Aggiornato il 08.02.2023
Ci si spaventa subito per un persistente dolore al braccio destro. È noto infatti che sia uno dei sintomi dell’infarto, o di un problema serio al cuore, ma per fortuna è raro che la causa sia proprio quella. Il dolore al braccio destro è un sintomo piuttosto comune di una serie di condizioni decisamente meno gravi. Solitamente deriva da un problema di natura muscolo-scheletrica oppure nervosa (schiacciamento di alcuni nervi a livello vertebrale) e nella maggior parte dei casi se ne va con un po’ di riposo, riallenando la propria postura se è un problema legato alla schiena, e in alcuni casi grazie a un impacco di ghiaccio.
Il dolore al braccio destro è un sintomo che può variare di intensità, essere continuo, acuto, discontinuo, il più delle volte è sordo.
Può essere localizzato al braccio, oppure protendersi fino alla mano, alla spalla o al gomito. Può insorgere spontaneamente apparentemente senza motivo, oppure dopo un evento, come una vaccinazione (il vaccino per il Covid può provocare in alcune persone dolore in sede di inoculazione, che se ne va dopo qualche ora).
Tavolta si accompagna a formicolio, specie quando il dolore origina da un problema di nervi.
All’origine del dolore al braccio destro possono esserci diverse cause dovute a condizioni particolari o ad altre patologie.
Tra queste cause rientrano anche i problemi posturali, le contratture, le tendiniti, gli strappi e gli stiramenti muscolari.
Il dolore può essere causato anche da altre malattie più o meno gravi che interessano il sistema nervoso, quello muscolo scheletrico o l’intero organismo.
Le condizioni che possono più facilmente causare dolore al braccio destro sono:
La prima cosa da dire è che non è vero che l’infarto si manifesta sempre con dolore al braccio, e inoltre quando capita può riguardare sia il braccio destro che quello sinistro.
Non è semplice riconoscere il dolore al braccio da infarto, anche perché spesso non si tratta di infarto ma di uno dei sintomi dell’angina. Tuttavia, se questo sintomo si presenta in modo improvviso e si associa ad ansia, bruciore, dolore o sensazione di oppressione al petto e al collo, respirazione faticosa, vertigini è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso.
La differenza fra dolore da angina e da infarto è la persistenza. Il dolore al petto da angina si risolve in 10-15 minuti circa, mentre quello da infarto dura molto più a lungo, oltre la mezz’ora, e non si allevia in nessun modo, né cambiando posizione, né con farmaci, né riposando.
Non è detto che questi sintomi siano segnali di un infarto, ma è meglio recarsi in pronto soccorso per un “falso allarme” piuttosto che sottovalutare questo genere di sintomi. L’infarto ha un’ottima prognosi se viene trattato tempestivamente, nelle prime ore dall’insorgenza dei sintomi.
Il dolore al braccio è comunque correlato con i problemi cardio-circolatori, al di là dell’infarto.
Un esempio è la trombosi venosa profonda, in cui un coagulo di sangue nelle vene profonde del corpo blocca il flusso del sangue in una parte di tessuti. Nella gran parte dei casi la trombosi venosa (si dice profonda quando interessa una zona non superficiale) interessa le gambe, ma può colpire anche le braccia. Questa condizione è facilmente identificabile perché l’arto è gonfio di colore rosso-bluastro e molto dolente. Se si riscontrano tali sintomi è importante recarsi subito al pronto soccorso.
Alcuni rimedi utili per risolvere il dolore al braccio destro sono il riposo (vanno assolutamente evitati gli sforzi), impacchi di ghiaccio, tutori o un bendaggio intorno al braccio per tenerlo a riposo o sollevato.
Alcune sedute di fisioterapia o di ginnastica posturale sono fondamentali qualora il dolore al braccio destro fosse dovuto a una cattiva postura o a un problema di schiacciamento di vertebre cervicali. Alcuni sport, infatti, sollecitano particolarmente le articolazioni e i muscoli degli arti superiori. A livello di alimentazione, è bene che il supporto di sali minerali e vitamine, in particolare di vitamina E, sia buono. Bisogna comunque evitare i pericolosi fai da te e rivolgersi al medico per misurare questi valori e assumere semmai degli integratori, solo se necessario.
Alcune forme di dolore al braccio – destro e sinistro – sono prevenibili. In molti casi, il dolore alle braccia si verifica a causa di una lesione o condizione prevenibile mantenendo una certa elasticità delle strutture articolari.
Esercizi di allungamento, svolti regolarmente, in particolare prima di uno sforzo fisico, possono essere utili.
Prestare attenzione ai movimenti che si compiono e, nel caso, usare tutori, sono tutti accorgimenti che possono fare la differenza, soprattutto con l’avanzare degli anni.
Il dolore al braccio destro è un sintomo piuttosto comune di una serie di condizioni decisamente meno gravi. Solitamente deriva da un problema di natura muscolo-scheletrica oppure nervosa (schiacciamento di alcuni nervi a livello vertebrale) e nella maggior parte dei casi se ne va con un po’ di riposo, riallenando la propria postura se è un problema legato alla schiena, e in alcuni casi grazie a un impacco di ghiaccio.
Non esiste una risposta decisiva. Dipende dalla condizione specifica della persona. Generalmente possiamo dire che il dolore osseo è profondo, e più doloroso, mentre quello muscolare (si parla di mialgia) sembra più superficiale e meno penetrante. Il dolore ai tendini si presenta anche in modo meno doloroso.
L’unico modo per capire con esattezza l’origine di un dolore al braccio è andare dal medico, che eventualmente se non è sufficiente la visita, consiglierà un esame strumentale o una visita specialistica.
All’origine del dolore al braccio destro e alla spalla possono esserci diverse cause dovute a condizioni particolari o ad altre patologie.Tra queste cause rientrano anche i problemi posturali, le contratture, le tendiniti, gli strappi e gli stiramenti muscolari. Il dolore può essere causato anche da altre malattie più o meno gravi che interessano il sistema nervoso, dovute a cattiva postura o a movimenti bruschi e prolungati.
Talvolta l’età, la scoliosi o semplicemente un’errata postura possono provocare uno schiacciamento dei nervi lungo la colonna vertebrale. Ciò genera un dolore che si irradia dal collo fino alle braccia accompagnato da una sensazione di formicolio. Questo deterioramento è noto come artrite della colonna o spondilosi cervicale. In tali casi, il dolore può variare da persona a persona alternando fasi in cui compare con intensità maggiore ad altre in cui è minore. Lo schiacciamento dei nervi può avvenire anche a livello del polso, per cui si parla di sindrome del tunnel carpale, o del gomito (sindrome del canale cubitale) causando dolore e formicolio lungo il braccio e la mano, non riconducibili agli effetti del dolore al collo. I sintomi possono essere alleviati con farmaci di automedicazione, ad esempio ibuprofene o paracetamolo, e praticando attività fisica.
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