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Domande e Risposte
Che cosa significa congestione nasale?
La congestione nasale è una fastidiosa sensazione di ostruzione al naso, o naso chiuso, che ci impedisce di respirare normalmente, e che si accompagna spesso ad altri sintomi come mal di testa, stanchezza, nausea, dolore facciale, rinorrea (naso che cola), cioè la perdita di muco dal naso sia verso l’esterno dello stesso che internamente, verso la gola. Non solo le mucose diventano ipertrofiche, ma i vasi sanguigni si dilatano, e spesso, il muco naturalmente prodotto per ripulire il naso dai microbi, vi resta “intrappolato”, dandoci la spiacevole sensazione di non riuscire a respirare e impedendoci di percepire gli odori.
Tuttavia, dal momento che il naso ci serve per respirare, averlo “tappato” rappresenta un grosso problema per il nostro approvvigionamento di ossigeno. La bocca non è provvista di barriere anti-microbi come il naso.che filtrano l’aria per ripulirla da agenti patogeni, sporcizia (ad esempio particelle di polvere) e altre potenziali minacce grazie alla sua “peluria” interna e al muco prodotto da apposite ghiandole presenti nelle mucose.
I sintomi del naso chiuso
Si tratta di sintomi lievi, e includono:
- Dispnea (difficoltà a respirare) che può disturbare il sonno. Nel naso sono presenti infatti strutture dure rivestite di mucosa, dette turbinati, che hanno lo scopo di riscaldare e umidificare l’aria inalata prima che arrivi agli organi della respirazione. Ma se l’aria trova uno “sbarramento” e non riesce a oltrepassare le narici, noi rischiamo di andare in debito di ossigeno, una condizione molto pericolosa specialmente se si verifica di notte;
- Rinorrea (naso che cola, in particolare muco);
- Starnuti frequenti;
- Mal di gola;
- Sensazione di stordimento e stanchezza;
- Dolore facciale, in particolare nella zona dei seni paranasali;
- Mal di testa e cefalea;
- Nausea;
- In alcuni casi febbre.
Perché viene la congestione nasale?
Il naso chiuso, frequente nelle stagioni fredde, è dovuto al rigonfiamento delle mucose del naso, in particolare delle vene nella mucosa nasale (seni venosi), in seguito a infiammazione dovuta a fattori esterni che inaliamo con la respirazione: virus e batteri, ma anche allergeni come i pollini. Le mucose si gonfiano e producono il muco, e così passa meno aria dalle narici; in alcuni casi il passaggio è completamente ostruito.
La congestione nasale e la rinorrea sono spesso un sintomo di una condizione sottostante:
- Sinusite acuta: in questo caso la secrezione è mucopurulenta e la persona ha un dolore al viso, in particolare ai seni mascellari o frontali, accompagnato frequentemente da cefalea. La sinusite è un’infiammazione della mucosa dei seni paranasali, che sono le cavità delle ossa intorno al naso e agli occhi. Quando questi seni si infiammano, le mucose diventano più spesse impedendo al muco prodotto dal naso di essere espulso. Le secrezioni restano così bloccate nei seni paranasali. L’infiammazione può essere improvvisa, acuta, ma se non trattata tende a diventare cronica, cioè persistere per oltre un mese, o diventare ricorrente cioè ripresentarsi più volte l’anno;
- Allergie: in caso di allergie la secrezione è solitamente più acquosa, e si accompagna a starnuti e a prurito agli occhi. In questo caso i sintomi legati al naso che cola sono dovuti a una reazione anomala del sistema immunitario contro particelle proteiche disperse nell’aria, che una volta a contatto con le mucose nasali ne provocano l’infiammazione. Per questo chi soffre, ad esempio, di pollinosi, ovvero di allergia ai pollini di una o più piante. Altri sintomi per capire che si tratta di reazione allergica sono la presenza di pizzicore alla gola, di tosse secca, e in alcuni casi di sma bronchiale con difficoltà respiratorie e di congiuntivite allergica che si manifesta con abbondante lacrimazione, occhi rossi e gonfi, prurito;
- Rinite vasomotoria: la secrezione è acquosa, le mucose sono gonfie e arrossate e si starnutisce spesso. La rinite vasomotoria è detta anche rinite non allergica. Si tratta di una malattia cronica che vede una congestione vascolare intermittente della mucosa nasale;
- Infezioni delle alte vie respiratorie, il raffreddore o l’influenza (che sono due condizioni distinte): in questo caso oltre alla secrezione con muco, l’infezione porta a mal di gola e malessere generale. A causare il raffreddore sono dei virus della famiglia dei Rinovirus. Se si infiammano i seni paranasali si parla di sinusite;
- Presenza di un corpo estraneo nel naso: in questo caso solitamente la secrezione è monolaterale, coè riguarda solo il lato dove è presente il corpo estraneo e vede la presenza di sangue;
- Poliposi nasale. I polipi sono escrescenze carnose ripiene di siero che si originano dalla mucosa che riveste le cavità nasali o i seni paranasali, che possono ostacolare la circolazione dell’aria inspirata. Il soggetto che soffre di poliposi, condizione che in genere è bilaterale, ovvero interessa entrambi i lati del naso, ha la sensazione di non riuscire a respirare, di avere un “tappo” che blocca il passaggio dell’aria. Non solo, un’altra conseguenza è la riduzione o la perdita della capacità olfattiva. Perché si formano i polipi, e quali sono i rischi connessi? Le cause della poliposi nasale possono essere svariate. Talvolta il tutto si origina da un’affezione virale, o da un’allergia (ad esempio a certi farmaci), e sicuramente un peso specifico importante lo riveste la familiarità. Detto questo, a differenza di altre poliposi (come quella intestinale), quella che interessa il naso è sempre benigna;
- Utilizzo eccessivo di decongestionanti.
Quando il naso chiuso è sintomo di COVID-19?
Abbiamo imparato con gli anni che non tutte le persone manifestano l’infezione da SARS-CoV-2 allo stesso modo. Taluni presentano i sintomi del raffreddore, fra cui anche la congestione nasale e il naso che cola, altri accanto a questi sintomi ne hanno anche di ulteriori.
L’unico modo, oggi che nella maggior parte dei casi la malattia da
COVID-19 si esprime in maniera paucisintomatica, per sapere se si è positivi al COVID-19 è fare un tampone.
Detto questo, in linea generale la rinite del SARS-CoV-2 è più frequentemente associata anche a mal di gola forte, a tosse e a malessere generale, che in alcuni casi si accompagna a febbre. Alcune persone manifestano disturbi gastrointestinali e dolori articolari e muscolari, oltre alla “storica” alterazione di olfatto e gusto.
La normale congestione nasale e il raffreddore non danno questi sintomi, ma questo non significa che non averli implichi essere negativi a un eventuale tampone. Si può sempre essere asintomatici o paucisintomatici.
Quanto dura la congestione nasale e che rimedi usare
La congestione nasale, se lieve, si risolve autonomamente anche in meno di una settimana senza bisogno di farmaci, ma tutto dipende da quale sia la causa sottostante. I
sintomi del naso chiuso possono essere alleviati con un
decongestionante per naso o per bocca, che vanno assunti sempre dopo aver chiesto consiglio al medico o al farmacista. I decongestionanti provocano la contrazione della muscolatura liscia dei vasi sanguigni nel naso riducendo il flusso locale di sangue e quindi il gonfiore delle mucose, permettendoci di respirare meglio. Fra i decongestionanti topici troviamo l’ossimetazolina: sono sufficienti due spruzzi in ogni narice una o due volte al giorno per 3-4 giorni. Fra i decongestionanti orali troviamo la pseudoefedrina.
Se vogliamo andare all’origine del problema, bisogna trattare la causa del naso chiuso. In caso di allergie sono utili gli antistaminici (chiedere al medico quale è più indicato per noi) e in alcuni casi corticosteroidi nasali che devono essere somministrati sotto controllo medico.
Se il naso chiuso è accompagnato da malessere e febbre una possibile soluzione possono essere i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) per alleviare l’infiammazione delle mucose.
Accanto ai rimedi farmacologici, vi sono delle accortezze “casalinghe” che nei casi non gravi possono alleviare la congestione, come ad esempio i famosi
suffumigi per fluidificare il muco (posizionare il capo sopra una bacinella piena d’acqua molto calda isolandoci dall’esterno con un asciugamano, e respirando il vapore). Anche i
lavaggi nasali con soluzione salina possono essere utili per favorire la liberazione delle vie aeree e a mantenerle umide.
Anche come si dorme aiuta a stare meglio. Si consiglia di dormire con il capo sollevato rispetto al corpo e preferire alimenti leggeri come brodi o minestre.
Digitopressione per la congestione nasale: attenzione al fai da te
Si legge spesso in rete che uno dei rimedi casalinghi contro il naso chiuso è la
digitopressione, ossia la possibilità di liberare il naso premendo con le dita nei “punti giusti”. È necessario precisare che la digitopressione non è una tecnica riconosciuta dalla medicina “occidentale” in quanto gli studi scientifici sin qui prodotti non hanno mostrato forti evidenze di una sua efficacia.
In ogni caso, se si sceglie di utilizzare la digitopressione per la congestione nasale, è importante farlo sotto la supervisione di un professionista qualificato evitando pericolosi fai da te, e non sostituirla alle terapie mediche raccomandate dal proprio medico curante.
Fonti bibliografiche
Domande e risposte
Come si fa passare una congestione nasale?
La congestione nasale, se lieve, si risolve autonomamente anche in meno di una settimana senza bisogno di farmaci, ma tutto dipende da quale sia la causa sottostante. I sintomi del naso chiuso possono essere alleviati con un decongestionante per naso o per bocca, che vanno assunti sempre dopo aver chiesto consiglio al medico o al farmacista. In caso di allergie sono utili gli antistaminici (chiedere al medico quale è più indicato per noi) e in alcuni casi corticosteroidi nasali che devono essere somministrati sotto controllo medico. Accanto ai rimedi farmacologici, vi sono delle accortezze “casalinghe” che nei casi non gravi possono alleviare la congestione, come ad esempio i famosi suffumigi e i lavaggi con soluzione salina.
A cosa è dovuta la congestione nasale?
Il naso chiuso, frequente nelle stagioni fredde, è dovuto al rigonfiamento delle mucose del naso, in particolare delle vene nella mucosa nasale (seni venosi), in seguito a infiammazione dovuta a fattori esterni che inaliamo con la respirazione: virus e batteri, ma anche allergeni come i pollini. Le mucose si gonfiano e producono il muco, e così passa meno aria dalle narici; in alcuni casi il passaggio è completamente ostruito. La congestione nasale e la rinorrea sono spesso un sintomo di una condizione sottostante.
Quanto tempo dura la congestione nasale?
La congestione nasale, se lieve, si risolve autonomamente anche in meno di una settimana senza bisogno di farmaci, ma tutto dipende da quale sia la causa sottostante.
Dove premere per sinusite?
Si legge spesso in rete che uno dei rimedi casalinghi contro il naso chiuso è la digitopressione, ossia la possibilità di liberare il naso premendo con le dita nei “punti giusti”. È necessario precisare che la digitopressione non è una tecnica riconosciuta dalla medicina “occidentale” in quanto gli studi scientifici sin qui prodotti non hanno mostrato forti evidenze di una sua efficacia. In ogni caso, se si sceglie di utilizzare la digitopressione per la congestione nasale, è importante farlo sotto la supervisione di un professionista qualificato evitando pericolosi fai da te, e non sostituirla alle terapie mediche raccomandate dal proprio medico curante.