Dolore al collo e alla nuca: esercizi pratici per alleviare il dolore cervicale

Dolore al collo e alla nuca: esercizi pratici per alleviare il dolore cervicale

Indice

Domande e Risposte

Dolore al collo e alla nuca: torcicollo o cervicalgia

A chi non è capitato di svegliarsi con un dolore al collo e alla nuca che impedisce di girare la testa dal lato dolorante, quel blocco che interessa anche le spalle e che irrigidisce tutta la parte superiore del corpo? Lo si definisce comunemente torcicollo o con l'espressione dolore cervicale, ma i medici parlano più correttamente di cervicalgia, che significa dolore al collo.

Questo tipo di dolore al collo, nuca e spalle è molto diffuso e si manifesta con una rigidità alla nuca che rende difficile girare la testa. All’origine di questo disturbo possono esserci cause molto diverse fra loro. Nel collo, che è la parte del corpo che collega la testa al tronco, sono presenti infatti strutture ossee (vertebre cervicali), muscoli, importanti vasi sanguigni (arteria carotide comune e vena giugulare), nervi che controllano il movimento e la sensibilità delle braccia, della testa e di tutto il tronco (come il nervo vago). Il dolore cervicale può essere anche di forte intensità e interessare la testa e le braccia.

Spesso è causato dall’assunzione di posizioni (posture) scorrette durante il lavoro, nelle tante ore davanti al computer/video, nel sonno, alla guida, o è conseguenza di incidenti che hanno alterato la delicata struttura della colonna vertebrale. Il dolore alla regione cervicale è anche un sintomo della degenerazione delle vertebre del tratto superiore della colonna vertebrale dovuta al passare degli anni.
L’irrigidimento del collo, nei casi più severi, può irradiarsi alle braccia provocando intorpidimento e formicolio alle mani ed essere accompagnato da altri sintomi come mal di testa, vertigini, nausea e perfino disturbi alla vista e all’udito.

A differenza del dolore dovuto all’artrosi cervicale, sordo e persistente, il torcicollo è solitamente contraddistinto da violente fitte dovute a una contrattura improvvisa. Si tratta infatti di una condizione dolorosa dovuta alla contrazione involontaria dei muscoli del collo che fa assumere alla testa una flessione laterale più o meno marcata. Il torcicollo può insorgere a qualsiasi età, a causa di infiammazioni o traumi (colpo di frusta da incidente automobilistico), ma è più frequente nei giovani adulti.

Non è facile calcolare quante persone hanno avuto o avranno episodi di dolore al collo, proprio perché si tratta di una situazione molto comune per la quale spesso non si ricorre al medico. Tuttavia, alcune associazioni hanno cercato di studiarne la frequenza dei dolori al collo nella popolazione. L’americana United States Joint and Bone Initiative ha calcolato che negli Stati Uniti, nel 2010, il dolore al collo ha prodotto l’1,3% delle visite mediche e ospedaliere del Paese. Si stima che il 30% circa della popolazione mondiale soffra di cervicalgia.

Per la frequenza con cui può presentarsi e la rigidità a cui è associato, il dolore al collo può impattare significativamente sulla qualità di vita, in termini di giornate lavorative perse e di rinuncia all’attività sportiva ad esempio. Un altro problema correlato a questo sintomo, soprattutto se legato a fenomeni artrosici, è rappresentato dall’assunzione inappropriata di farmaci antinfiammatori. In mancanza di una diagnosi precisa stilata da uno specialista e di una terapia prescritta ad hoc, le persone tendono a prendere medicinali da banco per lunghi periodi di tempo e talvolta a dosaggi più alti di quelli raccomandati. Ciò può determinare la comparsa di reazioni avverse anche gravi a carico del cuore e dei reni, ma anche della mucosa gastrica e di altri sistemi dell’organismo. Il consiglio è, quindi, quello di rivolgersi ad un medico esperto in questo specifico ambito (Reumatologo, Ortopedico, Neurologo a seconda della causa sottostante) per ottenere una diagnosi accurata ed una terapia appropriata.

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Le cause comuni: dallo stress ai traumi

All’origine del dolore del collo, di solito, ci sono dei problemi a livello delle articolazioni vertebrali. Tra una vertebra e l’altra sono infatti presenti dei cuscinetti di cartilagine che possono assottigliarsi negli anni (artrosi). Quando questo si verifica, le vertebre vanno incontro a uno sfregamento che irrita nervi e muscoli. Inoltre, le vertebre possono essere male allineate (scoliosi) o i dischi intervertebrali deformati (ernia del disco) andando a comprimere i muscoli e i nervi circostanti.

Altre cause molto frequenti sono i problemi muscolari o dei legamenti in seguito a traumi acuti (il classico colpo di frusta dell’incidente in auto) o cronici (vita sedentaria, postura sbagliata alla scrivania/ computer/guida). Queste situazioni hanno, generalmente, un esito positivo, al più si risolvono con trattamenti fisioterapici o rieducazione in acqua.

La cervicalgia può manifestarsi per uno sforzo non adeguato alla propria struttura fisica o per un carico eccessivo (borse, zaini pesanti) o per l’eccessiva contrattura muscolo scheletrica causata da ansia o stress. Nella maggior parte di questi casi si riscontra una lieve alterazione delle strutture nella regione delle prime vertebre della colonna (muscoli, legamenti, dischi intervertebrali e articolazioni posteriori).

La contrattura muscolare, all’origine del torcicollo, può essere dovuta a moltissime cause, molto diverse tra loro e spesso difficili da individuare. Contrariamente a quanto si tende a pensare, l’esposizione al freddo o agli sbalzi di temperatura non è il principale fattore di rischio per questo disturbo, ma ne può facilitare la comparsa. La contrattura dolorosa può essere dovuta a un'infiammazione o alle conseguenze di un trauma alle articolazioni vertebrali; in altri casi ancora, la causa può essere una vera e propria patologia articolare, come l'ernia del disco a livello cervicale.
La causa più frequente, anche per il torcicollo, è una posizione scorretta mantenuta a lungo, per esempio durante il lavoro, che sovraccarica il tratto cervicale e provoca dolori ricorrenti.

Le cause del dolore al collo notturno possono essere posizioni scorrette durante il sonno, ad esempio a causa di un cuscino non adeguato oppure per un problema fisico che impedisce l’assunzione di determinate posizioni (vertigini posizionali).

Cervicalgia: sintomi

Generalmente il dolore al collo, se dovuto a per problemi relativi a muscoli o legamenti, è di grado moderato e può estendersi alla testa e alle spalle.
Si manifesta in modo acuto al risveglio o quando si devono compiere dei movimenti, mentre a riposo è meno intenso.

In generale, per quanto riguarda la cervicalgia, sintomi e rimedi sono individuali e dipendono strettamente dalle cause.


Dolore al collo, alla testa, alle spalle e vertigini

Il torcicollo si caratterizza per la presenza di uno spasmo dei muscoli del collo. Il dolore può acuirsi se si prova a muovere il collo, a causa della compressione delle radici dei nervi del collo dovuta allo spasmo muscolare, che induce ulteriore dolore. Il collo è rigido e la mobilità limitata. Spesso, la spalla del lato del corpo in cui è presente il problema rimane sollevata rispetto a quella controlaterale.
Possono manifestarsi anche mal di testa, tremori e, in alcuni casi, nausea. Raramente, ci possono essere vertigini, ronzii auricolari e agitazione.


Dolore al collo, alle spalle e alle braccia destra e sinistra

Nella forma cervico-brachiale, il dolore si irradia dal collo alle spalle, al braccio e perfino alla mano. In alcuni casi il dolore del collo può interessare sia le spalle che il braccio destro e il braccio sinistro e persistere durante alcuni movimenti.
Il sintomo può interessare le spalle sia davanti che dietro e di solito si aggrava quando si assume una posizione distesa sulla schiena (supina) e si attenua in altre posizioni, come quella con le mani dietro la nuca. Nel caso in cui ci sia un problema alle articolazioni intervertebrali con compressione e irritazione dei nervi (artrosi, ernie), possono comparire vertigini, ronzii, nausea e formicolii alle braccia.


Dolore cronico al collo e dietro

Nella forma cronica, il dolore cervicale in genere compare gradualmente in seguito al mantenimento di una postura sbagliata per un tempo prolungato (ore). È tipico al risveglio o dopo che si è stati a lungo seduti alla scrivania o davanti a un computer.


Dolore nella parte anteriore del collo

Il dolore ai muscoli del collo localizzati davanti, nella parte anteriore, può riconoscere anche componenti diverse dalla semplice infiammazione muscolare. 
Una manifestazione di questo tipo, che compare con una certa intensità, tende a permanere e si concentra alla base del collo potrebbe essere legata ad un’alterazione della tiroide. In questi casi, è consigliabile rivolgersi al medico per una valutazione più approfondita.

Dolore al collo e alla nuca: quando chiamare il medico

Alcuni disturbi che causano anche dolore al collo possono comportare ripercussioni serie per la salute e richiedono un tempestivo intervento medico.
Un caso tipico è quello del dolore alla nuca molto intenso accompagnato da altri sintomi come febbre, rigidità nucale, perdita di forza o di sensibilità, confusione mentale, che possono essere espressione di infezioni gravi come la meningite.
Anche il dolore intenso e la nausea che si manifestano dopo un trauma non devono essere sottovalutati perché sono segnali di possibili altre condizioni cliniche importanti.

Dolore al collo e alla nuca: come curarlo

L’approccio alla cervicalgia è personalizzato perché la soglia del dolore varia nei diversi individui e in funzione della causa. In generale, quando è presente una forte tensione muscolare è utile praticare un’attività fisica moderata e applicare impacchi caldi per rilassare la muscolatura.

Per ridurre il dolore cervicale dovuto a traumi, invece, sono raccomandati in genere gli impacchi freddi. A seconda dei casi, e sentito il parere del medico, a 2-3 giorni di distanza dall’evento traumatico si possono eseguire docce calde e applicare impacchi caldi sul collo, per favorire il ripristino del corretto tono muscolare.


Dolore al collo: i rimedi naturali o della nonna

Anche se, per non provare dolore, d’istinto siamo spinti a tenere immobile il collo, gli esperti consigliano di eseguire dei movimenti delicati e gentili, per mantenere comunque in esercizio la muscolatura e favorire la soluzione della contrattura. L'immobilità, infatti, dà sollievo solo nel breve periodo, ma con il passare dei giorni tende a promuovere l’irrigidimento della muscolatura, aumentando di fatto il dolore.

Per quanto riguarda i rimedi per il dolore al collo da postura, inoltre, è importante mantenere una posizione corretta per prevenire l’irritazione dei muscoli locali. È importate, per esempio, evitare di stare per lungo tempo con la testa piegata all’indietro per guardare verso l’alto.

II dolore cervicale è soltanto un sintomo. La diagnosi è quindi fondamentale per definire il tipo di terapia più adeguato. Considerando che lo stress e la tensione possono peggiorarlo, può essere utile assumere tisane rilassanti come camomilla, valeriana, melissa e applicare sulla parte dolente creme o pomate con attività antinfiammatoria contenenti estratto di arnica.


Dolore al collo: terapie

A volte per lenire il dolore può essere sufficiente assumere farmaci analgesici o antinfiammatori, primo fra tutti il classico paracetamolo ma anche i FANS di impiego più comune, dietro consiglio del proprio medico. 

Nel caso del colpo di frusta, può essere indicato l’uso di un collare, ma l’utilità di questa misura è stata recentemente messa in discussione. Le evidenze scientifiche mostrano infatti che si ottengono risultati migliori restituendo precocemente una certa mobilità alla parte lesa piuttosto che mantenendola a riposo per un intervallo di tempo lungo. 

Nel caso in cui il dolore sia causato dal torcicollo, sono consigliati analgesici (paracetamolo), oppure antinfiammatori (FANS, come ibuprofene, ketoprofene, nimesulide…). I miorilassanti possono essere utili, soprattutto se gli antidolorifici non hanno dato i risultati desiderati. Il dolore può essere anche alleviato dall’applicazione, nell’area, di impacchi caldi o freddi, in alternativa o in associazione ai farmaci.

Nel trattare il dolore al collo può essere utile l’intervento del fisioterapista: una terapia fisica a base di esercizi passivi (cioè di mobilizzazione passiva, realizzati da altri sul collo tenuto a riposo), attivi (mirati al rinforzo muscolare) e di rieducazione posturale è spesso risolutiva, ma deve essere effettuata da persone competenti.
Risolta la fase acuta, la fisioterapia è utile per allungare i muscoli contratti e recuperare la forza muscolare. Possono favorire il ripristino della funzionalità l'elettro-analgesia, la massoterapia, la termoterapia, la manipolazione. Le manovre per ripristinare la mobilità del collo non sono da eseguirsi in fase acuta perché scatenerebbero il dolore e le vertigini.

Disturbi come l’artrosi cervicale, fra le cause più comuni di dolore al collo, possono trarre vantaggio dalla tecarterapia. Si tratta di una terapia fisica che permette di migliorare la perfusione sanguigna di muscoli e articolazioni e, quindi, di dare sollievo al dolore. Può essere praticata, laddove indicata, durante le sedute di fisioterapia, attraverso l’applicazione locale di appositi elettrodi e in combinazione con specifiche manovre manuali. 

Nel caso in cui ansia e stress giochino un ruolo decisivo nello scatenamento o nel mantenimento del dolore, è possibile ricorrere al supporto psicologico cognitivo-comportamentale finalizzato all’apprendimento di tecniche di gestione dello stress.

Raramente, in alcune forme di cervicalgia, può essere necessaria la chirurgia. Nelle forme cervico-brachiali, ad esempio, le radici dei nervi o lo stesso midollo spinale potrebbero essere compromessi al punto da richiedere un intervento finalizzato alla decompressione. Anche in questi casi, nella fase acuta, la prima cosa da fare è alleviare il dolore.


Il taping per il dolore al collo

Una tecnica di introduzione relativamente recente in medicina dello sport è rappresentata dal kinesio taping. L’applicazione di nastri in punti specifici viene impiegata in particolare per alleviare il dolore causato da contratture e rigidità muscolari provocate da traumi o patologie (come l’artrosi cervicale). Complessivamente, permette di ottenere benefici anche in termini di miglioramento della circolazione sanguigna e promozione della capacità auto-riparativa delle fibre muscolari e nervose.
Immagine infografica che rappresenta stretching ed esercizio fisico da svolgere quando si soffre di dolore al collo o mal di schiena

Dolore al collo e alla nuca: come curarlo

Per non peggiorare il dolore al collo è importante non rimanere immobili, in una posizione fissa troppo a lungo né eseguire gli esercizi prescritti per il trattamento troppo velocemente o in maniera brusca. 

Quando si riposa, è sconsigliato dormire in posizione prona, con la testa piegata da un lato.

Dolore al collo e nuca come si previene

Nella maggioranza dei casi, la cervicalgia è dovuta a problemi posturali legati ad abitudini e comportamenti che, se non vengono modificati, possono scatenare nuovi episodi dolorosi.


Esercizi per il dolore cervicale dovuto a scrivania e pc

Gli esperti raccomandano alcune semplici misure utili a prevenire il dolore al collo.
Innanzitutto, viene consigliato di prestare attenzione alla propria postura durante l’esecuzione delle azioni quotidiane, per individuare gli errori e correggerli. Se si trascorrono molte ore alla scrivania, di fronte al computer, è bene che lo schermo sia a non meno di 50 cm dal viso e un po' più in basso rispetto ad esso, in modo che la testa rimanga dritta. Il mouse deve essere vicino alla tastiera. Entrambi dovrebbero essere impiegati tenendo gli avambracci appoggiati alla scrivania.
Anche la posizione delle gambe è importante. Caviglie e ginocchia dovrebbero formare angoli di 90 gradi e i piedi essere bene appoggiati a terra. Almeno ogni mezz’ora, ci si dovrebbe alzare e fare qualche passo, sgranchirsi per qualche minuto: ne beneficia tutto l’apparato muscolo scheletrico, soprattutto la schiena.
A prescindere dall'attività svolta, dedicare qualche minuto ogni giorno per fare degli esercizi di stretching per allungare la muscolatura del collo e di tutta la schiena è un investimento in salute poco faticoso ma molto efficace.


Dolore al collo quando si guida

Nel caso di un colpo di frusta, qualche disturbo al collo potrebbe richiedere tempi più lunghi, per risolversi del tutto. La prevenzione può essere fondamentale negli incidenti non gravi: avere una muscolatura robusta e resistente può contribuire a contenere i danni. Particolarmente utile è la pratica regolare di un'attività fisica che preveda l'uso degli arti superiori (nuoto, esercizi con i pesi eseguiti con le braccia), in modo che la muscolatura, tonica, difenda meglio il collo da eventuali sollecitazioni.

La terapia farmacologica, di solito, è efficace nel ridurre il dolore. In realtà, dopo un episodio, il collo diventa più suscettibile a questo disturbo che può quindi ripresentarsi più facilmente in assenza di interventi di prevenzione secondaria. Una volta che, grazie alla fisioterapia e ad altri trattamenti, si è risolto il problema è consigliata la pratica di un'attività fisica regolare che coinvolga tutta la parte superiore del tronco e l’attenzione alla postura

Alcuni consigli pratici possono essere di grande aiuto per prevenire il torcicollo.
Oltre a seguire quanto già indicato per chi lavora molte ore al computer, per chi guida per lungo tempo sono consigliate anche altre misure. In queste persone i muscoli del collo devono continuamente bilanciare i microspostamenti provocati da scossoni e vibrazioni. È importante che il sedile dell'auto sia dritto e posizionato in modo tale da consentire di tenere le braccia piegate e comodamente appoggiate sul volante. Ogni 2-3 ore è meglio fare una pausa e sgranchirsi i muscoli. Durante il sonno è bene utilizzare un cuscino adatto.

Dal punto di vista sociale, le malattie muscolo-scheletriche responsabili del dolore al collo e alla schiena hanno un impatto drammatico sulla produttività, specialmente se si considerano le professioni che comportano la movimentazione di carichi o lunghe soste nella stessa postura. In quest’ultima categoria rientrano le persone che trascorrono lungo tempo davanti al computer. Per questi soggetti la prevenzione si basa su alcune semplici regole. La principale è quella di effettuare pause ogni mezz’ora circa alzandosi dalla scrivania per sciogliere la muscolatura delle gambe e del collo.

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Riferimenti bibliografici

Domande e risposte

Quanto è comune il dolore al collo?

Si tratta di un sintomo estremamente diffuso e per il quale spesso non si ricorre neppure al medico, ma all’automedicazione. Alcuni studi realizzati negli Stati Uniti mostrano come, nel 2010, il dolore al collo abbia determinato l’1,3% delle visite mediche e ospedaliere del Paese.
Si stima che il 30% circa della popolazione mondiale soffra di cervicalgia.

Il dolore al collo è sintomo di altre malattie?

Nella maggior parte dei casi, il dolore al collo è dovuto a un trauma o a una postura sbagliata e protratta nel tempo. Compare, ad esempio, quando si trascorrono molte ore davanti allo schermo di un computer o al volante di una macchina. Oltre all’artrosi cervicale, le contratture muscolari e l’ernia del disco, altri disturbi (più o meno gravi) possono esserne causa.

Il dolore cervicale può interessare anche spalle e braccia?

Quando la causa della cervicalgia è una riduzione dello spazio tra le vertebre cervicali, il dolore può essere scatenato dalla compressione della loro radice. Tale sintomo viene definito dolore cervico-brachiale e si associa a formicolio e intorpidimento delle dita o della mano, presente sia di giorno che di notte.

Quando il dolore al collo è segno di un problema grave?

È un sintomo da non sottovalutare il dolore molto intenso associato a rigidità del collo, febbre e perdita della sensibilità in alcune aree del corpo perché potrebbe essere segno di infezioni gravi come la meningite. Per altre ragioni, se dopo un trauma compaiono nausea o altri sintomi è bene rivolgersi al medico.

Cosa fare in caso di dolore al collo?

È possibile assumere analgesici o antinfiammatori, una volta sentito il parere del medico o del farmacista. In alcuni casi, può essere utile docce calde (contratture muscolari, torcicollo), mentre in altri sono raccomandati impacchi freddi (traumi).
Gli ultimi studi mostrano che numerose patologie ortopediche guariscono prima e meglio se si evita l’immobilità. In caso di dolore cervicale e torcicollo si dovrebbe cercare di distendere gradatamente la muscolatura contratta con esercizi appropriati.

Che cosa può causare il dolore al collo?

Alla base del dolore al collo possono esserci diverse condizioni. I traumi sono una causa frequente, insieme alle alterazioni posturali. Sono da considerare anche malattie legate all’invecchiamento, come l’artrosi cervicale e altre patologie vertebrali che comportano la compressione delle radici dei nervi in uscita dal midollo spinale.

Qual è la differenza fra torcicollo e cervicalgia?

Il torcicollo è una condizione che subentra in maniera acuta e nella quale il dolore raggiunge un’intensità elevata piuttosto rapidamente. Il collo rimane bloccato in una posizione, spesso da un lato e risulta molto difficile e doloroso posizionarlo correttamente, per via della contrattura dei muscoli.
La cervicale, o più precisamente l’artrosi cervicale, si manifesta invece con un dolore che insorge lentamente e che diventa mano a mano sempre più intenso. Si associa a cefalea di vario grado, nausea e spesso anche vertigini.

Quali sono i migliori esercizi per alleviare il dolore al collo?

Quando il dolore compare con una certa frequenza, può essere istintivo fermarsi e mantenere il collo in una posizione fissa, magari con l’aiuto di un collare ortopedico. Ma quasi mai è una buona idea: lo confermano gli esperti. Nella maggior parte dei casi, viene infatti raccomandata l’esecuzione di movimenti delicati e gentili, per mantenere in esercizio la muscolatura e favorire la soluzione della contrattura. L'immobilità dà sollievo solo nel breve periodo, ma con il passare dei giorni tende a promuovere l’irrigidimento della muscolatura, peggiorando il dolore. 
La fisioterapia permette di ottenere i benefici derivanti da esercizi di mobilizzazione passiva, rinforzo muscolare e rieducazione posturale. Una volta risolta la fase acuta, il programma messo a punto dal fisioterapista persegue l’obiettivo di allungare i muscoli contratti e recuperare la forza muscolare. 

A chi trascorre molto tempo seduto alla scrivania davanti allo schermo del computer viene consigliato di prestare attenzione alla postura. Assicurarsi che lo schermo sia a non meno di 50 cm dal viso e un po' più in basso rispetto ad esso, in modo che la testa rimanga dritta. Il mouse deve essere vicino alla tastiera. Entrambi dovrebbero essere impiegati tenendo gli avambracci appoggiati alla scrivania. Caviglie e ginocchia dovrebbero formare angoli di 90 gradi e i piedi essere bene appoggiati a terra. Almeno ogni mezz’ora, ci si dovrebbe alzare e fare qualche passo, sgranchirsi per qualche minuto. Chi svolge attività sedentarie può trarre beneficio dall’esecuzione, durante la giornata, di esercizi di stretching per allungare la muscolatura del collo e di tutta la schiena.

Quali cuscini sono consigliati per prevenire il dolore cervicale?

Non esistono evidenze scientifiche nettamente a favore di una determinata scelta in relazione a benefici clinici. Ma ci sono cuscini più comodi di altri in presenza di problemi al collo: mantenendo allineate nuca, testa e schiena evitano le sollecitazioni locali che possono causare la comparsa del dolore. Gli esperti consigliano di optare per una rigidità intermedia ed una forma che consenta di garantire questo allineamento. L’uso di un cuscino adatto consente di migliorare la qualità del sonno e di dare sollievo alla sintomatologia.

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