Astenia: cos’è, e quali possono essere le cause

Astenia: cos’è, e quali possono essere le cause

Indice


Domande e risposte

Astenia: una stanchezza che non passa

Astenia è un termine che può avere molte sfumature di significato, ma che in medicina indica una condizione molto precisa: estrema debolezza, in primis di natura muscolare. Un sinonimo di astenia, sia che ci riferiamo alla terminologia clinica, e quindi alla sua definizione in quanto sintomo patologico o fisiologico, che al parlato di tutti i giorni, potrebbe quindi essere quello di stanchezza, di spossatezza, di mancanza di energia vitale, di affaticamento fisico e/o mentale. A seconda delle cause, l’astenia potrà risolversi da sola, o necessitare di rimedi specifici, che siano terapie farmacologiche, psicoterapia o cure naturali, come, ad esempio, l’agopuntura, un cambio di dieta o l’assunzione di ricostituenti.  

A ben vedere, quindi, tutti nella vita abbiamo sperimentato varie forme di astenia. Ad esempio durante il cambio di stagione, e in particolare è noto il fenomeno dell’astenia primaverile. Un esaurimento psicofisico non è raro anche quando siamo sottoposti a forti stress e sforzi, ad esempio dopo una sessione di esami universitari particolarmente impegnativi, dopo un trasloco, a seguito di eventi psicologicamente debilitanti. L’astenia può quindi essere fisiologica, non preoccupante e transitoria, oppure può essere un campanello di allarme, una spia di un problema di natura organica o psicologica (astenia nervosa). Oppure può essere una conseguenza, un effetto collaterale di cure farmacologiche, ad esempio, o presentarsi come strascico dopo una malattia importante, o un intervento chirurgico, rendendo più faticosa e lunga la convalescenza. L’astenia può essere “regionale”, interessando solo alcune aree del corpo, ad esempio gli arti, oppure generalizzata. In questi casi occorre distinguere i sintomi, e pertanto avremo:
  • In caso di astenia regionale: grande fatica nel muovere parti del corpo, ad esempio le gambe, le mani, la schiena, con altri disturbi correlati tra cui crampi, spasmi, sensazione che i muscoli non rispondano ai comandi del cervello, o che lo facciano con troppa lentezza.
  • Nell’astenia generale, invece, si potrebbero sperimentare, oltre all’affaticamento e alla stanchezza, anche mancanza di vigore, incapacità decisionale, apatia, malessere simil-influenzale, febbricola, svogliatezza, inconcludenza, irritabilità, disturbi del sonno. 
Per parlare, quindi, di astenia, non si può essere troppo generici, ma distinguere, innanzi tutto, se la causa sia di natura fisiologica (ancorché debilitante allo stesso modo), oppure patologica, e pertanto se ci troviamo di fronte ad una astenia primaria o secondaria

Astenia: le cause fisiologiche

L’astenia come strema stanchezza e debolezza muscolare, può presentarsi in moltissime situazioni della vita senza avere un significato patologico ma, anzi, rientrare in una “normale” sintomatologia quando associata a determinate condizioni. Vediamo le principali:
  • Astenia da invecchiamento. Non sempre l’andare avanti con gli anni si accompagna a indebolimento, ma si tratta comunque di un fenomeno fisiologico che può manifestarsi dai 65 anni in avanti, a seconda delle condizioni di salute generali e dello stile di vita. 
  • Astenia da gravidanza. Normale per una donna incinta, soprattutto nel corso del primo trimestre, sperimentare una grande stanchezza, che dipende dal notevole dispendio energetico e dalla necessità dell’organismo di adattarsi alla nuova condizione.
  • Astenia da menopausa. Anche in questo caso, una certa dose di spossatezza, sia fisica che mentale può essere normale perché indotta dalle fluttuazioni ormonali tempestose.
  • Astenia stagionale. Come anticipato, il cambio di stagione e in particolare il passaggio dal periodo invernale e quello primaverile comporta un certo sforzo di adattamento da parte del corpo, che può essere spossante. Ugualmente è fisiologica un’astenia da aumento delle temperature o da cambio di clima (ad esempio quando ci si sposta da una regione temperata ad una caldo-umida o tropicale), così come una stanchezza autunnale legata alla diminuzione delle ore di luce.
  • Astenia da sedentarietà. Uno stile di vita poco o per nulla attivo, comporta un indebolimento dei muscoli e un rallentamento della circolazione, tutte condizioni innaturali per un organismo umano in salute, che è programmato biologicamente per muoversi, che possono sfociare nell’astenia. 
  • Astenia da sforzo fisico (astenia muscolare) o mentale. Capita di sentirsi prostrati, di aver esaurito le forze, dopo periodi di intenso impegno fisico o mentale che sia stato protratto per periodo di tempo abbastanza lungo. Questo tipo di astenia non va sottovalutato, perché “tirare la corda”, come si dice in gergo, può trasformarsi in una seria minaccia per la salute. In questi casi occorre, invece, permettere al corpo e alla testa di risposare, di “staccare” per tornare ad una condizione di equilibrio e recuperare le forze anche con un’alimentazione adeguata, e un ritmo di vita più lento. Se l’astenia è solo di tipo muscolare, e si associa a crampi, potrebbe essere utile sottoporsi a sessioni di riabilitazione fisioterapica e massaggi. 

Immagine che rappresenta una persona anziana dal fisioterapista per debolezza muscolare

Astenia: la cause patologiche

L’astenia in condizioni fisiologiche, quindi non quale sintomo di malattia, in genere ha una durata limitata nel tempo, transitoria, e si può alleviare con il riposo e, magari, qualche buon integratore di vitamine o sali minerali. Ma cosa accade quando, al contrario, l’astenia non solo non regredisce, ma tende a peggiorare o si manifesta molto di frequente? Che probabilmente si tratta di un’astenia patologica, e che, pertanto, deve spingerci dal nostro medico per un controllo più approfondito. Ciò non significa che dobbiamo allarmarci, all’origine di una profonda stanchezza, di una debolezza muscolare accentuata, spesso ci sono disturbi che si possono curare senza difficoltà. Vediamo quali possono essere le cause patologiche di un’astenia anomala, troppo accentuata o che non venga superata neppure dopo adeguato riposo.
  • Anemia perniciosa. Così viene definita la carenza di vitamina B12, una sostanza importantissima per la salute del corpo, perché è coinvolta in molteplici funzioni, protegge il sistema immunitario, il sistema nervoso, e stimola la produzione di globuli rossi. Questo tipo di anemia comporta tra i sintomi proprio l’astenia con accentuata debolezza muscolare, deficit mnemonici e confusione mentale, irritabilità, inappetenza, nausea e dimagrimento, tachicardia ecc. 
  • Anemia sideropenica. Si tratta dell’anemia da carenza di ferro, il minerale costitutivo dell’emoglobina, e che pertanto comporta una riduzione nella produzione di globuli rossi e un sangue “debole” e poco ossigenato. Le conseguenze di questa carenza, peraltro molto diffusa soprattutto tra le giovani donne, è una sintomatologia affine a quella dell’anemia perniciosa, con astenia, pressione bassa, pallore, difficoltà di concentrazione, respiro corto, poca resistenza, inappetenza eccetera.
  • Sindrome da stanchezza (o fatica) cronica. Questa patologia rara ma non rarissima (colpisce quasi l’1% della popolazione mondiale tra i venti e i quaranta anni, con prevalenza tra le donne), si caratterizza proprio per un’astenia inspiegabile e durevole (che, quindi, sia presente per oltre sei mesi), che peggiora dopo sforzi fisici e mentali “normali” e che non si allevia in alcun modo, tanto meno con il riposo. All’origine della sindrome da stanchezza cronica pare esserci una specifica patologia che colpisce il sistema nervoso centrale e il sistema immunitario: la encefalomielite mialgica. 
  • Malattie del fegato, tra cui la cirrosi epatica e le epatiti. In questo caso l’astenia è la conseguenza di un rallentamento metabolico importante. 
  • Malattie dei reni che comportino insufficienza renale con conseguente un indebolimento generalizzato e un rallentamento di tutte le funzioni vitali. 
  • Apnee ostruttive del sonno, caratterizzate proprio da sonnolenza diurna e astenia generale.
  • Malattie infiammatorie intestinali tra cui la colite ulcerosa e il morbo di Crhon, ma anche la celiachia (intolleranza cronica al glutine). Si tratta di patologie di natura autoimmune, che comportano un’infiammazione cronica dei tessuti intestinali che conseguenti ulcere (e sanguinamenti interni) e malassorbimento. Ne consegue un indebolimento generale dell’organismo con astenia e dimagrimento. 
  • Cardiopatie e malattie circolatorie. Le malattie cardiovascolari comportano per lo più una incapacità del cuore di pompare sangue a sufficienza per irrorare tutte le parti del corpo che quindi “soffrono” per un deficit di ossigenazione. Tra i sintomi si annoverano: astenia, per l’appunto, ma anche dispnea, aritmie, dolori toracici eccetera. 
  • Miastenia gravis, una malattia neuromuscolare di probabile natura autoimmune, in cui si verifica una sorta di corto circuito tra i muscoli e i nervi, tale per cui i secondo non vengono stimolati dai primi e si indeboliscono diventando “cadenti”. Pertanto nella miastenia gravis l’astenia è regionale, e in genere colpisce i muscoli delle palpebre, che tipicamente assumono l’aspetto rilassato delle persone molte anziane, con conseguenze anche sulla visione, ma estendersi a tutti i muscoli del corpo. 
  • Botulismo. Si tratta di una gravissima intossicazione alimentare provocata dalla neurotossina Clostridium botulinum, che rapidamente avvelena l’organismo e può essere fatale. L’astenia in questo caso si associa a sdoppiamento della vista, difficoltà nell’articolare le parole e nella deglutizione (disfagia), difficoltà a tenere aperte le palpebre eccetera.
  • Diabete. Malattia cronica causata da una carenza nella produzione di insulina, l’ormone pancreatico deputato al metabolismo del glucosio, il diabete, sia di tipo 1 o giovanile, che di tipo 2 o degli adulti, purtroppo comporta delle conseguenze sulla salute generale, andando a colpire un po’ tutti gli organi, ma soprattutto indebolendo i vasi sanguigni. La conseguenza è una circolazione deficitaria che causa anche astenia, intesa sia come stanchezza che come indebolimento muscolare, deficit visivi, neuropatia periferica eccetera.
  • Ipotiroidismo. Disfunzione abbastanza frequente che colpisce soprattutto le donne, e che spesso ha una base autoimmune (tiroidite di Hashimoto), l’ipotiroidismo è una condizione che affligge la tiroide, spesso cronica, che comporta una insufficiente produzione di ormoni tiroidei, con conseguenze a cascata su molte funzioni primarie e secondarie dell’organismo. Primo sintomo è proprio l’astenia, cui si possono associare tendenza all’aumento di peso, sensibilità al freddo, irregolarità del ciclo mestruale, deficit mnemonici, sbalzi d’umore, caduta dei capelli eccetera.
  • Malattie infettive. L’astenia è quasi sempre presente nelle malattie infettive acute, dall’influenza al covid-19, fino alla mononucleosi, accompagnata da altri sintomi specifici quali febbre, dolori osteo-muscolari, brividi, mal di gola, nausea, ingrossamento dei linfonodi eccetera. L’astenia da malattia infettiva è spesso accompagnata da letargia, e dal bisogno impellente di dormire, perché il corpo necessita di mettersi a riposo per dare modo al sistema immunitario di debellare i microrganismi patogeni che l’hanno attaccato.
  • Cancro. La malattia oncologica può dare segni di sé di vario tipo a seconda della tipologia di tumore, della localizzazione e della stadiazione. Detto questo, tra i sintomi generali di tumori maligni, vi sono proprio l’astenia e il dimagrimento inspiegabile, dovuti al fatto che l’accrescimento tumorale sta sottraendo energia e vitalità al corpo.  
  • Malattie neurodegenerative quali il morbo di Parkinson, la Sla, la sclerosi multipla, eccetera. Nelle fasi iniziali queste patologie progressive danno come sintomo una astenia regionale, ovvero un indebolimento anche accentuato di singole parti del corpo, ad esempio le gambe, che poi tende ad estendersi a aggravarsi fino a generare impossibilità totale al movimento. 
  • Distrofia muscolare. Questo termine accorpa malattie neuromuscolari quali la distrofia di Duchenne, la distrofia di Becker e altre forme di distrofia, condizioni sostanzialmente determinate da un progressivo e irreversibile indebolimento muscolare. Anche in questo caso, quindi, il sintomo preminente è costituito dall’astenia, prima regionale. 

Astenia: le cause psicologiche

Un’astenia legata a disturbi dell’umore o malattie psichiatriche, anche definita astenia nervosa o astenia mentale, non è meno preoccupante di quella che derivi da una patologia del corpo e va senz’altro considerata un campanello d’allarme importante. Le cause dell’astenia nervosa sono principalmente il disturbo d’ansia generalizzato e la depressione, che si manifestano anche con altri sintomi tra cui:
  • Apatia;
  • Disturbi del sonno (insonnia o letargia);
  • Alterazione del senso di fame e sazietà (fame compulsiva o, al contrario, inappetenza);
  • Mancanza di iniziativa, perdita di interesse verso ciò che in precedenza veniva ritenuto importante;
  • Problemi sul fronte lavorativo o di studio;
  • Aritmie;
  • Sindrome delle gambe senza riposo.
Queste condizioni, come ad esempio le forme depressive, la sindrome bipolare che alternano fasi di astenia e apatia ad altre di iperdinamismo ed euforia, o l’ansia patologica, vanno diagnosticate e curate (non solo con i farmaci, ma anche con la psicoterapia) con tempestività per evitare derive drammatiche nelle vite di chi ne soffre. Ci sono situazioni, diremmo “casi” della vita che possono aumentare il rischio che una persona sviluppi un disturbo da stress post traumatico, o che vada in depressione, quali: lutti, separazioni, perdita del lavoro o mobbing sul lavoro, bullismo, malattie proprie o di un proprio congiunto eccetera. In questi casi, l’astenia che ha una natura nervosa, mentale, rappresenta un vero e proprio grido d’aiuto, un modo per avvisare che non ce la si fa più, che il peso della vita è diventato troppo oneroso da sopportare e che sia il corpo, che la psiche necessitano di cure specifiche. Non occorre sottolineare quanto sia cruciale un intervento esterno che raccolga quella richiesta d’aiuto e la “giri” ad un/a specialista in psichiatria o psicoterapia. Solo così, attraverso un percorso di profondo rinnovamento interiore, di recupero della propria serenità e stabilità, è allora possibile anche alleviare il sintomo, in questo caso l’astenia, e ritrovare l’energia vitale perduta. 

Astenia da farmaci

Sono diversi i farmaci che causano, tra gli effetti collaterali, anche forme più o meno accentuate di astenia, anche se molto dipende dalla condizione generali della persona che è in cura, dalla sua età, e dalla risposta ai principi attivi del medicinale, che è sempre molto individuale. Detto questo, la chemioterapia è senza dubbio il tipo di cura che con più frequenza causa astenia, così come altri sintomi estremamente debilitanti quali nausea e inappetenza. Un caso particolare è quello costituito dagli psicofarmaci e dagli ansiolitici. Abbiamo scoperto che spesso l’astenia primaria ha una causa psicogena, la quale, a sua volta, viene trattata con la classe di farmaci succitata. Ecco che può generarsi un piccolo paradosso, ovvero che la cura per la causa del sintomo, determini il sintomo! Questo, naturalmente, non significa che la psicoterapia sia sbagliata in sé, ma che magari vada aggiustata sulla persona oppure, semplicemente, affiancata da rimedi che migliorino gli effetti collaterali. Molti farmaci da banco possono dare astenia, soprattutto se parliamo di antinfluenzali, antinfiammatori e analgesici, e non bisogna preoccuparsene più di tanto soprattutto se li si assume occasionalmente. Gli antibiotici sistemici, che si assumono per via orale, possono ugualmente indebolire l’organismo, o comunque provocare una sensazione di spossatezza estrema, di astenia. Non di rado, quando si viene colpiti da malattie particolarmente debilitanti soprattutto di natura infettiva, come ad esempio le polmoniti (anche da covid-19), o si sia reduci da eventi traumatici che abbiano comportato emorragie e lesioni magari trattate chirurgicamente, l’astenia può trascinarsi a lungo fino a diventare patologica, e avere delle ragioni in parte psicogene. In generale, ogni volta che si assumono dei farmaci, e si osservano dei sintomi, degli effetti avversi che si manifestano in modo troppo accentuato, o prolungato rispetto a quanto ritenuto normale, inclusa l’astenia, occorre subito farlo presente al proprio medico. Molte terapie farmacologiche non si possono interrompere a piacimento! Quindi mai affidarsi al fai da te. Altri farmaci che provocano o possono provocare astenia e sonnolenza, sono:
  • Antistaminici e antiallergici a base di difenidramina, bromfeniramina, idrossizina, meclizina;
  • Farmaci per il cuore e antiaritmici, tra cui beta bloccanti;
  • Farmaci antinausea e antidiarroici;
  • Farmaci miorilassanti, che servono a decontrarre la muscolatura troppo tesa e che spesso vengono prescritti a chi soffra di cefalea muscolo-tensiva;
  • Analgesici a base di oppioidi.

Astenia senile

Che l’invecchiamento produca, tra le sue conseguenze, anche un indebolimento muscolare e una perdita di forza e di resistenza, oltreché un progressivo calo dell’acutezza mentale e sensoriale (si pensi solo alla vista e all’udito), è fatto del tutto naturale. Tuttavia, l’astenia negli anziani, o astenia senile, può assumere caratteristiche tali da diventare una sindrome specifica, chiamata marasma senile. Si tratta di una condizione generale di decadimento, sia fisico che mentale, i cui sintomi sono:
  • Cachessia con dimagrimento accentuato e perdita di tono muscolare;
  • Astenia profonda e generale;
  • Decalcificazione dello scheletro, con conseguente facilità alle fratture;
  • Anemia;
  • Secchezza delle mucose e della pelle;
  • Apatia;
  • Enfisema polmonare con dispnea (fiato corto, respirazione difficoltosa e superficiale).
L’astenia è quindi uno dei sintomi del marasma senile, ma può essere anche il primo in combinazione con il dimagrimento, il campanello d’allarme. Attenzione, ci sono due forme di marasma senile: una fisiologica, che si verifica quando l’organismo umano sia biologicamente pronto a terminare le sue funzioni, e che pertanto accompagna la vecchiaia e porta alla morte, e una patologica. In questo secondo caso i sintomi (tutti o alcuni, con l’astenia sempre presente) che abbiamo citato, possono insorgere precocemente (intorno ai settant’anni o anche prima) ed essere premonitori di una demenza senile o in generale di una malattia neurodegenerativa (Alzheimer, Parkinson), oppure di una condizione psicologica alterata, ad esempio una forma di depressione. Spesso a provocare questa astenia senile sono fattori ambientali o stressogeni che intervengono ad alterare l’equilibrio della persona anziana, tra cui un infarto, una caduta traumatica con frattura di una gamba o del bacino, o un evento luttuoso. In ogni caso, è necessario, prima di pensare a cure o trattamenti, sottoporre la persona anziana a visita neurologica o psichiatrica, con gli esami di riferimento per la diagnosi del marasma senile e delle sue cause, tra cui:
  • Analisi del sangue e delle urine;
  • Test cognitivi;
  • TC e risonanza magnetica cerebrale;
  • Spet (controllo del flusso ematico a livello cerebrale).

Astenie: cure e rimedi naturali

Curare l’astenia ha senso se si tratta di una condizione patologica oppure che tende a cronicizzare. L’astenia fisiologica, invece, può essere alleviata (o si possono accelerare i tempi di superamento della stessa), con il riposo, un’adeguata alimentazione e idratazione associata all’assunzione di integratori (su consiglio medico o almeno del/a farmacista di fiducia), attività fisica regolare non troppo intensa e… pazienza. Ma a seconda delle cause che provocano l’astenia, occorrerà agire su quelle, soprattutto se parliamo di malattie importanti. Tuttavia, anche in questo caso, se, ad esempio, l’astenia sia un sintomo di una condizione cronica legata a problemi metabolici, infiammatori o psicologici, è possibile alleviarla e quindi rinvigorire l’organismo anche con cure e rimedi naturali, purché concordati con il proprio medico affinché non vi sia conflitto con le eventuali terapie farmacologiche. Tra i rimedi e le tecniche della medicina naturale che possono risultare utili in caso di astenia in generale (fisiologica, patologica o psicogena), si annoverano:
  • Agopuntura e digitopressione, che agiscono sui nodi energetici del corpo sbloccando (laddove esista un blocco)
  • Riflessologia plantare, che lavora sui punti degli organi riflessi nella pianta del piede
  • Cromoterapia, che usa il potere dei colori per infondere forza al corpo
  • Acque e cure termali
  • Fitoterapia. Sono tantissime le piante che possiedono virtù rivitalizzanti e stimolanti della forza fisica e mentale tra cui il ginseng, la rhodiola e l’eleuterococco
  • Aromaterapia, basata sugli oli essenziali. I più utili per combattere l’astenia sono il timo, la santoreggia, il rosmarino, il vetiver
  • Fiori di Bach, in particolare per superare periodi di stanchezza e astenia si consigliano Elm, Oak, Olive e Hornbeam
 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Domande e risposte

Cos’è l’astenia?

Astenia è un sinonimo di debolezza, in particolare di natura muscolare. Il termine deriva dal greco antico che significa privo di forze. Si tratta di una condizione che può essere localizzata ad alcune parti del corpo (ad esempio quando si prova una grande fatica a muovere gli arti), o generalizzata. L’astenia può essere una spossatezza fisiologica e transitoria, dovuta, ad esempio, a normali fluttuazioni ormonali (comuni in menopausa o gravidanza, o anche durante la sindrome premestruale), o semplicemente conseguente a grandi sforzi fisici o mentali, e in questo caso non deve destare preoccupazione perché tende e risolversi spontaneamente. In alcuni casi, però, l’astenia rappresenta un sintomo specifico o un campanello d’allarme di patologie acute o croniche che in genere si associano ad altri disturbi, oppure avere una natura psicogena, ovvero essere determinata da un disturbo della mente, della personalità o dell’umore. 

Cosa causa l’astenia?

Le cause possono essere svariate, sia che parliamo di astenia patologica che di astenia psicologica. Ecco una lista delle più comuni:

  • Anemia e carenze alimentari (ad esempio deficit di ferro o di vitamina B12)
  • Malattie infettive
  • Sindrome da stanchezza cronica, una malattia che in realtà colpisce il sistema nervoso centrale e il sistema immunitario, riconosciuta dall’OMS, che si chiama encefalomielite mialgica.
  • Tumori
  • Intossicazione
  • Cure farmacologiche: l’astenia può essere un effetto collaterale di medicinali quali chemioterapici, psicofarmaci, miorilassanti, beta bloccanti e anti aritmici per il cuore, antistaminici e antiallergici
  • Ansia, depressione
  • Malattie cardiache
  • Malattie neurodegenerative in fase iniziale, tra cui Parkinson e Alzheimer
  • Malattie neuromuscolari tra cui la distrofia muscolare
  • Apnee ostruttive del sonno
  • Diabete
  • Malattie della tiroide
  • Cause fisiologiche di astenia sono poi gravidanza, menopausa, età avanzata, stanchezza dopo intensi sforzi fisici e/o mentali, e cambiamenti stagionali (molto comune è, ad esempio, l’astenia primaverile).

Quando l’astenia deve preoccupare?

L’astenia, intesa come stanchezza estrema soprattutto di natura muscolare, diventa sintomatica di una condizione patologica, che quindi merita controlli medici approfonditi, quando perdura per oltre sei mesi e non si allevi con il riposo, o si accompagni ad altri sintomi più o meno invalidanti che compromettano la propria capacità produttiva e ledano la vita sociale tra cui cali di memoria, crampi o perdita di sensibilità a carico di parti del corpo, aumento o perdita di peso repentina, dolori articolari, cefalee, mancanza di coordinamento nei movimenti eccetera. Inoltre, un’astenia improvvisa e incoercibile dopo l’assunzione o l’esposizione a sostanze potenzialmente tossiche, deve immediatamente insospettire che vi sia un avvelenamento o una avversione specifica alla sostanza in questione e deve portare ad un tempestivo intervento medico. 

Come si cura l’astenia?

Dipende dalla causa. Un’astenia fisiologica, o di natura psicogena, può essere alleviata con il riposo, attività fisica moderata, un’alimentazione che sia ricca in vitamine e antiossidanti che stimolino la produzione di endorfine (gli ormoni del buon umore), e magari il ricorso alla nutraceutica, ovvero l’assunzione di integratori alimentari o ricostituenti in caso di esaurimento fisico e mentale. Ma tutti questi rimedi naturali non bastano se all’origine dell’astenia vi sono malattie specifiche di cui questo disturbo sia solo uno dei sintomi. In questi casi, che si tratti di una forte depressione, di una cardiopatia o di diabete, le cure saranno innanzi tutto prescritte per il trattamento della patologia primaria, da cui poi dovrebbe scaturire anche un alleviamento dei sintomi, in questo caso, dell’astenia. Rimedi naturali, o meglio, che appartengono alla medicina naturale olistica, e che possono dare sollievo e aiutare a superare l’astenia nelle sue forme, sono o possono essere:

  • Yoga associato a meditazione 
  • Agopuntura 
  • Riflessologia plantare o digitopressione
  • Massaggi e cure termali rinvigorenti
  • Aromaterapia, cromoterapia, gemmoterapia e fitoterapia

Cos’è l’astenia senile?

L’astenia, o marasma, senile, è una condizione di indebolimento generalizzato dell’organismo, associato a dimagrimento (cachessia) e apatia, sintomo di un decadimento dell’organismo dovuto all’invecchiamento ma spesso indotto o anticipato da fattori stressogeni quali malattie del cuore, fratture importanti che provochino allettamento o invalidità (tipicamente: rottura di un femore), eventi luttuosi eccetera. L’astenia senile colpisce con più frequenza gli anziani vulnerabili, soli, disagiati sotto il profilo economico, oppure (a volte), ricoverati nelle strutture di degenza. L’astenia senile può condurre al decesso, anche qualora le condizioni fisiche non risultino in realtà così compromesse. Si tratta di una sorta di “abbandono”, un lasciarsi andare verso la morte. 

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