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Domande e risposte
Tracheite: che cos’è
Si parla di tracheite per indicare
un’infiammazione o un’infezione batterica della trachea - l’organo dell’apparato respiratorio che collega laringe e bronchi e che si trova davanti all’esofago – che colpisce prevalentemente i bambini e che provoca tipicamente difficoltà respiratoria (
dispnea) e stridore, cioè un suono ansimante mentre si inspira, con o senza febbre. Sono colpiti e sintomatici più frequentemente i bambini da un lato perché il loro
sistema immunitario è meno forte, ma anche perché la loro trachea è più sottile e dunque può ostruirsi più facilmente.
Il batterio principale che causa tracheite specie nei bambini è lo
Staphylococcus aureus e spesso ad esso segue un’infezione virale delle vie respiratorie superiori.
Alla tracheite si associano solitamente altri disturbi, in particolar modo:
- Tracheite da reflusso gastroesofageo, quando cioè i succhi gastrici entrando in contatto con la parete dell’esofago, causano bruciore e rigurgito acido;
- Ernia iatale, la situazione in cui una porzione dello stomaco, anche piccola, risale sopra il diaframma, causando sintomi molto simili a quelli del reflusso gastroesofageo a cui si aggiungono spesso dolore toracico e tosse, senso di nodo in gola.
Che cosa causa la tracheite nei bambini
La tracheite è un’infiammazione della trachea causata principalmente da
Staphylococcus aureus e dagli
streptococchi beta-emolitici di gruppo A. Gli stafilococchi sono normalmente presenti sulla pelle; ne sono noti 30 tipi diversi e solitamente non causano problemi in persone sane.
Staphylococcus aureus invece è fra quelli che può diventare patogeno per l’uomo ed è piuttosto comune infettarsi nel corso della vita. È un batterio Gram-positivo che oltre ai problemi all’apparato respiratorio può provocare
infezioni cutanee, alle
valvole cardiache e
infezioni ossee. Esiste anche uno
stafilococco meticillino-resistente, cioè uno stafilococco che ha sviluppato una resistenza nei confronti di diversi antibiotici in uso. Si tratta per lo più di infezioni che si contraggono soprattutto in ospedale a seguito di procedure invasive come interventi chirurgici.
Contagiarsi è semplice: gli Stafilococchi si diffondono tramite il contatto diretto con un individuo infetto (per esempio tramite una ferita aperta o non disinfettata), oppure usando un oggetto contaminato. Più raramente inalando goccioline infette dopo che la persona ha tossito o starnutito. È comunque importante
lavarsi le mani il più possibile, disinfettare eventuali ferite e fare attenzione a non avvicinarsi troppo a persone con forte
tosse o che stanno
starnutendo.
Talvolta la tracheite può anche avere origine virale e i responsabili sono quasi sempre i Rinovirus, che provocano il noto
raffreddore, ma anche i virus dell'influenza A e B, gli ormai noti coronavirus, e molto più di rado
Mycoplsma pneumoniae,
Chlamydia pneumoniae, o
Bordetella pertussis.
La tracheite può colpire anche gli
animali, in particolare il cane, ma è rarissimo che la tracheite nel cane si trasmetta all’uomo; può capitare in soggetti gravemente comrpomessi dal punto di vista immunitario.
Come riconoscere il mal di gola da aria condizionata
Una condizione che favorisce le infezioni delle vie aeree sono gli sbalzi di temperatura e in particolare l’utilizzo di
aria condizionata. I nostri organi hanno bisogno per funzionare correttamente di aria sufficientemente umidificata, mentre i condizionatori tendono a togliere umidità all’aria, abbassandone la temperatura. Dal momento che l'aria deve percorrere la trachea per raggiungere i polmoni, se l’aria è troppo secca come lo è l’aria condizionata, le mucose di trachea, ma anche di laringe e faringe, si irritano, rendendosi più vulnerabili all’attacco di patogeni presenti naturalmente nell’aria che respiriamo.
Come riconoscere i sintomi della tracheite e tempi di guarigione
L’infezione da parte dello S. Aureus colpisce soprattutto i bambini e provoca inizialmente:
- Tosse;
- Difficoltà respiratorie (dispnea);
- Febbre alta;
- Stridore, cioè un suono ansimante mentre si inspira;
- Secrezioni purulente in gola.
L’esordio della malattia avviene quasi sempre con
stridore,
febbre alta e
tosse, dopo 2-3 giorni possono subentrare delle difficoltà respiratore e uno stridore più insistente. La tracheite acuta ha tempi di guarigione brevi: si risolve poi se trattata nel giro di un paio di settimane al massimo.
Quando i sintomi resistono alle cure e permangono nel tempo, si parla di
tracheite cronica. Nelle sue forme croniche l’esordio è più graduale e con sintomi lievi ma può durare anche più a lungo e presentare sintomi più importanti come
peso sullo sterno. Con il tempo la tracheite cronicizzata potrebbe evolvere in
tracheobronchite o in patologie a carico dei bronchi.
Come si cura la tracheite
Dal momento che a causare la tracheite è un batterio, la cura avviene tramite
antibiotico, previa diagnosi per accertarsi che si tratti effettivamente di tracheite batterica. La diagnosi si basa sulla
laringoscopia diretta e sulla
diagnostica per immagini.
I farmaci scelti sono gli antibiotici efficaci contro
S. aureus e le altre specie di
streptococchi, incluso lo
S. aureus meticillino resistente e le altre specie streptococciche. Gli antibiotici più efficaci sono per esempio la vancomicina EV e il ceftriaxone EV.
È importante che gli antibiotici vengano prescritti dal medico (vanno evitati in questi casi pericolosi fai da te che potrebbero aggravare la situazione specie nel bambino richiedendo l’ospedalizzazione per difficoltà respiratorie) e che venga portata a termine come indicato dal medico, senza interromperla prima se ci sembra che la terapia abbia già fatto effetto.
Chiaramente se la tracheite non è di origine batterica ma virale non vanno usati gli antibiotici (che servono solo per combattere i batteri). La scelta terapeutica in questi casi è sintomatica e consta di
antinfiammatori e antidolorifici come aspirina,
ibuprofene e
paracetamolo. Solitamente la modalità di assunzione dei farmaci è in sciroppo, specie per calmare la tosse e soprattutto tramite
areosol per decongestionare le mucose della trachea.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Domande e risposte
Come si può curare la tracheite?
Dal momento che a causare la tracheite è un batterio, la cura avviene tramite antibiotico, previa diagnosi per accertarsi che si tratti effettivamente di tracheite batterica. La diagnosi si basa sulla laringoscopia diretta e sulla diagnostica per immagini.
Quale antibiotico è buono per la tracheite?
I farmaci scelti sono gli antibiotici efficaci contro S. aureus e le altre specie di streptococchi, incluso lo S. aureus meticillino resistente e le altre specie streptococciche. Gli antibiotici più efficaci sono per esempio la vancomicina EV e il ceftriaxone EV.
È importante che gli antibiotici vengano prescritti dal medico (vanno evitati in questi casi pericolosi fai da te che potrebbero aggravare la situazione specie nel bambino richiedendo l’ospedalizzazione per difficoltà respiratorie) e che venga portata a termine come indicato dal medico, senza interromperla prima se ci sembra che la terapia abbia già fatto effetto.
Perché viene la tracheite?
La tracheite è un’infiammazione della trachea causata principalmente da Staphylococcus aureus e dagli streptococchi beta-emolitici di gruppo A. Talvolta la tracheite può anche avere origine virale e i responsabili sono quasi sempre i Rinovirus, che provocano il noto raffreddore, ma anche ivirus dell'influenza A e B, gli ormai noti coronavirus,e molto più di rado Mycoplsma pneumoniae, Chlamydia pneumoniae, o Bordetella pertussis.
Quanto tempo dura la tracheite?
L’esordio della malattia avviene quasi sempre con stridore e febbre alta, a cui si associa tosse, e se non trattata dopo 2-3 giorni possono subentrare delle difficoltà respiratore e uno stridore più insistente. La tracheite acuta si risolve poi se trattata, nel giro di un paio di settimane al massimo. Quando i sintomi resistono alle cure e permangono nel tempo, si parla di tracheite cronica. Nelle sue forme croniche l’esordio è più graduale e con sintomi lievi ma può durare anche più a lungo e presentare sintomi più importanti come peso sullo sterno e con il tempo potrebbe evolvere in tracheobronchite o patologie a carico dei bronchi.