Indice
Domande e risposte
Allucinazioni: che cosa sono
Si definiscono
allucinazioni quelle
percezioni sensoriali che però sono
immaginarie, cioè si
verificano senza che
nessun oggetto reale
stimoli l’organo di senso (
orecchio,
occhio,
naso,
mani, …). Al contrario, le
illusioni, si verificano quanto interpretiamo erroneamente uno stimolo che esiste realmente. In altre parole: illusione è
confondere un suono esistente come fosse qualcuno che chiama il nostro nome,
un’allucinazione è
sentire distintamente che
qualcuno ci sta
chiamando senza che vi sia stato alcun suono esterno.
Le allucinazioni possono essere:
- Visive;
- Olfattive;
- Tattili;
- Uditive;
- Essere di diverso tipo.
Sono fra i
sintomi di
patologie molto
diverse fra di loro, oltre a essere dovute a
stati derivanti dall’abuso di
alcol o
sostanze stupefacenti. Pertanto il loro trattamento
dipende dal trattamento della
patologia che le origina.
La cosa fondamentale da chiarire è che
avere delle allucinazioni
non significa necessariamente
la presenza di una malattia psichiatrica, per esempio di una
psicosi. Molti studi negli ultimi decenni hanno evidenziato la presenza di episodi allucinatori di vario tipo in persone che non presentano alcuna patologia psichiatrica. Si ritiene che periodi di forte
ansia e
stress possano indurre alcune persone a vivere questo tipo di esperienze per un certo periodo. Si parla in letteratura di
psychotic-like experiences (PLEs), anche se l’espressione stessa non è condivisa da tutto il mondo scientifico, proprio per la presenza della parola
Psychotic che darebbe l’idea che si tratti appunto di manifestazioni psicotiche, mentre invece sarebbe opportuno
distinguere le casistiche.
Le allucinazioni possono verificarsi già durante
l’infanzia e l’adolescenza. Diversi studi hanno dimostrato che in tale fascia di età sono piuttosto
frequenti, e anche in questi casi non necessariamente sono un segnale di malattia psichiatrica. È importante
parlarne con il proprio
pediatra, specie in presenza di altri sintomi, che saprà indirizzarci verso uno
specialista.
Tipi di allucinazioni
Le allucinazioni possono essere anzitutto:
- Semplici (ronzii e fischi);
- Complesse (suoni veri e propri, incluse le voci).
Per quanto riguarda i
contenuti, le allucinazioni possono essere
positive o
negative e di
intensità variabile, per
coinvolgimento emotivo della persona e per livello di consapevolezza che si tratti di allucinazione. Soprattutto quando si sentono delle
voci, può trattarsi
semplicemente della sensazione che qualcuno ci stia chiamando oppure si possono sentire delle voci che ci chiedono di fare qualcosa, di bene o di male nei confronti di noi stessi o degli altri.
Per quanto riguarda le
allucinazioni visive esse possono
modificare il
campo visivo normale, occupare:
- Solo una parte del campo visivo (allucinazioni schermanti);
- Oppure tutto il campo visivo cioè vedere qualcosa che in realtà non è presente (allucinazioni integrate).
Si parla di allucinazioni
riflesse quando la stimolazione di un organo sensoriale provoca l’allucinazione in un altro organo sensoriale (processo di sinestesia). Le allucinazioni
somatiche comprendono infine la sensazione di
caldo o freddo, di
punture o
pizzichi, o
percezioni di
immobilità e di
degradamento del proprio corpo. Si tratta di allucinazioni spesso presenti in persone con schizofrenia.
Lo
specialista ha gli strumenti per valutare sulla base del tipo di allucinazione, le possibili origini e la terapia da seguire.
Possibili cause di allucinazioni
Le allucinazioni possono derivare dall’aver vissuto forti emozioni, da psicopatologie o da disordini neurologici. Ma possono anche essere episodi passeggeri dovuti a un forte periodo di stress.
Alcune delle principali malattie che possono dare origine ad allucinazioni come sintomi sono:
È
chiaro dunque che la prima cosa da fare quando il fenomeno è
persistente è
recarsi da uno
specialista per capire quale è l’origine delle allucinazioni e procedere con il trattamento preciso.
Allucinazioni notturne
Spesso le allucinazioni avvengono quando ci si sta
addormentando o
risvegliando. Si parla in questo caso di
parasonnie (cioè allucinazioni correlate al sonno). Non è facile distinguere questi fenomeni da un'intensa "reverie", cioè dall’attività normale del sonno. Le allucinazioni notturne sono fra i
sintomi della
narcolessia, che deve essere correttamente trattata. In questo caso è utile recarsi presso un centro del sonno per una consulenza.
Le allucinazioni notturne possono essere:
- Allucinazioni ipnagogighe (più frequenti), che si manifestano nella fase dell'addormentamento. La percezione è di vivere esperienze reali, intense e vivide, e dura da qualche secondo a qualche minuto. Capita in molti casi che queste allucinazioni siano di natura inquietante per l’individuo, ma con il tempo si può imparare, con l’aiuto di un esperto, a gestire queste esperienze, riconoscendo che si tratta di allucinazioni riuscendo a calmarsi.
Le allucinazioni
ipnagogiche possono verificarsi insieme alla cosiddetta “paralisi nel sonno” (paralisi ipnagogica), cioè la momentanea impossibilità di muoversi nel momento prima di addormentarsi o, più spesso, al risveglio. Solitamente la paralisi ipnagogica dura al massimo un
paio di minuti.
- Allucinazioni ipnopompiche (meno frequenti), che si manifestano nella fase del risveglio, e che possono essere visive, uditive, ma anche olfattive o tattili. che spesso, a causa della loro vividezza, possono essere percepiti come reali.
Non bisogna
spaventarsi quando si vivono esperienze di questo tipo. Sono molte le persone che riportano di aver vissuto allucinazioni legate al sonno, anche in assenza di patologie, ed è un fenomeno che interessa anche i bambini.
Vale la pena approfondire quando oltre a questi sintomi si notano anche altri disturbi riconnessi alla narcolessia come l’eccessiva sonnolenza diurna, la cataplessia e la paralisi del sonno. Altre condizioni che possono indurre allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche sono le
OSAS (Sindrome da apnee ostruttive del sonno) e l’ipersonnia idiopatica.
Curare le allucinazioni
L’unico modo per
trattare efficacemente il disturbo è capirne
l’origine: se si tratta di
episodi legati a
stress e
non correlati a malattie psichiatriche, oppure se ci sono
cause patologiche.
Il
primo passo è recarsi dal
medico di base per capire quale specialista contattare. Gli specialisti possono essere medici (psichiatri o neurologi), oppure psicologi, psicoterapeuti o psicanalisti. Spesso il percorso è multidisciplinare. Lo
scopo dell’intervento dello specialista, che sarà
farmacologico e/o
psicoterapico è
supportare il soggetto
allenandolo a riconoscere le allucinazioni
distinguendo gli stimoli sensoriali. Da manuale, le tipologie di farmaci utilizzati per il trattamento delle allucinazioni a seconda dell’origine delle stesse sono:
- Le benzodiazepine;
- Gli antipsicotici;
- I farmaci per ridurre le crisi di astinenza da sostanze stupefacenti;
- I farmaci acetilcolinergici (inibitori della colinesterasi).
Purtroppo
non sempre è possibile
eliminare completamente le allucinazioni dalla propria vita. La cosa importante è però riuscire a riconoscerle e a riconoscerle come parte di sé senza che questo costituisca fonte di angoscia per la persona interessata o una limitazione della propria vita.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Domande e risposte
A cosa sono dovute le allucinazioni?
Le allucinazioni possono derivare dall’aver vissuto forti emozioni, da psicopatologie o da disordini neurologici. Ma possono anche essere episodi passeggeri dovuti a un forte periodo di stress.
Alcune delle principali malattie che possono dare origine ad allucinazioni sono:
- Psicosi;
- Schizofrenia;
- Demenza;
- Alzheimer;
- Disturbo Post-Traumatico da Stress;
- Disturbi depressivi;
- Disturbo bipolare;
- Epilessia (specie per allucinazioni uditive);
- Patologie oncologiche;
- Gravi stati d’ansia;
- Periodi di forte stress.
Come faccio a capire se è un’allucinazione?
La cosa migliore da fare è monitorare se questa sensazione che abbiamo si verifica per un lungo periodo o se si tratta di un episodio singolo. Nel primo caso il primo passo è parlarne con il proprio medico che saprà fare le valutazioni del caso e capire eventualmente da che specialista indirizzarvi per una prima valutazione.
Come si fa la diagnosi di schizofrenia?
La diagnosi di schizofrenia la può fare il medico psichiatra seguendo dei precisi protocolli. Si comincia con colloqui con il paziente e i suoi famigliari o amici stretti. Si procede poi con un esame fisico (per esempio con una TAC o risonanza magnetica per escludere eziologie fisiche) e poi viene fatta la valutazione psicosociale della persona, cioè si considerano il contesto scolastico o lavorativo, familiare, finanziario.
Quando una persona anziana ha le allucinazioni?
Possono essere diverse le malattie all’origine della presenza di allucinazioni nella persona anziana. Si parla genericamente di “demenza” ma in realtà le forme di demenza sono molte, fra cui malattie degenerative gravi come l’Alzheimer. È necessario sottoporre l’anziano a visita specialistica per chiarire di che allucinazioni si tratta e capirne l’origine.