Dolore al braccio destro: cosa fare? Cause, Sintomi e Rimedi

Dolore al braccio destro: cosa fare? Cause, Sintomi e Rimedi

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Domande e risposte
 

Dolore al braccio destro: che cos'è?

Ci si spaventa subito per un persistente dolore al braccio destro. È noto infatti che sia uno dei sintomi dell’infarto, o di un problema serio al cuore, ma per fortuna è raro che la causa sia proprio quella. Il dolore al braccio destro è un sintomo piuttosto comune di una serie di condizioni decisamente meno gravi. Solitamente deriva da un problema di natura muscolo-scheletrica oppure nervosa (schiacciamento di alcuni nervi a livello vertebrale) e nella maggior parte dei casi se ne va con un po’ di riposo, riallenando la propria postura se è un problema legato alla schiena, e in alcuni casi grazie a un impacco di ghiaccio.

Dolore sordo, acuto, formicolii: i sintomi del dolore al braccio destro

Il dolore al braccio destro è un sintomo che può variare di intensità, essere continuo, acuto, discontinuo, il più delle volte è sordo.
Può essere localizzato al braccio, oppure protendersi fino alla mano, alla spalla o al gomito. Può insorgere spontaneamente apparentemente senza motivo, oppure dopo un evento, come una vaccinazione (il vaccino per il Covid può provocare in alcune persone dolore in sede di inoculazione, che se ne va dopo qualche ora).
Tavolta si accompagna a formicolio, specie quando il dolore origina da un problema di nervi.

Dolore al braccio destro: le possibili cause e i loro sintomi

All’origine del dolore al braccio destro possono esserci diverse cause dovute a condizioni particolari o ad altre patologie.
Tra queste cause rientrano anche i problemi posturali, le contratture, le tendiniti, gli strappi e gli stiramenti muscolari.
Il dolore può essere causato anche da altre malattie più o meno gravi che interessano il sistema nervoso, quello muscolo scheletrico o l’intero organismo.

Le condizioni che possono più facilmente causare dolore al braccio destro sono:Immagine che rappresenta una giocatrice di tennis che prova dolore al braccio destro

  • Artrosi cervicale, una patologia a carico della cartilagine delle vertebre cervicali, che porta a rigidità nella zona del collo, specie la mattina. Si manifesta con dolore al collo dalla alla base della nuca fino alle spalle;
  • Angina pectoris, o angina da sforzo o angina cronica stabile. È un sintomo di inizio di affaticamento a livello cardio-circolatorio, perché deriva da un temporaneo afflusso di sangue, e quindi di ossigeno, non sufficiente, che provoca dei sintomi simili a quelli della cattiva digestione: stanchezza, vertigini, sudorazione. Si manifesta talvolta con un dolore sordo, come una stretta al petto, irradiato appunto alle braccia, sia destro che sinistro, ma anche verso schiena, e dal collo alla mandibola. Non si tratta di una patologia vera e propria, ma di episodi temporanei. Se si verificano spesso è bene accertarsi che non vi sia sottostante un restringimento (stenosi) delle arterie coronarie;
  • Stiramenti o distorsione. Un trauma può causare danni ai muscoli (stiramento) o alle articolazioni (una distorsione). I sintomi includono dolore, gonfiore, lividi, debolezza e spasmi muscolari. Entrambe le condizioni di solito guariscono da sole con il solo riposo o con semplici trattamenti, come l’applicazionne di ghiaccio per attenuare il gonfiore;
  • Borsite, un'infiammazione che interessa le sacche ripiene di liquido, chiamate borse, che proteggono le articolazioni. Il movimento ripetuto del braccio può provocare un'infiammazione del liquido presente all'interno delle borse che proteggono l'articolazione del gomito, nota come borsite dell’olecrano (cioè della punta ossea del gomito), provocando dolore e gonfiore. La maggior parte dei casi di borsite si risolve prendendo un antidolorifico ma se insorge un'infezione – a seguito di un graffio o di una ferita profonda del braccio - può essere necessario assumere antibiotici. Il dolore di solito si attenua dopo poche settimane, sebbene il gonfiore possa durare più a lungo prima di scomparire;
  • Lesione della cuffia dei rotatori, un’articolazione della spalla che ne permette il movimento. Con l'avanzare dell'età, i tendini della cuffia dei rotatori iniziano a consumarsi o a strapparsi. Uno sport o un lavoro che impegnino le braccia in movimenti ripetitivi di iperestensione possono logorare le strutture dell’articolazione. I sintomi di tale condizione variano da un dolore sordo e debolezza nel braccio a un dolore grave e costante. Se si sospetta una lesione della cuffia dei rotatori, è necessario rivolgersi al medico per impostare una terapia adeguata;
  • Ernia del disco cervicale. Tale condizione si manifesta quando, a causa dalla fuoriuscita del materiale gelatinoso che normalmente si trova in cuscinetti (dischi) posti tra una vertebra e l’altra, lo spazio intervertebrale viene ridotto. Il nervo che esce in corrispondenza di questo spazio e innerva tutto il braccio viene quindi schiacciato dando sintomi dolorosi (brachialgia) come: formicolii all’arto e dolori al collo che tendono ad acutizzare con il movimento. Di solito questa condizione dà anche mal di testa e vertigini. Il formicolio, in molti casi, si irradia fino alle dita della mano;
  • Schiacciamento o blocco di un nervo, per esempio dovuto a sindrome dello stretto toracico. Talvolta l’età, la scoliosi o semplicemente un’errata postura possono provocare uno schiacciamento dei nervi lungo la colonna vertebrale. Ciò genera un dolore che si irradia dal collo fino alle braccia accompagnato da una sensazione di formicolio. Questo deterioramento è noto come artrite della colonna o spondilosi cervicale. In tali casi, il dolore può variare da persona a persona alternando fasi in cui compare con intensità maggiore ad altre in cui è minore. Lo schiacciamento dei nervi può avvenire anche a livello del polso, per cui si parla di sindrome del tunnel carpale, o del gomito (sindrome del canale cubitale) causando dolore e formicolio lungo il braccio e la mano, non riconducibili agli effetti del dolore al collo. I sintomi possono essere alleviati con farmaci di automedicazione, ad esempio ibuprofene o paracetamolo, e praticando attività fisica;
  • Lesioni ai nervi che legano la colonna vertebrale al braccio (si parla in questo caso di lesioni del plesso brachiale), che si possono verificare in chi esagera con gli allungamenti dei muscoli del braccio o della spalla, frequenti in chi fa sport di contatto;
  • Artrite del gomito, può provocare l'infiammazione dell'articolazione del gomito causando gonfiore, aumento della temperatura nell’area interessata, dolore e una sensazione di rigidità;
  • Gomito del tennista o del golfista, dovuto alla sollecitazione prolungata di muscoli e tendini dell'articolazione del gomito. Si presenta con dolore all'esterno o all'interno del gomito, che può durare diverse settimane o mesi prima di attenuarsi;
  • Sindrome del tunnel carpale. Si tratta di una neuropatia periferica, cioè la compressione del nervo mediano che dal braccio arriva alle dita della mano. Si presenta con formicolio, intorpidimento e dolore alla mano e al braccio;
  • Periartrite alla spalla può causare il dolore ed essere molto fastidiosa e debilitante durante lo svolgimento delle attività quotidiane;
  • Reflusso gastroesofageo o come conseguenza di una mastectomia (asportazione chirurgica della mammella);
  • Stress e attacchi di panico possono manifestarsi con una serie di sintomi, fra cui il dolore al braccio destro.

Come riconoscere il dolore al braccio da infarto?

La prima cosa da dire è che non è vero che l’infarto si manifesta sempre con dolore al braccio, e inoltre quando capita può riguardare sia il braccio destro che quello sinistro. 
Non è semplice riconoscere il dolore al braccio da infarto, anche perché spesso non si tratta di infarto ma di uno dei sintomi dell’angina. Tuttavia, se questo sintomo si presenta in modo improvviso e si associa ad ansia, bruciore, dolore o sensazione di oppressione al petto e al collo, respirazione faticosa, vertigini è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso. 
La differenza fra dolore da angina e da infarto è la persistenza. Il dolore al petto da angina si risolve in 10-15 minuti circa, mentre quello da infarto dura molto più a lungo, oltre la mezz’ora, e non si allevia in nessun modo, né cambiando posizione, né con farmaci, né riposando.
Non è detto che questi sintomi siano segnali di un infarto, ma è meglio recarsi in pronto soccorso per un “falso allarme” piuttosto che sottovalutare questo genere di sintomi. L’infarto ha un’ottima prognosi se viene trattato tempestivamente, nelle prime ore dall’insorgenza dei sintomi.

Il dolore al braccio è comunque correlato con i problemi cardio-circolatori, al di là dell’infarto.
Un esempio è la trombosi venosa profonda, in cui un coagulo di sangue nelle vene profonde del corpo blocca il flusso del sangue in una parte di tessuti. Nella gran parte dei casi la trombosi venosa (si dice profonda quando interessa una zona non superficiale) interessa le gambe, ma può colpire anche le braccia. Questa condizione è facilmente identificabile perché l’arto è gonfio di colore rosso-bluastro e molto dolente. Se si riscontrano tali sintomi è importante recarsi subito al pronto soccorso.

Rimedi e farmaci per il dolore al braccio destro

La terapia dipende dalla diagnosi. Se si tratta di un problema muscolo-scheletrico e il dolore è gestibile, è bene chiedere al medico quale antidolorifico è più indicato per noi. Si possono assumere antodolorifici non steroidei (FANS, come ibuprofene, ketoprofene o nimesulide…), oppure in alcuni casi suggeriti dal medico dei cortisonici. Il cortisone non va mai assunto autonomamente al di fuori del dosaggio consigliato dal medico.


Alcuni rimedi utili per risolvere il dolore al braccio destro sono il riposo (vanno assolutamente evitati gli sforzi), impacchi di ghiaccio, tutori o un bendaggio intorno al braccio per tenerlo a riposo o sollevato.

Alcune sedute di fisioterapia o di ginnastica posturale sono fondamentali qualora il dolore al braccio destro fosse dovuto a una cattiva postura o a un problema di schiacciamento di vertebre cervicali. Alcuni sport, infatti, sollecitano particolarmente le articolazioni e i muscoli degli arti superiori. A livello di alimentazione, è bene che il supporto di sali minerali e vitamine, in particolare di vitamina E, sia buono. Bisogna comunque evitare i pericolosi fai da te e rivolgersi al medico per misurare questi valori e assumere semmai degli integratori, solo se necessario.

Cosa fare per prevenire il dolore al braccio

Alcune forme di dolore al braccio – destro e sinistro – sono prevenibili. In molti casi, il dolore alle braccia si verifica a causa di una lesione o condizione prevenibile mantenendo una certa elasticità delle strutture articolari.
Esercizi di allungamento, svolti regolarmente, in particolare prima di uno sforzo fisico, possono essere utili.
Prestare attenzione ai movimenti che si compiono e, nel caso, usare tutori, sono tutti accorgimenti che possono fare la differenza, soprattutto con l’avanzare degli anni.


RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Domande e risposte

Quando fa male il braccio destro che vuol dire?

Il dolore al braccio destro è un sintomo piuttosto comune di una serie di condizioni decisamente meno gravi. Solitamente deriva da un problema di natura muscolo-scheletrica oppure nervosa (schiacciamento di alcuni nervi a livello vertebrale) e nella maggior parte dei casi se ne va con un po’ di riposo, riallenando la propria postura se è un problema legato alla schiena, e in alcuni casi grazie a un impacco di ghiaccio. 

Come capire se il dolore al braccio destro è muscolare o osseo?

Non esiste una risposta decisiva. Dipende dalla condizione specifica della persona. Generalmente possiamo dire che il dolore osseo è profondo, e più doloroso, mentre quello muscolare (si parla di mialgia) sembra più superficiale e meno penetrante. Il dolore ai tendini si presenta anche in modo meno doloroso.

L’unico modo per capire con esattezza l’origine di un dolore al braccio è andare dal medico, che eventualmente se non è sufficiente la visita, consiglierà un esame strumentale o una visita specialistica.

Perché fa male il braccio destro e la spalla?

All’origine del dolore al braccio destro e alla spalla possono esserci diverse cause dovute a condizioni particolari o ad altre patologie.Tra queste cause rientrano anche i problemi posturali, le contratture, le tendiniti, gli strappi e gli stiramenti muscolari. Il dolore può essere causato anche da altre malattie più o meno gravi che interessano il sistema nervoso, dovute a cattiva postura o a movimenti bruschi e prolungati.

Quando si infiamma il nervo del braccio?

Talvolta l’età, la scoliosi o semplicemente un’errata postura possono provocare uno schiacciamento dei nervi lungo la colonna vertebrale. Ciò genera un dolore che si irradia dal collo fino alle braccia accompagnato da una sensazione di formicolio. Questo deterioramento è noto come artrite della colonna o spondilosi cervicale. In tali casi, il dolore può variare da persona a persona alternando fasi in cui compare con intensità maggiore ad altre in cui è minore. Lo schiacciamento dei nervi può avvenire anche a livello del polso, per cui si parla di sindrome del tunnel carpale, o del gomito (sindrome del canale cubitale) causando dolore e formicolio lungo il braccio e la mano, non riconducibili agli effetti del dolore al collo. I sintomi possono essere alleviati con farmaci di automedicazione, ad esempio ibuprofene o paracetamolo, e praticando attività fisica.

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