Indice
Domande e risposte
Cos’è l’oliguria
Con il termine oliguria si indica una condizione caratterizzata da
produzione di urina inferiore a 400 ml al giorno. Un individuo adulto normalmente produce dagli
800 ml ai 2 litri di urina al giorno, a seguito di un apporto di liquidi pari a circa 2 litri giornalieri.
L’oliguria è un sintomo tipico della
disidratazione ed è considerato un meccanismo di difesa per mantenere in equilibrio la percentuale di acqua nel corpo, anche quando l’organismo è sottoposto a forti perdite di liquidi, come in caso di
diarrea o emorragie.
L’oliguria può essere un
sintomo tipico di alcune malattie, come:
I
fattori di rischio per l’oliguria includono, tra gli altri:
- Età;
- Pregressa malattia renale;
- Uso di farmaci vasocostrittori o nefrotossici;
- Malattie croniche (come per esempio diabete, insufficienza cardiaca, malattie del fegato).
Cause dell’oliguria
Le cause dell’oliguria possono essere numerose e diverse, in particolare questo disturbo può avere origine pre-renale, renale o post-renale.
Se l’origine dell’oliguria è
pre-renale, la causa scatenante avviene prima che il processo di smaltimento arrivi ai reni. Le cause pre-renali includono:
- Basso volume del sangue, che può essere causato da forti perdite (emorragie) oppure da perdite di liquidi conseguenti a vomito o diarrea, per esempio;
- Patologie del cuore che impediscono il buon funzionamento della pompa cardiaca, come insufficienza cardiaca;
- Disturbi vascolari ai reni o altri, come trombosi o tromboembolia:
- Abuso di diuretici.
Se l’origine del disturbo è
renale, si tratta di qualcosa che accade nei reni. Tra le cause principali:
- Disturbi renali di vario genere, come glomerulonefrite, insufficienza renale acuta, vasculite, necrosi tubulare acuta;
- Danni ai reni causati da farmaci o da tossine.
Se l’origine del disturbo è
post-renale, si tratta di qualcosa che accade dopo che i liquidi da eliminare sono passati dai reni. Le cause post-renali si riferiscono a situazioni in cui la funzione di produzione dell’urina è intatta, ma è compromesso il meccanismo di espulsione dell’urina stessa. Ecco qualche esempio:
- Ostruzione del tratto urinario, come ostruzione degli ureteri o della parte finale della vescica, calcoli uretrali;
- Tumori della vescica o ipertrofia prostatica benigna;
- Ostruzioni del catetere, se presente.
Esiste poi una forma di oliguria cosiddetta
postoperatoria, che cioè è conseguente a interventi chirurgici. L’oliguria è una condizione molto diffusa nei pazienti ospedalizzati, proprio perché molto spesso collegata a diversi tipi di patologie.
Diagnosi dell’oliguria
Per poter effettuare una diagnosi precisa, il medico dovrà avere un colloquio con il paziente e indagare sulla sua storia clinica e il suo stato di salute, valutando in particolare modo la presenza di
eventuali patologie croniche, come diabete, malattie cardiache o autoimmuni, per esempio. Sarà importante anche esaminare la storia familiare del paziente e capire quali farmaci sta già assumendo.
Sintomi come la necessità di urinare senza riuscirci possono indicare la presenza di un’ostruzione alla fuoriuscita di urina, mentre l’assenza dello stimolo o la sete possono suggerire disidratazione.
Occorre quindi valutare lo
stadio di idratazione del soggetto, esaminare le condizioni della vescica e procedere poi eventualmente a esami di tipo strumentale o di laboratorio, come per esempio:
- Esami del sangue (per valutare la funzionalità renale);
- Esami delle urine (per valutare il peso specifico, la composizione e la concentrazione di sodio);
- Ecografia o TAC dei reni;
- Ecografia o TAC della vescica.
Oliguria: complicazioni
Nel caso di pazienti ospedalizzati, spesso l’oliguria è associata a insufficienza renale grave e in molti casi è una conseguenza di altre patologie. In queste situazioni la prognosi può essere negativa.
Eventuali complicazioni, che possono dipendere anche dalla durata e dalla gravità del disturbo, comprendono:
- Alterazioni della concentrazione di vari elettroliti (come sodio, potassio, magnesio e calcio);
- Disturbi neurologici, come sonnolenza e convulsioni;
- Disturbi cardiovascolari, come aritmie e ipertensione;
- Disturbi gastrointestinali, come nausea, gastrite, occlusione intestinale;
- Disturbi respiratori;
- Disturbi muscoloscheletrici, come grande debolezza;
- Disturbi ematologici, come anemia ed emolisi.
Terapia e prevenzione dell’oliguria
Il trattamento dell’oliguria dipende dal tipo di
causa.
Se viene emessa una scarsa quantità di urina perché esiste qualche sorta di blocco, ad esempio nel tratto urinario o nel catetere (se presente), il medico si occuperà di risolvere questo blocco.
Se invece la causa è un’infezione, il medico somministrerà
antibiotici o farmaci antifungini.
Se l’oliguria è conseguente all’assunzione di qualche farmaco che ha causato danni ai reni, il medico sospenderà la somministrazione di questo farmaco e lo rimpiazzerà con uno che non sia tossico.
Se l’emissione di urina è bassa a causa di deidratazione conseguente a vomito o a diarrea, il medico cercherà di reidratare il paziente, somministrando fluidi da bere oppure intravena.
Gli individui che soffrono di insufficienza renale potrebbero avere bisogno di ricorrere alla
dialisi, per favorire un migliore funzionamento renale.
L’oliguria necessita di trattamento medico, a meno che sia conseguente a una semplice diminuita assunzione di liquidi, in questo caso sarà sufficiente bere più acqua o soluzioni idratanti che contengano elettroliti. Il medico potrà inoltre suggerire di seguire una dieta che contenga una specifica quantità di proteine e calorie giornaliera.
Oliguria nei bambini
La definizione di oliguria nei bambini dipende dalla
situazione clinica. Nel caso di un adulto, significa meno di 400 millilitri (mL) - 500 mL (circa due tazze) di urina nelle 24 ore. Per quanto riguarda i bambini e i neonati, i numeri dipendono dal
peso. Per un neonato, la produzione è inferiore a 1 mL/chilogrammo (kg)/ora, mentre l'oliguria nei bambini si riferisce a una produzione inferiore a 0,5 mL/kg/ora.
Le principali
cause di danno renale acuto oligurico nei bambini sono:
- Perdite gastrointestinali (GI) - ad esempio, vomito e diarrea.
- Perdite ematiche - ad esempio, emorragia.
- Perdite renali - ad esempio, diabete insipido, diabete mellito, diuretici e nefropatia da perdita di sale.
- Perdite cutanee - Ad esempio, ustioni.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Domande e risposte
Quanta urina si dovrebbe fare in 24 ore?
Durante una giornata, una persona adulta dovrebbe produrre un quantitativo di urina tra i 1000 e i 2000ml, valori che possono variare in base a differenze nella dieta e nelle condizioni ambientali.
Cosa succede se si smette di urinare?
Una ostruzione delle vie urinarie blocca il flusso di pipì nel tratto urinario (reni, ureteri, vescica e uretra). Questo blocco, che può essere completo o parziale, può causare danno renale, calcoli renali e infezioni.
Quanta urina può contenere la vescica?
Mediamente la vescica di un adulto può contenere circa 300-400 millilitri di urina e la sua forma e grandezza possono variare in base alla quantità di urina contenuta.
In collaborazione con
Prima di conseguire la Laurea in Filosofia all’Università degli Studi di Milano, ho vissuto alcuni anni negli Stati Uniti, dove ho seguito corsi di Lingua inglese, English writing, History of Science and Literature alla Boston University. Sempre negli Stati Uniti ho conseguito un Master in Education and Counseling presso la Concordia University of Wisconsin. Ho conseguito il Toefl, il Tefl e il Cambridge Certificate of Proficiency.
Giornalista professionista iscritta all’Albo dal 1998, ho esperienza pluriennale nella comunicazione in area medico/farmacologica, maturata presso l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano (dove per 18 anni mi sono occupata dell’ufficio stampa e della comunicazione, sotto la guida di Silvio Garattini). Ho collaborato con il Centro Cochrane Italiano per la comunicazione e ufficio stampa. Come giornalista freelance ho collaborato con l’agenzia di giornalismo scientifico Zadig (Milano) e con vari quotidiani e riviste, principalmente nel settore medico-scientifico: Ricerca Roche; Quark; La macchina del tempo; RDT info - rivista di scienza e ricerca dell’Unione Europea (articoli scritti in lingua inglese); Reuters Health agenzia giornalistica (articoli scritti in lingua inglese); Il Sole 24 Ore; La Provincia di Como. Ho tradotto dall’inglese alcuni saggi a carattere medico/scientifico per Arnoldo Mondadori Editore.
Nell’ambito della comunicazione medico scientifica mi occupo di: ufficio stampa, gestione dei social media, editing, preparazione di contenuti (in italiano e in inglese) per siti internet, brochure, newsletter aziendali, rapporti annuali di attività. Come medical writer preparo testi per ECM/FAD, manuali di prodotto per il farmaco, traduzioni medico-scientifiche (EN/IT IT/EN). Collaboro con la redazione di Doveecomemicuro.it per la preparazione di testi e con varie agenzie di comunicazione per l’area Healthcare (Prex, Digital Solutions, Mediatyche). Dal 2020 insegno corsi di Inglese medico-scientifico.presso la Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli di Milano.