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Domande e risposte
Dove si trova e a cosa serve il nervo sciatico
È il più lungo del corpo, ma del nervo sciatico (anche detto ischiatico) ci “accorgiamo” solo quando si infiamma, perché lo fa in modo tale da farci impazzire dal dolore. La sciatica, o
lombosciatalgia, è infatti descritta come una sofferenza acuta a bruciante. Ma prima di arrivare alle patologie che possono affliggere il nervo sciatico, proviamo a capire
dove si trova, e
a cosa serve.
Il nervo ischiatico parte dalla
regione lombare della schiena e bilateralmente, quindi in due rami, si dirige verso
caviglia e
piede attraversando l’
intera gamba e unendo in questo percorso ben
cinque radici nervose, ovvero gli ultimi due nervi spinali lombari, e i primi tre nervi sacrali spinali che si uniscono a livello del bacino. Pertanto, più che di nervo sciatico, dovremmo parlare di nervi sciatici, uno per gamba. Si tratta quindi di un
nervo robusto, largo (il più largo del plesso lombo-sacrale), che svolge il suo compito a beneficio di tutta la porzione posteriore della gamba, dalla coscia alla caviglia. Proviamo a seguirne il percorso sotto il profilo anatomico.
Il nervo sciatico si origina nel
tronco lombo-sacrale (quindi nella zona del bacino o sacro-iliaca), dove troviamo le sue
due prime radici nervose che si dipartono dalle ultime
due vertebre lombari (
L4 e L5). Da qui si addentra nella regione pelvica attraversando il
muscolo ischio-coccigeo, nella sua parte superiore (ecco spiegato perché chi soffre di sciatica può avvertire un forte dolore al gluteo e all’inguine). In quest’area il nervo sciatico si trova perfettamente inserito tra tre arterie:
- L’arteria pudenda interna (che si trova davanti al nervo sciatico)
- L’arteria glutea superiore (che si trova tra il tronco lombosacrale e la terza delle cinque terminazioni nervose dello sciatico)
- L’arteria glutea inferiore (che si trova tra la penultima e l’ultima radice nervosa dello sciatico)
Nel suo percorso discendente, il nervo sciatico (ricordiamoci che stiamo parlando di due nervi distinti e uguali, uno per arto), esce dalla cavità pelvica e si dirige verso il muscolo grande gluteo (ovvero nel voluminoso muscolo della natica), attraversando il grande forame ischiatico, ovvero il foro superiore che si apre nell’articolazione dell’anca.
A questo punto il nervo si verticalizza e discende dritto lungo la biforcazione della testa del femore (il primo e più lungo osso della gamba, che dall’anca arriva al ginocchio) fino alla
fossa poptilea, che si trova proprio nella parte retrostante del
ginocchio. Qui il nostro nervo si biforca nuovamente assumendo il nome di
nervo sciatico tibiale e di
nervo peroneo comune, i quali attraversano le parti posteriore, anteriore e laterale della gamba, nonché i piedi (dorso e pianta).
Che funzioni ricopre il nervo sciatico nella sua interezza? Come tutti i nervi, il suo ruolo primario è quello di costituire un “pezzo” del sistema nervoso dell’organismo, mettendo in contatto comunicativo il cervello con le parti periferiche del corpo. Attraverso le sue fibre viaggiano gli impulsi nervosi che svolgono compiti differenti, tra cui:
- Indurre il movimento (funzione motoria);
- Trasmettere le sensazioni (funzione sensoriale).
In generale, il sistema nervoso dell’organismo distingue i nervi proprio per le loro funzioni, e quindi avremo da un lato i nervi efferenti, che comunicano l’impulso motorio, e dall’altro i nervi afferenti, che comunicano l'input sensoriale e i riflessi. Il nervo sciatico include entrambe le tipologie, essendo un lungo, forte, robusto nervo misto. Pertanto, quando non vi sono problemi, il nervo sciatico ci permette di muovere le gambe e i piedi, di sentire tutte le possibili sensazioni che riguardano questi arti inferiori (piacevoli o sgradevoli che siano), e di avere risposte riflesse. Ma… attenzione, proprio per le sue caratteristiche anatomiche, e per la sua lunghezza, il nervo sciatico è soggetto a infiammazioni e lesioni che ci procurano dolore, sia diurno che notturno, disabilità funzionali, perdita di sensibilità e altro genere di anomalie.
Vediamo cosa accade quando il nervo sciatico si infiamma, e come capire dai sintomi che è proprio “lui” all’origine delle nostre sofferenze.
Nervo sciatico infiammato (sciatica): come riconoscere i sintomi
Ora che abbiamo capito com’è fatto, dove passa e quanto è lungo il nervo sciatico, possiamo anche capire come mai, quando si infiamma, il dolore sembra irradiarsi dalla zona lombare della schiena fino alla caviglia come una lunga striscia bruciante. La sciatica, o lombosciatalgia, è appunto quella
sindrome dolorosa che si innesca nel momento in cui il nervo sciatico è irritato (
vedremo nel prossimo paragrafo quali possono essere le cause) e che assume caratteristiche peculiari e spesso differenti da persona a persona anche nella gravità e acutezza. Vediamo
come riconoscere il dolore da sciatica, e gli altri sintomi collegati con questa condizione patologica.
Il
dolore da sciatica è per lo più monolaterale, soprattutto quando l’infiammazione è causata da compressione, perché l’irritazione del nervo si verifica solo da un lato. Quindi possiamo avere il
nervo sciatico sinistro infiammato, o il
nervo sciatico destro infiammato, ma (quasi) mai entrambi in contemporanea.
Il dolore da sciatica può essere:
continuo o
intermittente, e viene in genere descritto come bruciante, trafittivo, lancinante. Parte dalla natica, estendersi all’inguine e può irradiarsi lungo tutta la gamba nella parte posteriore.
Il
dolore della gamba (da sciatica) è in genere più forte di quello che si avverte a livello di schiena o bacino, e si intensifica verso il basso, raggiungendo il massimo dell’acutezza (nella maggior parte dei casi) tra parte retrostante del ginocchio e polpaccio.
Il dolore da sciatica tipicamente si esacerba da
seduti o sdraiati (dolore notturno), comunque a riposo o dopo un periodo di distensione.
Altri sintomi oltre al dolore, che possono essere ricollegati alla sciatica sono:
- Parestesie, formicolii e perdita di sensibilità che colpiscono localmente o diffusamente la parte retrostante della gamba e che possono estendersi al piede e alle dita;
- Indebolimento della gamba, dal polpaccio al piede con la sensazione di non riuscire a camminare correttamente, di non poter poggiare con sicurezza il peso del corpo dal lato della sciatica per una perdita di forza muscolare.
Sciatica: le cause dell’infiammazione del nervo sciatico e i fattori di rischio
La causa più comune di sciatalgia, o lombosciatalgia, ovvero di dolore al nervo sciatico, è la cosiddetta
sciatica, una sindrome provocata dall’infiammazione del nervo in questione. Come anticipato, difficilmente questa comune affezione si manifesta in entrambi i rami del nervo, ma è comune avere solo il nervo sciatico destro, o solo il nervo sciatico sinistro infiammato, con dolore e alterazioni funzionali da quel lato del corpo. Ma quali sono, appunto, queste condizioni? Quali sono le
più comuni cause di sciatica, e i
fattori di rischio da considerare?
La risposta è, naturalmente, multipla, diverse sono le possibili cause, ma va subito detto che quasi tutte conducono alla medesima condizione predisponente: la
compressione del nervo sciatico che a sua volta comporta
infiammazione delle terminazioni nervose coinvolte e perdita di sensibilità. Vediamone alcune:
- Ernia del disco: si tratta della discopatia più comune, determinata dallo schiacciamento del nucleo polposo e morbido che è racchiuso nel dischetto, il quale può persino fuoriuscire dalla struttura fibrosa di contenimento (chiamata anulus, perché di forma anulare) che separa le vertebre tra di loro e che ne assicura elasticità e flessibilità. Per ragioni quali difetti posturali, traumi, movimenti ripetitivi, sforzi “da carico” e infine artrosi, i dischi intervertebrali possono consumarsi o schiacciarsi da un lato, arrivando a comprimere le radici nervose relative a quell’area. Se, quindi, l’ernia interessa uno dei dischi della parte terminale della colonna, quindi le vertebre L4 e L5 da cui si origina il nervo sciatico, ecco che la compressione che ne deriva provoca la sindrome dolorosa e tutti i sintomi che abbiamo visto;
- Stenosi spinale lombare. Altra possibile e comune causa di sciatica è la stenosi della parte lombare della colonna, ovvero un restringimento del lume interno, che in genere si verifica nelle persone anziane. Come abbiamo visto, infatti, le radici nervose che vanno poi a formare il nervo sciatico, fuoriescono dal midollo spinale dell’articolazione lombosacrale per poi diramarsi e innestarsi in entrambi gli arti. Se osserviamo com’è fatta la colonna, e in particolare come sono impilate le vertebre nella zona lombare, noteremo in ciascun lato delle strutture ossee forate, dove passano le terminazioni nervose. Se questi forami si restringono, che è appunto ciò che accade in caso di stenosi, i nervi, in questo caso il nervo sciatico, subiscono una compressione, perché il passaggio risulta troppo stretto, ed ecco che subentra l’infiammazione, e il dolore;
- Spondilite anchilosante. Una lombalgia che non passa e che si accentua a riposo, cui segue l’infiammazione del nervo sciatico può essere spia di una malattia reumatica di origine autoimmune chiamata spondilite anchilosante. Si tratta di una delle tante forme con cui si può manifestare l’artrite psoriasica, e che in questo caso va a colpire la colonna nelle articolazione sacro-iliaca e del bacino. La spondilite anchilosante è una patologia infiammatoria cronica che comporta lo slittamento di una vertebra sull’altra e conseguente schiacciamento delle radici del nervo sciatico che si dipartono dall’area lombare. Anche questa tipologia di sciatica comporta dolore, spesso notturno, e a riposo, che va a coinvolgere tutta la gamba e che purtroppo ha la tendenza a recidivare;
- Spondilolistesi. Si tratta di una patologia che comporta il progressivo spostamento di una vertebra in avanti. Questo fenomeno interessa particolarmente le vertebre della porzione lombosacrale della colonna, ed è questa la ragione per cui tra i sintomi può manifestarsi la sciatica;
- Diabete, una malattia sistemica che purtroppo danneggia anche l’apparato nervoso;
- Trauma/incidente. Può verificarsi sia all’improvviso, come una caduta o un incidente che vada a causare un danno a livello di colonna, nella zona lombare, e che comporti appunto una irritazione del nervo sciatico. In caso di frattura, frammenti di osso possono lesionare o infiammare il nervo sciatico comportando il dolore e i sintomi già visti. Ma anche microtraumi ripetuti, come accade, ad esempio, a chi svolga lavori usuranti che comportino movimenti ripetitivi meccanici a carico della colonna e dell’articolazione del bacino. In tutti questi casi può effettivamente verificarsi una compressione continua del nervi sciatico con conseguente… sciatica!
- Sindrome piriforme. In questo caso all’origine della sciatica c’è l’infiammazione del muscolo piriforme, che ingrossandosi irrita e infiamma anche il nervo che ci passa attraverso. Il muscolo piriforme si trova nella parte bassa della colonna e funge da collegamento con il femore della coscia, permettendo pertanto all’articolazione dell’anca di ruotare;
- Tumori spinali. Non è una causa comune di sciatica, me è comunque una possibilità che va contemplata. Il tumore spinale può essere benigno o maligno, ma si tratta sempre per lo più di un accrescimento anomalo a carico di una o più vertebre. La massa tumorale può quindi comprimere il nervo sciatico provocando per lo più il classico dolore da sciatica, ma anche perdita di sensibilità e debolezza muscolare.
Dopo aver analizzato le cause più comuni di sciatica, veniamo ai
fattori di rischio che rendono più probabile soffrire di questa sindrome dolorosa. Naturalmente si tratta di pre-condizioni che favoriscono le cause di cui sopra, e che quindi potrebbero, in alcuni casi, essere rimosse.
- Farmaci (infiammazione chimica del nervo sciatico). Infiltrazioni di sostanze chimiche, come l’acido ialuronico usato proprio in caso di ernia del disco o altre discopatie, possono, in taluni casi, scatenare come reazione avversa l’infiammazione del nervo sciatico con conseguente sindrome dolorosa. Sembra che anche alcuni composti chimici naturalmente secreti dal corpo, in particolare fosfolipidi, possano, in soggetti sensibili, causare un attacco di sciatica;
- Difetti posturali. La sedentarietà e l’abitudine a stare seduti, con la schiena piegata nella stessa posizione per ore, costituisce un rischio per la salute della schiena e senza dubbio un fattore di rischio per la sciatica;
- Deviazioni della colonna, soprattutto la iperlordosi, accentuazione della curva lombare, sono ovviamente forti fattori di rischio per tutte le patologie della colonna, dall’ernia del disco alla sciatica;
- Gravidanza, in questo la compressione del nervo sciatico può risultare una conseguenza quasi inevitabile dell’ingrossamento uterino che va a premere sulle strutture della regione lombosacrale;
- Caratteristiche fisiche. Alcune caratteristiche somatiche possono favorire l’insorgenza della sciatica, tra cui obesità e altezza superiore alla media. Per gli uomini più l’essere alti più di 180 cm e per le donne più di 170 cm, sembrano aumentare la probabilità di soffrire di sciatica almeno una volta nella vita;
- Professione. Alcune mansioni professionali comportano rischi superiori di incorrere in problemi fisici tra cui la sciatica. Si tratta di lavori che prevedono movimenti ripetuti, sforzi a carico della parte bassa della colonna, o lavori sedentari statici. Le categorie in tal senso più a rischio sono: camionisti/e, operai/e macchinisti e addetti/e alla catena di montaggio, carpentieri/e. Anche gli atleti/e che sollevano pesi sono particolarmente a rischio;
- Carenza di vitamina B12 (anemia perniciosa). Questo deficit nutrizionale può predisporre alla sciatica, perché la vitamina B12 è sostanza necessaria a preservare la salute nervosa. Una sua carenza, conseguentemente, può provocare, tra i tanti sintomi, anche una predisposizione a tutte le neuropatie, inclusa la sciatica. Attenzione: una avitaminosi di questo tipo è più comune negli over 60;
- Fattori genetici. Anche la genetica fa la sua parte nel predisporre a degenerazione delle strutture vertebrali, discopatie e sciatica conseguente.
Sciatica: come si arriva alla diagnosi
Quando si ravvisano sintomi riconducibili ad una sciatica, quindi ad una infiammazione del nervo sciatico, è necessario sottoporsi per prima cosa ad una
visita ortopedica, che consenta di capire l’origine del dolore e della difficoltà nel movimento. Per scoprire se vi sia un coinvolgimento del nervo sciatico lo/a specialista può richiedere la collaborazione del paziente a cui, ad esempio, potrà venir domandato di camminare sulle punte dei piedi, o solo sui talloni, di sollevarsi da una posizione accovacciata, o di stendersi supino e poi sollevare prima una gamba, e poi l’altra. Il dolore da sciatica, infatti, in genere peggiora o si “risveglia” a seguito di esercizi di questo tipo. Per confermare la diagnosi ed essere certi che si tratta proprio di infiammazione del nervo sciatico, lo/a specialista potrebbe prescrivere anche esami strumentali, soprattutto per risalire all’origine della sciatica (se, ad esempio, derivante da ernia discale, da stenosi vertebrale o da un’altra delle cause meccaniche o patologiche che abbiamo visto). Tra i test più utili in tal senso di annoverano la
TC della colonna vertebrale o la
risonanza magnetica, la
radiografia, e anche il
test di conduzione nervosa e/o l’
elettromiografia per valutare le condizioni del nervo.
Sciatica: cure e rimedi naturali
Come si cura la sciatica? O meglio, come si
allevia la sciatalgia, quel forte dolore che un nervo sciatico infiammato comporta?
Le opzioni sono diverse. La prima cosa da fare in caso di forte dolore da sciatica, soprattutto se accompagnato da difficoltà nel movimento, è quella di
riposarsi. Il riposo è senza dubbio una cura, perché consente non solo di alleviare il dolore, ma soprattutto di decomprimere il nervo sciatico e aiutare il processo di guarigione dall’infiammazione. Il riposo, però, non è sufficiente per una sciatica che dipenda da una causa meccanica o patologica, e che pertanto dovrà essere risolta con
terapie adeguate ad ogni singolo caso. Tra i rimedi tradizionali farmacologici per alleviare la sciatalgia da sciatica, si annoverano:
i classici antinfiammatori da banco FANS, da assumere solo all’occorrenza e per un breve periodo,
miorilassanti per allentare la tensione muscolare,
analgesici e
antidolorifici da prescrizione medica come i corticosteroidi. Se, invece, si preferisce ricorrere alle cure naturali e ai rimedi non farmacologici, le possibilità si ampliano ancora di più. Vediamo quali tipi di rimedi anti sciatica offre la medicina alternativa:
- Omeopatia. I rimedi omeopatici consigliati per la sciatica sono:
- Rus Toxicodendron, adatto quando il dolore si attiva nella parte inferiore della schiena stando seduti o quando ci si alza dal letto, e si attenua con impacchi caldi;
- Arnica montana, per le sue proprietà analgesiche e antinfiammatorie su muscoli e tendini;
- Nux vomica, adatto a lenire il dolore e ridare forza alla muscolatura della gamba;
- Fiori di Bach. Sono, più che una cura, un coadiuvante che può aiutare a gestire l’origine psicosomatica della sciatica, quando dipenda da una eccessiva rigidità dell’apparato locomotore e da difetti di postura. In questi casi il fiore indicato è Vervain;
- Fitoterapia. Le piante possiedono molte virtù curative e possono contribuire non solo ad alleviare il dolore da sciatica, ma anche a ridurre sensibilmente l’infiammazione. Tra i rimedi fitoterapici indicati in caso di sciatica si annoverano l’artiglio del diavolo, la Spirea ulmaria, il Ribes nigrum, la Whitania, che sono disponibili in varie modalità di assunzione, tra cui le capsule di estratto secco, e la tintura madre;
- Agopuntura. Antichissima tecnica della Medicina tradizionale cinese che si basa sull’attivazione – attraverso l’applicazione di aghi sottilissimi in punti specifici del corpo – dell’energia bloccata che causa dolore e infiammazione. Gli aghi stimolano il naturale rilascio delle beta-endorfine, le molecole antidolorifiche per eccellenza;
- Biofeedback, una tecnica che si avvale dell’uso di un macchinario che – grazie all’applicazione di elettrodi nel corpo – rileva l’attività elettrica dei muscoli e il grado di tensione. In questo modo è possibile che la persona stessa impari a decontrarre i muscoli trovando sollievo dal dolore anche dovuto alla sciatica;
- Osteopatia. Molto indicata in caso di sciatica da compressione, la tecnica osteopatica si basa sulla manipolazione dell’apparato muscolo scheletrico al fine di trovare e rimuovere i blocchi e le alterazioni dell’asse vertebrale. Simili risultati si ottengono attraverso i trattamenti chiropratici;
- Massaggio Shiatzu. Antica tecnica di massaggio che si basa sugli stessi principi dell’agopuntura e che permette in tal modo di decontrarre e riportare in equilibrio l’apparato locomotore sbloccando l’energia intrappolata e permettendo che fluisca liberamente nel corpo;
- Fisioterapia. Il metodo forse più efficace, non farmacologico, per “liberare” il nervo sciatico e ridurre dolore e infiammazione conseguenti è quello di sottoporsi ad un ciclo di trattamenti fisioterapici di almeno 4-6 settimane;
- Tens. Acronimo di stimolazione nervosa elettrica transcutanea, questa tecnica consiste nell’inviare blande scariche elettriche ai nervi, in particolare, in questo caso, al nervo sciatico infiammato, bloccando o inibendo in tal modo la sensazione dolorosa.
Esercizi per alleviare il dolore al nervo sciatico
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare,
fare esercizio non acuisce il dolore da sciatica, e non peggiora la situazione, a patto di sapere che tipo di movimento fare. Infatti la sedentarietà, così come il sovrappeso, uniti ad una muscolatura della schiena poco allenata, “debole, e all’abitudine ad una postura scorretta costituiscono fattori di rischio della sciatica. Quando la sindrome si sia “scatenata”, per alleviare il dolore è utile compiere
esercizi mirati di stretching che consentano di ruotare i fianchi e “liberare” il nervo, e che una volta appresi si possono praticare dovunque si voglia.
Attenzione, però:
mai mettersi a fare ginnastica con un’infiammazione acuta del nervo sciatico in corso, senza prima aver preso le opportune informazioni da un/a fisioterapista sui movimenti che si possono fare, e su quello che sono vietati. Si rischia, altrimenti, di procurarsi danni seri alla colonna. Vediamo – in generale e a titolo dimostrativo - qualche suggerimento pratico.
Esercizi per rinforzare la muscolatura della fascia centrale. Molti esercizi di stretching per alleviare il dolore da sciatica vertono sul cercare di rassodare la potente muscolatura addominale, soprattutto gli addominali inferiori, e quella lombare della schiena, che sorregge la porzione terminale della colonna. L’allenamento deve essere sempre graduale, soft ma regolare.
Esercizi di stretching per le ginocchia. Si tratta, come abbiamo visto, di una delle parti della gamba che maggiormente soffre in caso di sciatica. Gli esercizi sono mirati a decontrarre la muscolatura del polpaccio, e quindi ad apportare sollievo soprattutto al dolore della parte retrostante del ginocchio, che tende a mantenere contratta e rigida l’articolazione e contribuisce in tal modo ad esacerbare l’infiammazione del nervo sciatico.
Ginnastica aerobica. Il beneficio dell’attività aerobica in caso di sciatica si ottiene perché tutto il corpo si rinforza, la colonna si allinea, la postura migliora, i muscoli si allenano e si distendono. Tra gli esercizi aerobici più utili in caso di sciatica, anche a scopo preventivo, ci sono la
camminata (consigliata nella variante del
nordic walking), il
nuoto e la
bicicletta, purché i percorsi non siano impervi e accidentati. Anche gli esercizi alla cyclette o al tapis roulant vanno benissimo.
Quando serve la chirurgia
In caso di infiammazione del nervo sciatico grave, o ricorrente, che non risponda ai trattamenti e alle cure naturali che abbiamo visto, e che soprattutto risulti particolarmente invalidante, potrebbe essere necessario ricorrere alla
chirurgia. L’intervento si rivela indispensabile in pochi casi, quando la sciatica sia determinata da compressione a sua volta esito di traumi (es. presenza di uno sperone o di un frammento osseo che vanno a comprimere il nervo) o di ernia del disco protrusa o espulsa, e soprattutto qualora, oltre al dolore, altri sintomi indichino una grave compromissione della funzionalità del nervo, con perdita della sensibilità e del controllo di vescica e sfinteri. In ogni caso, l’intervento ha lo scopo di rimuovere la causa della compressione e in tal modo sfiammare il nervo sciatico. Sarà lo/a specialista in ortopedia a stabilire se, e quando, l’infiammazione del nervo sciatico possa essere risolta definitivamente solo attraverso la chirurgia.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Domande e risposte
Come si sa di avere la sciatica?
Il sintomo più tipico della sciatica, ovvero dell’infiammazione del nervo sciatico, è un dolore forte e bruciante che dalla zona lombare della schiena, o dal gluteo, si irradia alla gamba fino al piede. Il dolore da sciatica è localizzato nella zona retrostante della gamba, e tende ad essere più acuto tra il ginocchio e il polpaccio. Per molte persone, però, il dolore si accentua tra i lombi e la natica, dove si dipartono le prime radici nervose dello sciatico, un nervo estremamente lungo che dalle ultime vertebre lombo-sacrali arriva fino alla caviglia, dividendosi in due rami, uno per gamba. Oltre al dolore, che si manifesta anche a riposo, e persino durante la notte, altri sintomi che contraddistinguono la sciatica sono: formicolio e perdita di sensibilità della gamba e/o del piede, e senso di debolezza della gamba, come se la muscolatura avesse perso forza.
Dove si trova il nervo sciatico?
Il nervo sciatico (o ischiatico) è un lungo e robusto nervo che unisce cinque radici nervose a partire dalle vertebre dell’ultima parte della colonna, quelle dell’area lombo-sacrale. Dalla schiena, quindi, il nervo sciatico si divide in due rami, uno per gamba, e scende fino alla caviglia non prima di aver attraversato il gluteo, la parte laterale della coscia e il polpaccio. Pertanto, è corretto affermare che abbiamo un nervo sciatico sinistro, e un nervo sciatico destro (pur avendo la stessa origine), e che difficilmente possono infiammarsi entrambi in contemporanea. La sciatica, o lombosciatalgia, quindi, di norma affligge “solo” un nervo sciatico per volta.
Dove fa male il nervo sciatico?
L’infiammazione del nervo sciatico, comunemente definita sciatica, può comportare dolore in punti diversi del nervo, a seconda delle cause della sindrome infiammatoria. Il nervo sciatico, infatti, è lunghissimo, e dalla zona lombare della schiena arriva fino alla caviglia. Il dolore può quindi irradiarsi lungo tutta la gamba, oppure avvertirsi in modo acuto nella zona del gluteo, dell’inguine, lungo la coscia o, molto comunemente, nella parte retrostante del ginocchio e lungo il polpaccio. A volte il dolore arriva fino alle dita dei piedi.
Come si può alleviare il dolore del nervo sciatico infiammato in gravidanza?
La gravidanza è una condizione predisponente all’infiammazione del nervo sciatico. Soffrire di sciatica in questo periodo, specialmente nella fase finale della gestazione, è assai comune, perché il peso stesso dell’utero può andare a comprimere il nervo sciatico, e anche la curva lombare della spina dorsale può tendere a “spostarsi” in avanti aumentando il rischio di ernia discale. Per trovare sollievo dal dolore, è possibile anche affidarsi a cure naturali e trattamenti quali impacchi di ghiaccio nella zona lombare della schiena, se il dolore è particolarmente acuto in quest’area. Agli impacchi freddi si possono sostituire, dopo qualche tempo, degli impacchi caldi e asciutti. Anche i massaggi, purché praticati da professionisti, possono contribuire ad attenuare il dolore. Aumentare troppo di peso durante la gravidanza è anch’esso un fattore di rischio per la sciatica, pertanto è consigliato cercare di tenersi attive e fare moto in modo leggero e dolce. Buona norma anche evitare di dormire sulla schiena, ma disporsi sul fianco usando il pratico cuscino della gravidanza, che consente di distribuire meglio i pesi del corpo e quindi di non andare a comprimere il nervo sciatico, né alcun altro nervo o vaso sanguigno importante. Infine, per sostenere la schiena e impedire che la curvatura lombare si accentui troppo, può essere utile per la futura mamma indossare una guaina contenitiva per la gravidanza. Per quanto riguarda, invece, la terapia farmacologica, ovviamente si possono assumere dei blandi antidolorifici ma sempre dietro prescrizione medica, non tutti i FANS, infatti, sono compatibili con la gravidanza.
Qual è la posizione giusta per dormire in caso di nervo sciatico infiammato?
Spesso il dolore da nervo sciatico infiammato si acuisce durante la notte. Per evitare di andare a irritare il nervo comprimendolo a causa di una posizione sbagliata, è opportuno dormire su un fianco, cercando di mantenere gli arti e la colonna allineati. La testa andrebbe tenuta parallela al bacino. Benefica anche la posizione fetale, meglio ancora se si usa l’accortezza di posizionare tra le gambe un piccolo cuscino. A proposito di cuscino, per sostenere bene il collo e quindi distendere la colonna, è opportuno sceglierlo alto e non troppo soffice. Attenzione, il dolore notturno da nervo sciatico infiammato è molto comune perché durante il sonno si ottiene il massimo rilassamento di tutte le strutture del corpo. In questa fase si verifica pertanto una fisiologica reidratazione dei dischi intervertebrali, che quindi tendono a “gonfiarsi” e questo può comportare una compressione del nervo sciatico proprio mentre si dorme, con conseguente brusco risveglio da attacco di sciatica. Per tale ragione è meglio evitare le posizioni supina e prona, ovvero distesi “sulla pancia”, che favoriscono lo schiacciamento del nervo.