Infortunio in montagna: cosa fare e come prevenirlo

Infortunio in montagna: cosa fare e come prevenirlo

Infortunio in montagna: cosa fare e come prevenirlo


Oggi la montagna è diventata meta sempre più ambita per le nostre vacanze; è stata sdoganata l’idea che sia un genere di attività adatta a tutti, in effetti vi sono tipi di esperienze per tutti i gusti: dall’alpinismo vero e proprio, all’escursionismo, alle semplici passeggiate su sentieri intorno ai centri abitati. Il problema è che grossa parte delle persone affronta la montagna senza conoscerne gli aspetti peculiari (meteorologico, orografico, naturalistico) e spesso senza l’allenamento fisico necessario per affrontare i sentieri scelti. La montagna, nonostante le pubblicità atte a incoraggiarne il turismo, è e rimane un ambiente ostile. In poco tempo, anche la più bella giornata di sole può trasformarsi in un’esperienza problematica per la persona poco esperta
Bisogna saper valutare attentamente le caratteristiche del sentiero, i potenziali rischi, il meteo, la stagione, in relazione alle proprie capacità fisiche.

immagine che rappresenta donna con bambini durante un'escursione in montagna

Gli Speciali

Continua a leggere il contenuto. Come?

Registrati al sito e iscriviti alla Newsletter

  • È un servizio gratuito

  • Ogni settimana, nuovi contenuti esclusivi e aggiornati

  • Ricevi nella tua casella email i nostri aggiornamenti in anteprima

  • Consulta contenuti attuali e scientificamente verificati

Registrati e Iscriviti

Hai già un account? Accedi

Infortunio in montagna: cosa fare e come prevenirlo


Oggi la montagna è diventata meta sempre più ambita per le nostre vacanze; è stata sdoganata l’idea che sia un genere di attività adatta a tutti, in effetti vi sono tipi di esperienze per tutti i gusti: dall’alpinismo vero e proprio, all’escursionismo, alle semplici passeggiate su sentieri intorno ai centri abitati. Il problema è che grossa parte delle persone affronta la montagna senza conoscerne gli aspetti peculiari (meteorologico, orografico, naturalistico) e spesso senza l’allenamento fisico necessario per affrontare i sentieri scelti. La montagna, nonostante le pubblicità atte a incoraggiarne il turismo, è e rimane un ambiente ostile. In poco tempo, anche la più bella giornata di sole può trasformarsi in un’esperienza problematica per la persona poco esperta
Bisogna saper valutare attentamente le caratteristiche del sentiero, i potenziali rischi, il meteo, la stagione, in relazione alle proprie capacità fisiche.
Mai come negli ultimi anni, il Soccorso Alpino si trova ad affrontare un gran numero di infortuni in montagna, nella stragrande maggioranza dei casi in persone che hanno sottovalutato il proprio cammino (e molti senza assicurazione!). Solo nel 2021, per esempio, il Soccorso alpino e speleologico Veneto ha compiuto 1048 interventi con 1156 persone soccorse: un aumento di quasi il 6% dei soccorsi sanitari.

immagine che rappresenta donna con bambini durante un'escursione in montagna

Come procedere

Come spiega il Soccorso Alpino sulle pagine ufficiali, quando ci ritroviamo infortunati, la prima cosa da fare è chiamare il 118 (o il 112 come numero europeo) e procedere nel seguente modo:
  1. Fornire dati identificativi dell’infortunato (nome, cognome, residenza) e il numero di telefono;
  2. Descrivere sommariamente:
    • Lo scenario dell’incidente con precisazione dell’ora in cui è accaduto (per questo è sempre fondamentale essere consapevoli di dove si è in quel momento, il numero del sentiero e l’altitudine);
    • Il coinvolgimento di soggetti terzi e precisazione sul numero degli infortunati e sulle loro generiche condizioni;
    • La presenza di pericoli residui o potenziali; in particolare, sarà importante informare l’operatore su:
      • Stato di coscienza/incoscienza dell’infortunato;
      • Attività respiratoria presente o assente, regolare o irregolare (difficoltà respiratorie);
      • Emorragie in atto, ecc.
  3. Descrivere il luogo ove è avvenuto l’incidente e garantire riferimenti che possano renderlo facilmente identificabile, partendo dal “generale” per pervenire al “particolare” (zona, gruppo montuoso, versante, sentiero – via – ferrata, valle, canale – cengia – cresta – gola/forra, ecc., fornendo se possibile il toponimo esatto). Fornire eventuali coordinate possibilmente in formato WGS84 ed in formato “gradi” – “minuti” – “secondi” + “quota”; per esempio: 46° 03’ 13,55” N – 12° 10’ 33,20” E + 387 mt.

Una volta che il soccorso aereo è partito, per segnalare la propria presenza al velivolo, i segnali sono questi:
  • Sì, c'è bisogno di aiuto: tenere tutte due le braccia in alto, in modo che il corpo prenda la forma di una Ypsilon (Yes).
  • No, non c'è bisogno di aiuto (se notiamo per esempio che un velivolo sta sopra di noi cercando qualcuno che ha telefonato al 118, ma non siamo noi ad averlo fatto): tenere un braccio in alto e uno in basso in modo che il corpo prenda la forma di una N (No).
 

Sistemi di tracciamento

Oggi, vi sono diverse app per telefono cellulare che permettono la geolocalizzazione e di lanciare l’allarme al 118 direttamente in app (per esempio GeoResQ è gratuita per gli iscritti al CAI), ma va precisato che non sempre in montagna le zone anche più battute sono coperte da linea telefonica. Se c’è copertura telefonica, esiste anche il sistema SMS Locator: se la persona non sa precisamente dove si trova, l’operatore del 118 invia un SMS sul cellulare della persona dispersa e il GPS automaticamente lo localizza.

E se siamo senza campo?
Se il nostro telefono cellulare non ha copertura di rete, si può tentare di telefonare usando un altro gestore. Si spegne il telefono e alla riaccensione al posto del Codice Pin si digiti il Numero di Soccorso Europeo 112. Il cellulare individua automaticamente la rete più forte e forse è possibile effettuare una chiamata di soccorso.
 

Prevenzione

immagine che rappresenta istruttore e allievi a un corso di alpinismoSono numerosi i corsi offerti dalle sezioni territoriali del CAI e da altri enti, aperti a tutti, per iniziare a conoscere la montagna, noi stessi in relazione ad essa, i suoi rischi e come comportarsi in caso di problema.

Vi sono corsi di conoscenza della montagna, della sua flora e fauna, di alpinismo di base e avanzato (attenzione: quando si parla di alpinismo non si intende semplicemente il “trekking”, cioè camminare. Questa attività si chiama escursionismo. L’alpinismo prevede attività di ferrata, arrampicata su roccia, progressione in nevaio e ghiacciaio, ecc.).

Ci sono corsi di vari gradi di:
  • Scialpinismo;
  • Ferrate;
  • Arrampicata su roccia;
  • Approccio al ghiacciaio;
  • Autosoccorso in valanga;
  • Conoscenza della nivologia, ecc.

Ogni sezione CAI svolge la propria attività in autonomia, scegliendo di anno in anno come strutturare la propria offerta. I corsi prevedono sempre una grossa parte pratica, “in ambiente” e quindi sono importantissimi anche per renderci conto delle nostre reali capacità in relazione all’attività che desideriamo svolgere. 
 

Quando chiamare il 118

 

Cosa fare

  • Cercare di mantenere la calma;
  • Chiamare il 118;
  • Tenere fermo l’infortunato e coprirlo perché non abbia freddo.
 

Cosa non fare

  • Andare in panico;
  • Provare a spostarsi da soli da infortunati;
  • Aspettare ore nella speranza di stare meglio: in montagna al calar del sole le temperature si abbassano, la notte all’addiaccio in montagna, anche d’estate, può essere molto pericolosa;
  • Dare da mangiare o da bere all’infortunato.

immagine che rappresenta ragazza infortunata in montagna che chiama il 118


RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI  
 

PRONTO SOCCORSO: COME INDIVIDUARE IL PIÙ VICINO 

Se si ha la necessità di recarsi in Pronto Soccorso, su Doveecomemicuro.it è presente una lista: per individuare il più vicino basta attivare la geolocalizzazione. 

Pronto Soccorso

Le informazioni presenti in Doveecomemicuro.it hanno scopo divulgativo e informativo. Non costituiscono in alcun modo un mezzo di autodiagnosi e automedicazione. Per qualsiasi dubbio sull'uso di un farmaco, rivolgersi al proprio medico.

La riproduzione o l’utilizzazione dei contenuti pubblicati su Doveecomemicuro.it è strettamente riservata. Il riutilizzo del materiale su riviste, giornali, radiodiffusione o generica messa a disposizione al pubblico viene concesso solo previa esplicita richiesta e autorizzazione obbligatoria.