Vertigini: cause, rimedi e significato

Vertigini: cause, rimedi e significato

Indice

Domande e risposte

Che cosa sono le vertigini

Le vertigini anzitutto sono una sensazione soggettiva. Talvolta sono la conseguenza, il sintomo, di una condizione clinica, altre volte una sensazione dettata da fattori psicosomatici, come l’ansia. A seconda della gravità con cui si manifestano si manifesta una percezione di debolezza, o che l’ambiente intorno a noi sia in movimento. Se la sensazione è forte si può avere paura di perdere l’equilibrio e cadere. Gli attacchi di vertigini hanno durata variabile, da pochi secondi ad alcune ore.
Capita a tutti di sentire talvolta la “testa leggera” o la testa girare, anche solo per sbalzi di pressione o eccessivo calore.
Sono da attenzionare invece gli episodi frequenti.
Le vertigini sono di due tipi:
  1. Periferiche (le più comuni), provocate da una alterazione dell'orecchio interno (vestibolo) responsabile dell’equilibrio;
  2. Centrali, dovute a problemi in una parte del cervello.
Vertigini e giramenti di testa non sono sinonimi. Il capogiro, o giramento di testa è un disturbo improvviso e il più delle volte transitorio, per esempio quando ci alziamo molto velocemente e abbiamo un abbassamento di pressione, mentre la vertigine è un sintomo di una sottostante patologia, anche lieve, e tende a persistere a lungo e a manifestarsi frequentemente. In entrambi i casi si ha la sensazione di una perdita di equilibrio.


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Dove effettuare una Visita fisiatrica di controllo?Immagine infografica che rappresenta cosa succede in un orecchio con le vertigini

Perché vengono le vertigini

Le cause degli attacchi frequenti di vertigini possono essere di diversa origine.

Le vertigini periferiche possono essere dovute a:
  • Cambiamenti di posizione della testa. Si parla in questo caso di vertigine posizionale parossistica benigna, caratterizzata da episodi di vertigine oggettiva, di breve durata (meno di un minuti) che può dare anche nausea e nistagmo (movimento ritmico degli occhi) e non ipoacusia e acufeni.. Si cura con manovre di riposizionamento degli otoliti nell’orecchio;
  • Traumi o ferite;
  • Labirintite (infezione dell’orecchio solitamente di origine virale);
  • Neuronite vestibolare (infiammazione del nervo). In questo caso l’ attacco di vertigini è grave e improvviso ed è provocato dall’infiammazione del nervo vestibolare, convolto nel contro dell’equilibrio;
  • Malattia di Ménière, che  provoca per ragioni sconosciute cambiamenti di pressione e volume nell'endolinfa labirintica influendo sulla funzione dell'orecchio interno;
  • Assunzione di alcuni farmaci.

Le vertigini centrali invece possono essere dovute a:
  • Emicrania;
  • Sclerosi multipla;
  • Neurinoma acustico, un tumore del cervello raro ma benigno che interessa il nervo acustico, responsabile dell’equilibrio;
  • Tumore o metastasi cerebrale;
  • Attacco ischemico transitorio (TIA) o ictus.
Anche la pressione alta fuori controllo farmacologico può dare fra gli effetti collaterali anche vertigini frequenti

Rimedi contro le vertigini

Non si curano le vertigini, è necessario curare che cosa le ha provocate. Solo visite specialistiche complete possono fugare ogni dubbio e portare a una diagnosi corretta e di conseguenza a una terapia adeguata, che vada all’origine delle vertigini.
Anzitutto la diagnosi terrà conto della presenza di altri disturbi (sintomi) associati al primo episodio, come: Ci sono comunque alcune accortezze che possiamo avere non appena sentiamo che arrivano le vertigini.
  • Stendersi in posizione distesa, magari al buio per ridurre la sensazione di giramento;
  • Dormire sempre con la testa leggermente sollevata;
  • Alzarsi dal letto in modo non repentino, sedendosi magari prima sul bordo;
  • Sedersi immediatamente quando si hanno le vertigini;
  • Evitare di abbassarsi e rialzarsi velocemente (per esempio per raccogliere qualcosa in basso);
  • Evitare di allungare il collo;
  • Evitare di muovere la testa rapidamente.

Vertigini da cervicale

I problemi infiammatori alla cervicale possono dare fra gli altri sintomi, anche vertigini, sensazione di essere poco stabili, fino a veri e propri giramenti di testa.
La cosa migliore da fare in questi casi è evitare i fai da te, che possono essere molto pericolosi, e recarsi dal medico che prescriverà semmai una visita specialistica dal fisiatra o un ciclo di sedute dal fisioterapista per individuare la sede specifica del problema e procedere con una terapia, che può essere fisioterapica e/o farmacologica. In molti casi lo specialista consiglia degli esercizi fisici semplici ma utili per chi soffre spesso di problemi cervicali, per prevenirne l’insorgenza.

Ho le vertigini: svenimento o attacco d’ansia/di panico?

Le vertigini, unite magari ad altri sintomi di un attacco d’ansia o di panico in corso, anche se in realtà durante gli attacchi la pressione si alza, non si abbassa da indurre un reale svenimento. Tra i disturbi fisici dell’attacco di panico troviamo:
  • Sudorazione profusa, tachicardia (o anche irregolarità nel battito e la sensazione di avere il cuore in gola);
  • Nausea;
  • Brividi di freddo;
    Irrigidimento muscolare (una delle prima cose da fare è massaggiare i muscoli contratti);
  • Vampate di calore;
  • Disturbi psicosensoriali come parestesie (torpore e formicolii) e tremore;
  • Sensazione di soffocamento (nodo alla gola e respiro affannoso e superficiale);
  • Dolore al petto.


Che fare?

Una volta iniziata, la crisi non può essere in alcun modo interrotta, ma non dobbiamo dimenticare mai che l’attacco di panico non può durare in eterno. In ogni caso si supera dopo circa venti minuti

Alcuni consigli:
  • Sposta la tua attenzione verso qualcosa d’altro: qualcosa che vedi intorno a te, un odore, un suono, e concentrati su di esso (come è questo oggetto, che colore ha, come l’hai usato, che cosa ti fa venire in mente). Si può anche prendere in mano l’oggetto e concentrarsi sulle sensazioni che ci dà, oppure contare all’indietro a partire da 100;
  • Respira con calma e lungamente, possibilmente usando il diaframma. Conta i secondi di inspirazione (dal naso) ed espirazione (dalla bocca). Yoga e pilates possono aiutare, e se non hai mai frequentato nessun corso, online ci sono moltissimi video gratuiti con esperti che ti supportano in questi esercizi. È importantissimo rallentare la respirazione e dà subito un senso di calma. Se puoi, sdraiati mettendo una mano sulla pancia e l'altra sul petto, che ti permetterà di seguire il movimento dei tuoi respiri;
  • Cerca una persona con cui parlare. Distrarsi e sapere che non sei solo/a in questo momento, che sta andando tutto bene, è un ottimo modo per spostare l’attenzione.



RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Domande e risposte

Quali possono essere le cause delle vertigini?

Le vertigini periferiche possono essere dovute a:

  • Cambiamenti di posizione della testa. Si parla in questo caso di vertigine posizionale parossistica benigna, caratterizzata da episodi di vertigine oggettiva, di breve durata (meno di un minuti) che può dare anche nausea e nistagmo (movimento ritmico degli occhi) e non ipoacusia e acufeni.. Si cura con manovre di riposizionamento degli otoliti nell’orecchio;
  • Traumi o ferite;
  • Labirintite (infezione dell’orecchio solitamente di origine virale);
  • Neuronite vestibolare (infiammazione del nervo). In questo caso l’ attacco di vertigini è grave e improvviso ed è provocato dall’infiammazione del nervo vestibolare, convolto nel contro dell’equilibrio;
  • Malattia di Ménière, che  provoca per ragioni sconosciute cambiamenti di pressione e volume nell'endolinfa labirintica influendo sulla funzione dell'orecchio interno;
  • Assunzione di alcuni farmaci.

Le vertigini centrali invece possono essere dovute a:
  • Emicrania;
  • Sclerosi multipla;
  • Neurinoma acustico, un tumore del cervello raro ma benigno che interessa il nervo acustico, responsabile dell’equilibrio;
  • Tumore o metastasi cerebrale;
  • Attacco ischemico transitorio (TIA) o ictus.

Cosa fare in caso di vertigini?

Alcune accortezze che possiamo avere non appena sentiamo che arrivano le vertigini:

  • Stendersi in posizione distesa, magari al buio per ridurre la sensazione di giramento;
  • Dormire sempre con la testa leggermente sollevata;
  • Alzarsi dal letto in modo non repentino, sedendosi magari prima sul bordo;
  • Sedersi immediatamente quando si hanno le vertigini;
  • Evitare di abbassarsi e rialzarsi velocemente (per esempio per raccogliere qualcosa in basso);
  • Evitare di allungare il collo;
  • Evitare di muovere la testa rapidamente.

Che differenza c'è tra vertigini e giramenti di testa?

Il capogiro, o giramento di testa è un disturbo improvviso e il più delle volte transitorio, per esempio quando ci alziamo molto velocemente e abbiamo un abbassamento di pressione, mentre la vertigine, tende a persistere a lungo e a manifestarsi frequentemente.
In entrambi i casi si ha la sensazione di una perdita di equilibrio.

Quando le vertigini devono preoccupare? 

Capita a tutti di sentire talvolta la “testa leggera” o la testa girare, anche solo per sbalzi di pressione o eccessivo calore. Sono da attenzionare invece gli episodi frequenti.

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