Indice
Introduzione
Le cause che possono determinare un arrossamento oculare - il cui termine medico è
iperemia - sia negli adulti che nei bambini sono svariate, prevalentemente non gravi e, anzi, episodiche. Gli occhi arrossati dipendono dalla sclera, quando i vasi sanguigni irrorano in eccesso la congiuntiva, la membrana della parte anteriore del
bulbo oculare.
Si può distinguere un arrossamento dell’occhio di tipo
transitorio, che dura un paio di giorni, e che generalmente non ha conseguenze rilevanti, da un l’arrossamento persistente o ricorrente. In quest’ultimo caso è bene
consultare subito un oculista. Il caso più frequente è l’eccessiva
stanchezza degli occhi, per esempio dopo una giornata passata davanti al pc.
Occhi che prudono, gonfi, che lacrimano, magari al risveglio, con secrezione, anche nei bambini.
L’arrossamento può essere dovuto a infezioni virali o batteriche, a lesioni o traumi, ad
allergie per esempio alla polvere, al cane o al gatto, a una pressione oculare alta, a
problemi al fegato (anche se in questo caso è più comune che gli occhi diventino gialli, non rossi), all’uso prolungato di
lenti a contatto o a irritazioni che possono colpire le diverse strutture oculari. La causa più comune di arrossamenti agli occhi è la
congiuntivite, un problema che può avere cause batteriche, virali, allergiche o irritative. La congiuntivite solitamente non richiede trattamento medico, ma a volte si combatte con
colliri antibatterici o farmaci antiallergici che solo il medico può prescrivere.
Le infiammazioni dell’occhio: sintomi e cause
- Congiuntivite. L’infiammazione della congiuntiva, la pellicola trasparente che riveste la sclera oculare e la parte interna della palpebra, può verificarsi per diversi motivi.
- Se all’origine c’è un’infezione virale come un raffreddore, il caso più comune, l’occhio appare gonfio, arrossato e lacrimante, il muco sieroso prodotto dalle ghiandole lacrimali può essere abbondante ma di colore chiaro, la sensibilità alla luce è blandamente presente così come il prurito e la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio.
- In caso di congiuntivite batterica, più seria, i sintomi includono vista offuscata e produzione di cispe giallastre, molto appiccicose.
- Infine vi è un terzo tipo di congiuntivite che non è determinata da un agente infettivo ma dai nostri anticorpi: la congiuntivite allergica. L’allergene che innesca il processo infiammatorio può essere il polline di una pianta, ed è il tipico caso delle congiuntiviti di primavera, ma anche gli acari della polvere o i peli degli animali, nonché i cosmetici;
- Cheratite e uveite. Sono infezioni più gravi rispetto alla congiuntivite, ma spesso rappresentano una complicanza di questa. Nel caso della cheratite ad infiammarsi è la cornea, con sintomi quali forte fotofobia, dolore, visione offuscata, copiosa lacrimazione. L’uveite è, come si evince, l’infiammazione dell’uvea, una membrana riccamente vascolarizzata che si trova tra la sclera e la retina, di cui fa parte anche l’iride. Un’infiammazione di questa zona oculare produce, oltre a iperemia, forte dolore, abbondante lacrimazione e visione sfocata;
- Blefarite. È l’infiammazione del margine palpebrale che oltre all’iperemia si segnala per provocare bruciore, gonfiore e prurito, oltre a formazione di crosticine lungo il margine ciliare;
- Herpes oculare. A produrre l’infiammazione è lo stesso virus che causa la “febbre” del labbro, l’Herpes simplex, ma in questo caso l’infezione colpisce l’occhio, in qualunque zona, incluse cornea e iride, in modo più o meno superficiale. I sintomi sono simili a quelli della congiuntivite virale, con forte lacrimazione, visione appannata, dolore, fotofobia e naturalmente arrossamento diffuso;
- Orzaiolo e Calazio. L’orzaiolo (collegato a un’infezione batterica) è la degenerazione con formazione di pus delle ghiandole associate ad un follicolo pilifero ciliare che provoca dolore alla palpebra, arrossamento e rigonfiamento. In generale l'orzaiolo è dovuto a infezioni causate da batteri della famiglia degli stafilococchi. Il calazio è invece una cisti (o lipogranuloma) formatasi a causa di una infiammazione cronica delle ghiandole che producono la componente lipidica delle lacrime, dette ghiandole del Meibomio;
- Pressione oculare alta. Può essere una conseguenza della pressione arteriosa, anch’essa elevata (ipertensione), di eccessivo stress, o del diabete. Non ci sono altri sintomi, oltre al rossore, ma è importante diagnosticarla con una visita specialistica, per permettere all’occhio di mantenere una vista sana ed evitare alterazioni del nervo ottico potenzialmente pericolose.
Dolore forte agli occhi: l’ulcera corneale
Se il dolore è molto forte, unito a indolenzimento dell’occhio e riduzione della vista, potrebbe trattarsi di una
ferita aperta sulla cornea, detta ulcera. In tal caso potrebbe vedersi una piccola macchia bianca sulla cornea. Di solito l’ulcera corneale è provocata da un trauma all’occhio, dall’uso delle
lenti a contatto, da
problemi alle palpebre o da un
herpes labiale. Quando si sviluppa si associata frequentemente a infezioni batteriche o, più raramente, a funghi o
virus.
I sintomi dell’ulcera corneale sono arrossamento, dolore, una
sensazione di corpo estraneo nell’occhio, sensibilità alla luce intensa e aumento della lacrimazione. Talvolta, le ulcere si sviluppano sull’intera superficie corneale e possono penetrare in profondità. Il
pus può accumularsi dietro la cornea, talvolta formando uno strato bianco nella parte inferiore della cornea (detto
ipopion). Se si ha un dubbio è meglio consultare immediatamente il medico: tanto più profonda è l’ulcera, tanto più gravi sono le complicanze.
Consulta le strutture sanitarie che effettuano una Visita oculistica:
Occhi secchi: stanchezza o troppo pc
In molti casi il fastidio che sentiamo agli occhi potrebbe derivare solo dalla
poca lacrimazione, che può essere causata da
variazioni ormonali, da alcuni
farmaci, da stanchezza e da
troppe ore passate davanti allo schermo del pc. Quando il problema è agli inizi e ancora non si è identificata chiaramente la causa, si parla di
sindrome dell’occhio secco.
Alcune cause dell’occhio rosso e secco possono essere:
- Stanchezza o uso prolungato di lenti e occhiali;
- Mancanza di sonno;
- Occhi arrossati da esposizione ad agenti atmosferici: vento, freddo, sole;
- Contatto con acqua di mare o acqua clorata della piscina;
- Polveri sottili e smog atmosferico possono irritare gli occhi più sensibili;
- Trauma: un colpo, una caduta, una gomitata ecc. possono rompere qualche venuzza dell’occhio e provocare un arrossamento intenso tale da spaventare, ma in genere l’emorragia si riassorbe nel giro di una settimana. Meglio, però, recarsi dall’oculista per una valutazione;
- Disidratazione: bere troppo poco asciuga gli occhi che pertanto possono irritarsi e arrossarsi;
- Fumo, sia passivo che attivo;
- Contatto o esposizione ad agenti irritanti e tossici, anche chimici come prodotti per la pulizia della casa particolarmente aggressivi. In questo caso, se all’arrossamento si associa il bruciore e la forte lacrimazione, è indispensabile recarsi quanto prima al pronto soccorso;
- Passare troppo tempo davanti a uno schermo. Fissare lo schermo di un computer, o di un tablet, infine, accentua il disagio per colpa della continua necessità di messa a fuoco e per le sollecitazioni luminose intermittenti, soprattutto deleterie per chi lavora di sera, con le luci artificiali.
Sono sempre più colpiti anche bambini e adolescenti. Questo affaticamento depaupera l’occhio della sua principale arma di difesa: le lacrime e il film umido che lo riveste, rendendolo facile bersaglio di agenti infettivi.
In ogni caso, se l’occhio arrossato non passa in poco tempo o se si avverte anche dolore o altri sintomi, è sempre bene
andare da un medico.
Rimedi per gli occhi arrossati
Se il problema è la stanchezza, il sovraffaticamento della vista, oppure agenti atmosferici, basterà riposare e usare un
collirio rinfrescante (ad esempio alla camomilla) all’occorrenza, o di lacrime artificiali.
Si consiglia anche di
evitare le lenti a contatto per qualche giorno. Si possono alleviare i fastidi applicando ogni tanto delle compresse tiepide di
garza sterile imbevute di infuso alla camomilla, che ha un buon effetto decongestionante e lenitivo. Anche i
tamponi di ovatta freddi possono risultare efficaci per contrastare arrossamento e prurito.
In ogni caso se il fastidio o l’arrossamento persistono per più giorni, o si acuiscono in poco tempo è bene consultare subito il medico per una
cura farmacologica precisa: antibiotica, antivirale o antinfiammatoria, con pomate e colliri. Se si tratta di congiuntivite allergica, si prescrivono i colliri antistaminici che spengono la
reazione immunitaria.
Come prenderci cura degli occhi stanchi
Per evitare che la stanchezza si accumuli diventando un problema è utile seguire qualche accortezza durante la giornata:
- Alternare l’uso di lenti a contatto a quello degli occhiali;
- Quando si sta al computer, applicare la regola del 20-20: ogni 20 minuti si riposano gli occhi per 20 secondi;
- Uso di colliri lubrificanti;
- Sostituzione delle lenti mensili con quelle giornaliere usa e getta;
- Fare ginnastica oculare per rinforzare i muscoli dell’occhio e stimolare le ghiandole lacrimali. Un esempio: sbattere le palpebre almeno due volte ogni 10 secondi (contando mentalmente), per indurre la lubrificazione. Esercizio da ripetere più volte al giorno;
- Dotarsi di strumenti salva occhi come le maschere di colore da applicare al pc;
- Lavorare con una buona illuminazione che non faccia ombra ed evitare di scrivere o navigare al pc in una stanza buia ove lo schermo rappresenti l’unica fonte luminosa;
- Mangiare bene, che significa aumentare il consumo di cibi idratanti ricchi di antiossidanti salva occhi come frutta e verdura di colore rosso e arancione (ricche di vitamina A), e bere almeno 8 bicchieri al giorno d’acqua;
- Riposare il giusto e stare spesso all’aria aperta;
- Non fumare.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Domande e risposte
Cosa fare se si ha un occhio rosso?
Le cause che possono determinare un arrossamento oculare – il cui termine medico è iperemia - sia negli adulti che nei bambini sono svariate, prevalentemente non gravi e, anzi, episodiche. Gli occhi arrossati dipendono dalla sclera, quando i vasi sanguigni irrorano in eccesso la congiuntiva, la membrana della parte anteriore del bulbo oculare.
Si può distinguere un arrossamento dell’occhio di tipo transitorio, che dura un paio di giorni, e che generalmente non ha conseguenze rilevanti, da un l’arrossamento persistente o ricorrente. In quest’ultimo caso è bene consultare subito un oculista. Nel frattempo è bene riposare l’occhio, evitando lenti a contatto. Si possono alleviare i fastidi applicando ogni tanto delle compresse tiepide di garza sterile imbevute di infuso alla camomilla, che ha un buon effetto decongestionante e lenitivo. Anche i tamponi di ovatta freddi possono risultare efficaci per contrastare arrossamento e prurito.
Cosa si può fare per la secchezza oculare?
Se il problema è la stanchezza, il sovraffaticamento della vista, oppure agenti atmosferici, basterà riposare e usare un collirio rinfrescante (ad esempio alla camomilla) all’occorrenza, o di lacrime artificiali. Si consiglia anche di evitare le lenti a contatto per qualche giorno. Si possono alleviare i fastidi applicando ogni tanto delle compresse tiepide di garza sterile imbevute di infuso alla camomilla, che ha un buon effetto decongestionante e lenitivo. Anche i tamponi di ovatta freddi possono risultare efficaci per contrastare arrossamento e prurito. In ogni caso se il fastidio o l’arrossamento persistono per più giorni, o si acuiscono in poco tempo è bene consultare subito il medico per una cura farmacologica precisa.
Come capire se si hanno gli occhi secchi?
I sintomi più comuni sono sono bruciore, sensazione di corpo estraneo nell'occhio, fastidio alla troppa luce, difficoltà nell'apertura della palpebra al risveglio e, nei casi più gravi, dolore e annebbiamento visivo.
Cosa succede se ti fa male l'occhio?
Le ragioni del dolore all’occhio possono essere diverse: da un corpo estraneo entrato nell’occhio a infezioni. Il problema più comune è la congiuntivite, che può avere cause batteriche, virali, allergiche o irritative. Se il dolore è molto forte, unito a indolenzimento dell’occhio e riduzione della vista, potrebbe trattarsi di una ferita aperta sulla cornea, detta ulcera. In tal caso potrebbe vedersi una piccola macchia bianca sulla cornea.
In ogni caso se il dolore persiste più di un paio di giorni è bene recarsi dal medico.
In collaborazione con
Cristina Da Rold, giornalista freelance e consulente nell’ambito della comunicazione digitale. Si occupa di giornalismo sanitario data-driven principalmente su Infodata - Il Sole 24 Ore e Le Scienze. Lavora per la maggior parte su temi legati all’epidemiologia, con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 è consulente per la comunicazione social media per l’Ufficio italiano dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Collabora con alcune riviste mediche più specialistiche per Il Pensiero Scientifico Editore, con cui ha pubblicato nel 2015 il libro “Sotto controllo. La salute ai tempi dell’e-health”. Dal 2022 è docente di Social Media e Salute presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
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