nel caso delle allergie) rappresentano le cure d’elezione.
Allergologia: a chi si rivolge?
Il
paziente – adulto o minore - che si rivolge al reparto, Centro specializzato o ambulatorio di allergologia, lo fa perché presenta
sintomi di natura infiammatoria acuta o cronica che possono interessare più organi, tra cui:
- rash cutanei e orticaria con prurito diffuso;
- difficoltà respiratorie con crisi d’asma;
- edemi diffusi, o localizzati nel tratto orofaringeo;
- congestione nasale e sintomi simili a quelli del raffreddore (rinite allergica);
- congiuntivite allergica;
- disturbi gastroenterici, tra cui colite, diarrea, meteorismo, dispepsia, nausea e vomito.
Spesso tale sintomatologia viene riconosciuta come di natura allergica dal
medico di base/pediatra, che indirizza verso lo/a specialista di riferimento che, nel caso delle allergie, provvede a “testarle” con le opportune
indagini diagnostiche e a stabilire il trattamento a breve, media e lunga durata. Tra le
cure previste: farmaci sintomatici antinfiammatori (a base di
cortisone),
antistaminici,
broncodilatatori per crisi asmatiche,
adrenalina per l’anafilassi in caso di shock allergico, e
vaccini per la prevenzione specialmente per le allergie respiratorie.
Le
patologie autoimmuni, sebbene tutte diverse tra loro (ne sono state riconosciute oltre 80), possono manifestarsi con sintomi infiammatori a carico di pelle (
psoriasi,
sclerodermia, lupus), di articolazioni (artriti), di occhi e bocca (
sindrome di Sjogren), di tessuto connettivo e vasi sanguigni (vasculiti), di apparato digerente (
celiachia). Queste patologie, a differenza delle allergie, vengono però trattate dall’allergologo/a e immunologo/a in collaborazione con
reumatologi,
dermatologi,
gastroenterologi ecc.
Allergologia: esami e prestazioni
Il paziente che si rechi presso un centro specialistico in Allergologia, in un dipartimento ospedaliero o in un ambulatorio pubblico o privato in cui operino uno o più allergologi/e viene di norma sottoposto a
visita allergologica. Durante questa indispensabile indagine conoscitiva, che prevede una prima fase di
anamnesi, lo/a specialista raccoglie informazioni generali sulla storia medica del paziente, sulle sue abitudini di vita, e sui sintomi lamentati. Segue la
visita obiettiva con l’esame degli organi o delle aree del corpo colpite da fenomenologia infiammatoria. Spesso durante la visita si eseguono dei
test allergologici quali il prick test, ovvero i test cutanei per indagare l’allergene che provoca la reazione immunitaria avversa: pollini, acari, peli di animali, sostanze alimentari ecc. Tuttavia, non sempre tali test sono sufficienti per giungere ad una diagnosi, pertanto lo/a specialista in allergologia può prescrivere ed erogare ulteriori
prestazioni ed
esami quali: