Tosse nei bambini e adulti: cause, rimedi, consigli

Tosse nei bambini e adulti: cause, rimedi, consigli

Indice

Cos'è la tosse e perchè viene

La tosse è un meccanismo di difesa del corpo che consente di espellere dalle vie aeree sostanze ostruenti o irritanti come muco, polveri e patogeni. Si tratta di un meccanismo spontaneo, in cui si espelle l’aria dai polmoni in modo molto veloce. Si può classificare come:

  • Tosse grassa o tosse secca. È grassa o produttiva quella che comporta fuoriuscita di muco o catarro; è secca quella in cui il muco non è presente;
  • Tosse acuta o cronica. È acuta se dura meno di 3 settimane, cronica se dura di più.

La tosse può essere il sintomo di decine di condizioni diverse. In genere si deve a un’infezione virale e risulta lieve, scomparendo da sola entro 3-4 settimane. In altri casi, può derivare da patologie più gravi ed essere così intensa da irritare le vie respiratorie stimolando ulteriore tosse, disturbare il sonno, dare mal di testa e confusione, portare a vomitare o persino rompere le costole. In ogni caso, per poterla curare è importante sapere cosa la provochi.

Cause della tosse

In Italia, la tosse è il terzo sintomo più frequente che spinge le persone ad andare dal medico di base. A provocarla possono essere oltre 100 disturbi.
In genere, la tosse si manifesta in seguito all’infiammazione delle vie aeree, sia superiori sia inferiori:

  • Riniti: infiammazioni della mucosa del naso che possono essere dovute a infezioni, allergie (rinite allergica) o inalazione di sostanze irritanti;
  • Sinusiti: infiammazioni dei seni paranasali, cavità che si trovano dietro e intorno al naso. Generalmente sono dovute a infezioni;
  • Laringiti (infiammazione della laringe), spesso caratterizzate dalla cosiddetta tosse abbaiante, in cui si emettono suoni simili all’abbaiare dei cani e si fatica a respirare; 
  • Faringiti (infiammazione della faringe), spesso dovute alla malattia da reflusso gastroesofageo, che irrita le vie aeree e digestive;
  • Condizioni che coinvolgono i polmoni quali tracheiti, bronchiti, bronchioliti e polmoniti.


Tosse acuta: cause frequenti

  • Il comune raffreddore (provocato da infezioni virali, ad esempio dai rhinovirus) è responsabile di più di 8 casi su 10 di tosse acuta;
  • Influenza (dovuta ai virus dell’influenza);
  • Inalazione di sostanze irritanti come fumo, trucioli di legno, polvere, detergenti, alcune specie di funghi microscopici;
  • Infezioni ai polmoni;
  • Pertosse (anche detta tosse asinina, canina o abbaiante a causa dei suoni inspirati che fa produrre tossendo).


Tosse cronica: cause frequenti

A volte la tosse non passa, perché deriva da disturbi che non si risolvono in breve tempo o che richiedono specifici trattamenti per poter scomparire. I più tipici sono:

  • Allergie. Le sostanze che più frequentemente provocano la tosse allergica sono i pollini, gli acari della polvere, particolari proteine presenti nella forfora degli animali (non è il loro pelo a causare le allergie) e alcune spore di funghi;
  • Gocciolamento retronasale o scolo retronasale (o post-nasal drip), una condizione in cui si produce più muco del normale;
  • Asma bronchiale (soprattutto nei bambini);
  • Reflusso gastroesofageo. La tosse da reflusso può dare sintomi come bruciore alla gola, raucedine, nausea e alito cattivo, ma si presenta in modi diversi in base alla persona.

 

Tosse: cause meno frequenti

  • Tosse nervosa, di origine psicologica (es. stress), che risulta assente durante il sonno;
  • COVID-19;
  • Bronchiti croniche (come la broncopneumopatia cronica ostruttiva, tipica del fumatore);
  • Bronchiectasie (dilatazioni anomale dei bronchi dovute a ostruzione);
  • Tubercolosi (infezione sostenuta da micobatteri);
  • Pneumotorace (presenza di aria nello spazio fra polmoni e torace);
  • Fibrosi cistica;
  • Enfisema polmonare;
  • Embolia polmonare (ostruzione di un’arteria polmonare);
  • Sarcoidosi (patologia infiammatoria che coinvolge diversi organi);
  • Alcuni disturbi al cuore, come l’insufficienza cardiaca;
  • Disturbi neuromuscolari che limitano la possibilità di controllare i muscoli del collo e della respirazione; 
  • Alcuni farmaci, ad esempio gli ACE inibitori (captopril, enalapril) usati per curare l’ipertensione;
  • Alcuni tumori, benigni o maligni (tumori della tiroide o del polmone);
  • Meccanismi psicologici che si auto-rinforzano, dovuti alla percezione corporea dello stress e delle tensioni psicologiche (tosse nervosa).

Tosse secca e grassa: rimedi

Spesso non è necessario trattare la tosse, soprattutto quando è lieve e di breve durata: è probabile che si tratti di un’infezione virale, che si risolve da sé nel giro di poche settimane. Tuttavia, anche la tosse più innocua può risultare molto fastidiosa, come la cosiddetta tosse stizzosa, che provoca un pizzicore in gola che stimola altri colpi di tosse. Per risolvere il problema, è necessario agire alla radice, ad esempio guarendo l’infezione o rimuovendo gli agenti irritanti; tuttavia, è possibile alleviare la tosse e i sintomi associati  con alcuni rimedi. Negli adulti si consigliano:
  • Evitare elementi irritanti che scatenano la tosse, come fumo, sostanze inquinanti o allergizzanti;
  • Bere molti liquidi: aiuta a reintegrare i liquidi persi con il muco e aiuta a rendere più fluido il catarro per liberarsene in caso di tosse grassa;
  • Umidificare gli ambienti: la secchezza favorisce l’irritazione delle vie respiratorie, peggiorando la tosse. Inoltre, usare di umidificatori o appoggiare salviette umide sui termosifoni aiuta a produrre muco da espettorare quando si ha tosse grassa;
  • Riposare;
  • Stare a casa il più possibile ed evitare contatti con altre persone per non contagiarle in caso si abbia un’infezione;
  • Con temperature rigide è bene coprire naso e gola;
  • In caso di dolore, si possono assumere antidolorifici leggeri come paracetamolo e ibuprofene (sempre dietro consiglio medico e adeguatamente rispetto all’età della persona);
  • Si consiglia di abbassare la febbre solo se alta, perché aiuta l’organismo a combattere l’infezione;
  • Rimedi “della nonna” per tosse secca e grassa sono le bevande calde come latte e miele, zenzero e limone e miele, brodo e tè, che possono aiutare ad alleviare il sintomo. Attenzione: il miele non è adatto ai bambini sotto l’anno di età, poiché può contenere tossine botuliniche in una quantità innocua per un adulto ma pericolosa per un neonato, poiché possono provocare botulismo infantile;
  • Se la tosse è grassa si consiglia di dormire a pancia in giù per evitare che il catarro si accumuli in prossimità della laringe, creando il colpo di tosse che disturba il sonno;
  • Quando la tosse è associata a congestione nasale sono di aiuto i lavaggi all’interno del naso e i suffumigi atti a rimuovere il muco. In questo caso è sufficiente la soluzione fisiologica o acqua salata;
  • Sciroppi, spray e compresse contenenti decongestionanti, antitussivi, mucolitici, antistaminici e antifebbrili possono essere d’aiuto nel tenere a bada i sintomi, ma non aiutano a guarire dalla tosse. È quindi bene prestare attenzione ad avvertenze e controindicazioni prima di utilizzarli. Attenzione: i decongestionanti sotto i 12 anni d’età possono essere pericolosi. 

Sono controindicati:

  • Quasi sempre, gli antibiotici, perché sono efficaci soltanto contro i batteri, mentre nella maggior parte dei casi la tosse è provocata da virus, quindi risulterebbero inutili. Inoltre, l’uso immotivato ed eccessivo di antibiotici alimenta il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, ovvero la capacità dei batteri di sopravvivere a questi farmaci;
  • Troppi farmaci. I rimedi per la tosse che si trovano in farmacia possono contenere anche più principi attivi diversi, per cui si corre il rischio di assumerne in quantità troppo elevate;
  • I sedativi sono controindicati perché possono rendere la tosse incapace di svolgere la sua funzione di “pulizia”. Il loro uso deve in ogni caso essere preso solo dietro prescrizione medica;
  • La vitamina C in alte dosi. Assumere vitamina C quando si sta male non aiuta a curare la tosse, ma in dosi eccessive può dare problemi causando tossicità. Invece, una dose adeguata di vitamina C ogni giorno aiuta a prevenire infezioni, tumori e altri disturbi.

Quando andare dal medico

Si dovrebbe consultare un medico quando la tosse:

  • Dura da oltre 3 settimane (tosse persistente o cronica);
  • È particolarmente grave o sta peggiorando;
  • Fa espellere del catarro verde-giallognolo;
  • Si associa a svenimento;
  • Disturba il sonno per giorni;
  • Si nota gonfiore alle caviglie;
  • Particolare urgenza va posta quando la tosse si accompagna a sintomi allarmanti come:
    • Strozzamento,
    • Vomito,
    • Dolore al petto,
    • Difficoltà respiratorie o a ingoiare,
    • Presenza di sangue nel catarro,
    • Una perdita di peso inspiegabile, 
    • Cambiamento permanente nella voce o rigonfiamenti del collo.

Il medico raccoglierà l’anamnesi (storia clinica, dei sintomi e farmaci presi) e visiterà la persona per individuare le cause della tosse, da quelle organiche a quelle psicologiche. Consiglierà sedativi e antibiotici solo se necessari.

Se il medico di famiglia non è sicuro di cosa stia causando la tosse, si può fare riferimento a uno specialista per una valutazione. Potranno essere necessari alcuni test, come ad esempio una radiografia del torace, prove allergiche, i test di respirazione o l’analisi di un campione di catarro per verificare la presenza di infezione.

Tosse in gravidanza

Durante la gravidanza, il sistema immunitario cambia, diventando più suscettibile ad alcune infezioni. Ma affrontare le malattie può essere più difficile, perché la maggior parte dei farmaci può attraversare la placenta, raggiungendo il bambino e alcune medicine possono essere dannose per i feti. Quindi, si raccomanda sempre di chiedere il parere del medico prima di iniziare, cambiare o interrompere l'assunzione di farmaci. Inoltre, è raccomandato vaccinarsi per dTpa (vaccino antidifterite-tetano-pertosse), influenza e COVID-19, per proteggere sé e il bambino. Sono da evitare solo i vaccini contenenti virus vivi attenuati (indeboliti, affinché possano “risvegliare” il sistema immunitario in modo lieve rispetto all’infezione reale).

Se capita di presentare tosse nel corso della gravidanza, sono sicuramente di aiuto molta idratazione, il riposo e rimedi per la tosse come latte e miele caldi. Anche inalazione di vapore e aerosol con fisiologica possono essere efficaci. Sono da evitare fenilefrina cloridrato, pseudoefedrina, guaifenesina e altri medicinali (è bene leggere sempre il foglietto illustrativo). Altri farmaci che aiutano ad alleviare il sintomo della tosse, come il paracetamolo per contrastare i dolori, possono essere assunti dietro consiglio medico.

La tosse nei bambini

Nel bambino la tosse è molto frequente perché le difese immunitarie sono ancora immature e perché i bambini si trovano spesso a contatto con i coetanei, correndo un rischio elevato di trasmettersi l’un l’altro molte infezioni. 

La tosse nei bambini è spesso diversa da quella degli adulti, manifestandosi per cause tipiche, ma anche per condizioni meno diffuse tra gli adulti: 

  • Infezioni comuni come raffreddori e influenze;
  • Allergie;
  • Asma bronchiale; 
  • Ingestione di corpi estranei (da sospettarsi quando la tosse è forte e improvvisa);
  • Reflusso gastroesofageo (spesso presente nei lattanti, indicata dalla presenza di tosse secca o grassa che peggiora da sdraiati);
  • Bronchiectasia;
  • Virus Respiratorio Sinciziale (VRS);
  • La bronchiolite: infezione dei bronchi di minor calibro dovuta a un virus autolimitante (nella maggior parte dei casi l’agente responsabile è il virus respiratorio-sinciziale);
  • Il croup: infiammazione delle vie aeree che può essere scatenata da infezioni e porta a edema (gonfiore dovuto ad accumulo di liquido nei tessuti) della laringe con difficoltà nella respirazione;
  • La pertosse (o tosse canina): infezione delle vie respiratorie causata dal batterio Bordetella pertussis e caratterizzata da una tosse violenta che finisce con il tipico urlo inspiratorio quando il bambino inspira (non sono rari uno o più conati di vomito associati);
  • La parapertosse, infezione provocata da Bordetella parapertussis simile alla pertosse ma più rara e lieve;
  • Raramente, la fibrosi cistica, malattia genetica che causa la produzione di un muco denso e difficile da espettorare.
In caso di tosse è bene rivolgersi al pediatra con urgenza quando:
  • La tosse è improvvisa ed è possibile che il piccolo abbia ingerito qualcosa; 
  • Il bambino sembra abbaiare o fischiare quando tossisce; 
  • C’è febbre per più di 3 o 4 giorni;
  • C’è sangue nell’espettorato;
  • La tosse dura da più di 3 settimane;
  • Nel bambino di meno di 6 mesi, nei casi in cui la tosse va oltre i 2 giorni, ha febbre, rifiuta di mangiare, bagna i pannolini meno del solito o respira rapidamente o con difficoltà;


Tosse nei bambini: rimedi

La tosse lieve nei bambini in genere si risolve da sola. Sono di aiuto: 

  • Lavaggi nasali con soluzione fisiologica;
  • Umidificare l’ambiente;
  • Per contrastare il riflesso a tossire, ottime le bevande calde ed emollienti, come il latte con miele (non prima dell’anno di età, poiché può causare botulismo infantile), ma soprattutto bere acqua per impedire che il catarro si addensi;
  • Succhiare caramelle, che possono aiutare a produrre saliva che calma l'irritazione alla gola (si consiglia però di evitarle al di sotto dei 6 anni, per il contenuto di zuccheri e soprattutto per il possibile rischio di soffocamento).
Da limitare o evitare, invece:
  • Antibiotici, a meno che il medico non abbia individuato i batteri come causa del disturbo;
  • Attenzione alle quantità di sciroppo e medicine per la tosse, soprattutto sotto i 2 anni, in cui i sovradosaggi possono risultare fatali. Si consiglia di evitarli fino ai 12 anni, anche perché riducono solo i sintomi e non aiutano a guarire dalla malattia, preferendo invece solo antipiretici e antidolorifici quando necessario e dietro prescrizione medica; 
  • Evitare sedativi per la tosse nei bambini e decongestionanti sotto i 12 anni d’età; 
  • Spettoranti e mucolitici solo in casi particolari, su indicazione del pediatra;
  • Evitare ai bambini il fumo passivo.


RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Domande e risposte

Quando la tosse è preoccupante?

È importante consultare il medico quando la tosse è particolarmente grave o peggiora dopo 3 settimane, disturba il sonno da giorni o si associa a sintomi quali: svenimento, sangue nell’espettorato, gonfiore alle caviglie o nel collo, cambiamento permanente nella voce, strozzamento, difficoltà respiratorie o a ingoiare, dolore al petto, vomito o perdita di peso inspiegabile.
Nei bambini, occorre rivolgersi al medico quando la tosse persiste da oltre 3 settimane o c’è febbre da oltre 3 giorni. Bisogna prestare particolare urgenza se il bambino respira con difficoltà, se quando tossisce sembra abbaiare o nei bebè che hanno tosse da oltre 2 giorni.

Cosa si può fare per calmare la tosse?

Per guarire dalla tosse è consigliato riposarsi, stare a casa il più possibile ed evitare stimoli che portano a tossire, come fumo, allergeni come i pollini e secchezza. Si consiglia, quindi, di bere molto e umidificare gli ambienti. Le bevande calde, soprattutto contenenti miele (tranne che sotto l’anno di età) sono consigliate perché hanno effetto emolliente, calmando la tosse. Per ridurre la congestione nasale, sono consigliati i lavaggi nasali o i suffumigi con fisiologica. Attenzione ai dosaggi di decongestionanti, antitussivi, mucolitici, antistaminici, antipiretici, antidolorifici, sedativi e vitamina C; alcuni di questi, soprattutto nei bambini sotto i 12 anni d’età, possono essere dannosi o pericolosi: è sempre meglio rivolgersi a un medico prima di assumerli. Sedativi e antibiotici sono quasi sempre sconsigliati dai medici.

A cosa può essere dovuta la tosse?

La tosse può essere dovuta a oltre 100 disturbi. I più comuni sono infezioni di origine virale (soprattutto raffreddore e influenza), allergie, inalazione di sostanze irritanti (come il fumo), scolo retronasale, asma,malattia da reflusso gastroesofageo, infezioni ai polmoni. Altre cause includono fibrosi cistica, pertosse, stress (tosse nervosa), COVID-19, problemi ai polmoni diversi da infiammazioni (come dilatazioni anomale dei bronchi), alcuni farmaci, certi tipi di tumore (benigni o maligni), insufficienza cardiaca.

Come si presenta la tosse da coronavirus?

Tendenzialmente, la tosse da COVID-19 è secca e persistente; in genere si accompagna a respiro corto, febbre, perdita di gusto e olfatto, sintomi gastrointestinali e dolori muscolari.

Come si capisce se la tosse è bronchite?

La bronchite in genere causa sintomi comuni al tipico raffreddore, senza febbre, con dolore al torace e tosse secca o poco produttiva. Il muco prodotto può essere bianco o giallo-verde, indipendentemente dall’origine virale o batterica dell’infezione. Può provocare affanno.

Quando la tosse diventa polmonite?

La polmonite può essere molto diversa per sintomi e decorso in base all’origine dell'infiammazione (ad esempio, se è dovuta a un’infezione virale, fungina, batterica o parassitaria) e al tipo di persona colpita. In genere, le polmoniti comportano tosse, stanchezza, inappetenza, senso di malessere, febbre o brividi, difficoltà a respirare e dolore al torace. Possono dare anche nausea e diarrea, mentre gli anziani possono non presentare alcuni sintomi più comuni come la febbre.

Le informazioni presenti in Doveecomemicuro.it hanno scopo divulgativo e informativo. Non costituiscono in alcun modo un mezzo di autodiagnosi e automedicazione. Per qualsiasi dubbio sull'uso di un farmaco, rivolgersi al proprio medico.

La riproduzione o l’utilizzazione dei contenuti pubblicati su Doveecomemicuro.it è strettamente riservata. Il riutilizzo del materiale su riviste, giornali, radiodiffusione o generica messa a disposizione al pubblico viene concesso solo previa esplicita richiesta e autorizzazione obbligatoria.