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Cos'è il prurito
Si parla di prurito quando si ha la sensazione persistente e fastidiosa di grattarsi. Il prurito può essere localizzato o diffuso, andare e venire oppure rimanere costante; accompagnarsi a pustole o manifestazioni dermatologiche come papule o edema, oppure portare solamente rossore. Il prurito è un sintomo comune a diverse condizioni, dalle più banali, ad altre più gravi e pertanto può essere trattato come tale, per alleviare il fastidio al paziente. Al tempo stesso è bene, se il sintomo persiste o diventa ingestibile o doloroso, recarsi dal medico per capire se vi sono altri sintomi connessi e capirne l’origine per curare la patologia che dà luogo al prurito.
Cause del prurito
Da solo il prurito non può dirci di che cosa soffriamo. La manifestazione può essere originata da:
Negli ultimi mesi stiamo assistendo a numerose manifestazioni dermatologiche con prurito in pazienti guariti da
COVID-19.
Il prurito può essere dovuto ad alcuni
alimenti per i quali siamo
intolleranti fino a patologie interne non dermatologiche, come:
- Malattie renali;
- Malattie epatiche;
- Malattie infettive;
- Malattie neurologiche (una grossa fetta dei pazienti schizofrenici mostra lesioni per il troppo grattarsi, così come chi soffre di depressione o è in forte stress).
Chiaramente, in questi ultimi casi, la sintomatologia è più complessa e accanto al prurito il medico individuerà altri sintomi. Infine, anche alcuni farmaci possono provocare prurito.
Nella maggior parte dei casi, il leggero prurito alla pelle, sia localizzato che diffuso, è dovuto a irritazione da sudore, oppure, nei bambini, a dermatite atopica che richiede una terapia farmacologica e detergenti specifici, o ancora all’uso di detergenti troppo aggressivi o con pH non idoneo alla nostra pelle.
Il dermatologo potrà consigliarci il prodotto più adatto alla nostra pelle.
Cosa fare in caso di prurito
La
prima cosa da fare in caso di forte prurito che non scema nel giro di
qualche ora, o di prurito
ricorrente, è recarsi dal proprio
medico di medicina generale che a una prima visita complessiva potrà eventualmente – se lo ritiene necessario – inviarci dallo
specialista giusto. Il prurito
ricorrente, in particolare, va tenuto sotto controllo perché potrebbe essere un segnale di una
malattia sottostante da curare. Il
dermatologo, per esempio, potrà consigliare dei
farmaci – solitamente antistaminici o
cortisonici – per
alleviare il fastidio sul momento e poi, a seconda dell’origine del prurito, proporrà un
trattamento specifico.
Se la causa del prurito è una
puntura di zanzara, di pappatacio, o addirittura di vespa o
ape, è bene applicare
acqua fredda o ghiaccio sull’arrossamento per almeno
10 minuti e sforzarsi di
non grattarsi per evitare infezioni. Solitamente, nei soggetti non allergici, dopo
pochi minuti il prurito intenso se ne va, anche se il
rossore può permanere per
qualche giorno.
Nei soggetti
allergici, invece, al prurito possono affiancarsi altri
sintomi più gravi, come difficoltà respiratorie o nausea, che vanno subito trattate in
pronto soccorso se c’è rischio di
shock anafilattico.
Quando chiamare il 118
Ci sono dei casi in cui il prurito si manifesta in
maniera rapidissima e impossibile da gestire per
intensità del prurito, gonfiore e arrossamento delle parti interessate. È il caso, per esempio, di alcune
allergie da contatto (per esempio al nichel) oppure
alimentari, o di episodi di forte orticaria o addirittura di
shock anafilattico. Nel caso si verifichino situazioni come queste, laddove il prurito sia accompagnato da
rossori intensi e
gonfiore, dolore o da altri sintomi di malessere (nausea, mancamento, difficoltà respiratorie) è bene
chiamare subito il 118 o recarsi al pronto soccorso più vicino per iniziare una terapia il prima possibile.
Solitamente nel caso dell’
orticaria vengono somministrati
cortisonici e
antistaminici e il prurito nelle ore successive si attenua.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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