Indice
Domande e Risposte
Afte orali: introduzione
Le afte sono piccole
lesioni della pelle che, quando si formano nella bocca, sui tessuti molli della mucosa orale (palato, guance, lingua), all’interno delle labbra o alla base delle gengive, si definiscono afte orali, stomatiti aftose o ulcere aftose.
Le afte si presentano come piccole
abrasioni di pochi millimetri, rotondeggianti/ovali di
colore biancastro e circondate da un
alone rosso. Si manifestano singolarmente o a gruppi. Le afte orali possono essere fastidiose, tavlolta anche molto
dolorose; possono
ridurre la capacità di mangiare o parlare, ma normalmente
guariscono nel giro di una o due settimane. In alcune persone possono manifestarsi con una certa frequenza (stomatite aftosa recidivante) creando notevole disagio.
Le afte non sono contagiose.
Che cosa sono le afte della bocca?
Le afte orali sono delle ulcerazioni molto comuni. Colpiscono dal
20 al 60% della popolazione, specialmente le
donne tra i
20 e i 50 anni. Possono interessare
altre zone del
corpo, come le mucose genitali. A differenza delle vesciche causate dall'
Herpes Simplex non sono contagiose.
Tipi di afte della lingua e della bocca
In base alle dimensioni si
distinguono:
- Afte minori: sono le più frequenti (circa 80%), hanno dimensioni inferiori al centimetro, singole o 2-3. Guariscono in una-due settimane;
- Afte maggiori: con un diametro superiore al centimetro, guariscono più lentamente (10-30 giorni) e sono più dolorose;
- Afte erpetiformi: rare, sono piccolissime (1-2 mm) ma numerose e si dispongono a grappolo.
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Le possibili cause delle afte orali
Ad oggi non è noto il meccanismo all’
origine delle afte orali. L'ipotesi più accreditata è che le afte si formino in presenza
situazioni di stress psicofisico esattamente come succede per l’
Herpes Simplex o la
febbre delle labbra.
Altre condizioni all'origine delle afte in bocca
Inoltre, tra le possibili cause delle afte della lingua o della bocca, si possono individuare
condizioni psicosomatiche,
allergiche,
autoimmuni,
ormonali,
infettive,
genetiche e
dietetiche.
I traumi e le afte orali
Non si può escludere che le afte orali si possano
formare come conseguenza di traumi locali, quali morsicature durante la masticazione, ma anche da un
utilizzo troppo energico dello
spazzolino da denti.
Alimentazione e afte orali
Come anticipato, anche l’
alimentazione potrebbe avere un ruolo sulla comparsa delle afte in
soggetti predisposti. Tra i
cibi implicati ci sarebbero:
Il ruolo delle carenze nella comparsa delle afte orali
La carenza di alcuni minerali, come lo
zinco e soprattutto il
ferro, è significativamente associata alla presenza di afte della mucosa orale. Anche la carenza di alcune
vitamine ha un ruolo nella comparsa delle afte orali. In particolare sembra implicata la
vitamina di B12 (carente nei vegani) e di
acido folico o vitamina B9 (carente quando non si consumano abbastanza vegetali freschi).
Afte orali: i sintomi
Qualche giorno prima della comparsa dell'afta si avverte una sensazione di
bruciore nell’area in cui si formerà la lesione. Si presenta quindi un
arrossamento localizzato che evolve in una
lesione di forma tondeggiante e di colore bianco-giallastro che è molto dolorosa anche senza nessun contatto e senza alcun sanguinamento. Afte particolarmente grandi e estese possono provocare il gonfiore dei linfonodi sotto la mandibola con conseguente febbre.
Patologie associate alle afte in bocca
In alcuni casi, le afte alla bocca si possono manifestare in seguito a
patologie come l’infezione da Helicobacter Pylori, malattie infiammatorie croniche intestinali (
celiachia,
morbo di Crohn,
colite ulcerosa) e sindromi da immunodeficienza; oppure possono comparire anche prima della manifestazione di queste malattie.
Le afte orali sono
frequenti in persone immunodepresse e nei pazienti affetti da gravi malattie, come ad esempio l'
Aids o alcuni
tumori, anche perché la loro comparsa può essere favorita dall’assunzione di farmaci chemioterapici o immunosoppressori.
In questi casi le afte possono essere più estese e interessare non solo le mucose del cavo orale (labbra, guance, lingua e regione sottolinguale), ma anche le semi mucose e le mucose genitali (prepuzio, glande, piccole e grandi labbra). Questa condizione quando si associa ad alterazioni oculari (irite) e talvolta a lesioni di altri organi, è tipica della grande aftosi o
sindrome di Behçet, di cui si sospetta abbia un'origine autoimmune.
Diagnosi di afta orale
La diagnosi delle afte orali, comprese quelle sulla lingua e all'interno della bocca, si basa principalmente sull'esame clinico e sull'anamnesi del paziente.
Chiaramente è fondamentale distinguere le afte da altre lesioni orali, come l'herpes labiale, che si manifesta con vescicole dolorose che successivamente ulcerano, spesso localizzate sul bordo delle labbra. Altre condizioni da considerare nella diagnosi differenziale includono il pemfigoide delle mucose, il lichen planus, la leucoplachia e lesioni precancerose, come il carcinoma squamocellulare. In casi persistenti o atipici, possono essere necessari esami di laboratorio, come test sierologici per escludere infezioni virali o malattie sistemiche, e biopsie per escludere neoplasie o altre patologie autoimmuni.
Inoltre, in caso di afte ricorrenti, è possibile – come anticipato – che il medico prescriva degli esami per valutare carenze di vitamine e minerali; oppure dei test per verificare eventuali malocclusioni mandibolari.
Impatto delle afte orali sulla qualità della vita
Essendo spesso molto dolorose, le afte orali possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita di chi ne soffre. Il dolore provocato dalle afte sulla lingua, oltre che in bocca, può interferire con l'alimentazione, rendendo difficile la masticazione e la deglutizione, portando a una dieta limitata e potenzialmente a carenze nutrizionali. La comunicazione può essere compromessa, specialmente se le lesioni sono localizzate sulla lingua o sulle labbra, causando disagio nelle conversazioni. Dal punto di vista psicologico, la presenza ricorrente di afte può causare stress, ansia e frustrazione, influenzando negativamente il benessere emotivo del paziente. Una gestione efficace dei sintomi è quindi essenziale per migliorare la qualità della vita e ridurre l'impatto negativo di questa condizione.
Prevenzione delle afte sulla lingua e in bocca
La prevenzione delle afte orali si basa su un approccio multifattoriale che include:
- Igiene orale adeguata: utilizzare spazzolini a setole morbide per evitare traumi alla mucosa orale e scegliere dentifrici privi di laurilsolfato di sodio (SLS), un agente schiumogeno che può irritare i tessuti orali e favorire la comparsa di afte;
- Dieta equilibrata: evitare cibi piccanti, acidi o duri che possono irritare la mucosa orale. Assicurarsi un adeguato apporto di vitamine e minerali, in particolare ferro, vitamina B12 e acido folico, la cui carenza è stata associata alla comparsa di afte;
- Gestione dello stress: lo stress è un noto fattore scatenante per le afte. Tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o l'attività fisica regolare possono aiutare a ridurre lo stress e, di conseguenza, la frequenza delle recidive.
Adottare queste strategie può contribuire significativamente alla riduzione della frequenza e della gravità delle afte orali, migliorando il benessere generale del paziente.
Afte orali ecco come curarle
Spesso le afte, in particolare quelle orali, guariscono spontaneamente nel giro di una o due settimane. Quando la manifestazione è particolarmente dolorosa, si possono utilizzare:
- Collutori che formano un film protettivo sulle afte per evitare il contatto con i cibi;
- Gel o collutori a base di farmaci antinfiammatori, oppure a base di sostanze antisettiche come, ad esempio, la clorexidina;
- Anestetici locali come la lidocaina, da applicare con toccature, possono dare sollievo dal dolore;
- Toccature con Acido Retinoico o con gel astringente a base di Cloruro d’Alluminio che stimolano la formazione dell’epitelio e la riparazione della mucosa;
Afte in bocca. I rimedi naturali
Tra i rimedi naturali per la cura delle afte orali ci sono:
- Salvia: l’attività antisettica si può ottenere applicando una foglia di salvia direttamente sull’ulcera o facendo sciacqui con un infuso freddo preparato con delle figlie lasciate per una decina di minuti in acqua bollente;
- Aloe vera: ha proprietà antinfiammatorie e contiene vitamine del gruppo B e la C, che possono accelerare il processo di guarigione. Si può applicare il gel ottenuto dalla foglia di Aloe direttamente sull'afta più volte al giorno;
- Tea tree oil o olio dell'albero del tè: l’attività antisettica può essere utile per una guarigione più veloce. Si può usare come gargarismi.
- Propoli è molto utile per il suo potere antisettico, ma si consiglia di evitarne l'assunzione come tintura idroalcolica, dato che l'alcol aumenta la sensazione dolorosa.
- Miele: come può essere utile per curare raffreddori e tosse, può trattare anche ulcere della bocca. Un cucchiaino di miele mescolato con un pizzico di curcuma (antisettico) può essere usato direttamente sull’ulcera e lasciato agire per 20 minuti.
Rimedi per ridurre il dolore provocato dalle afte sulla lingua e in bocca:
- Evitare l’assunzione di cibi piccanti, acidi e/o molto salati, di grassi animali e di frutta secca;
- Adottare un'alimentazione sana ed equilibrata, basata su verdura e frutta fresca per garantire il giusto apporto di vitamine (in particolare, B12, C, D e acido folico) che rafforzano le difese immunitarie e favoriscono la guarigione dei tessuti. A tale proposito, possono essere utili anche integratori di ferro, zinco e probiotici;
- Il ricorso a pratiche di rilassamento psicofisico può aiutare a diminuire lo stress, fattore che favorisce la comparsa delle afte.
Nel caso di ulcerazioni particolarmente ampie o gravi, il medico potrebbe consigliare l'uso topico di corticosteroidi o di antibiotici, per via topica, sottoforma di collutori o paste per massaggi.
A seconda della gravità, può essere tentato l'approccio con terapie sistemiche a base di immunosoppressori ed immunomodulatori.
Le afte nei bambini
Le ulcerazioni del cavo orale sono molto frequenti sia nel
bambino, anche
piccolo, che nel
giovane adulto si distinguono:
- Afte isolate - la forma più frequente- si presentano sporadicamente senza particolari sintomi e con una risoluzione spontanea;
- Afte ricorrenti – si presentano almeno 3 volte l’anno e per questo possono essere espressione di altre malattie. In questo caso è meglio informare il pediatra o il medico. Si distinguono:
- Afte ricorrenti senza altri segni, tecnicamente aftosi orale ricorrente idiopatica, cioè senza una chiara causa scatenate. È una condizione benigna in cui si manifestano almeno 3 volte/anno, ulcere minori di un centimetro, dolorose che guariscono spontaneamente. In questo caso il medico potrebbe richiedere un esame del sangue per valutare eventuali carenze vitaminiche, ad esempio. A volte le afte ricorrenti possono essere dovute a un problema locale di malocclusione, con conseguente microtraumatismo di alcune zone del cavo orale e un odontoiatra potrebbe aiutare alla soluzione del disturbo;
- Afte ricorrenti con altri segni o sintomi.
- Afte ricorrenti e febbre. Se un bambino soffre di episodi febbrili a intervalli di 3 - 8 settimane e tra i vari sintomi presenta anche afte del cavo orale, il pediatra potrebbe sospettare una rara sindrome da febbri periodiche o una neutropenia ciclica (cioè un abbassamento periodico di una parte dei globuli bianchi). Una malattia in cui le afte sono quasi sempre presenti è la PFAPA, sindrome caratterizzata da febbre periodica, afte, faringite e ingrossamento dei linfonodi (linfoadenomegalia);
- Afte ricorrenti e sintomi gastrointestinali. La presenza di dolori addominali, alterazioni dell’alvo in concomitanza ad afte può essere una delle manifestazioni della malattia celiaca. Anche le malattie infiammatorie croniche intestinali (nello specifico il Morbo di Crohn) possono associare sintomi gastrointestinali con aftosi orale ricorrente;
- Afte anche in altre sedi (genitali). Quando a un’aftosi orale ricorrente si associano ulcere anche in sede genitale si può sospettare la presenza della malattia di Bechet (malattia autoimmune caratterizzata dalla presenza di ulcere orali e genitali, associate o meno a manifestazioni oculari, articolari e cutanee).
Studi recenti stanno verificando gli effetti di una
dieta povera di alcuni alimenti sul decorso dell’aftosi orale ricorrente. Il ripresentarsi delle afte, con o senza altri sintomi, è comunque un sintomo da non sottovalutare e da
riferire al
medico o al
pediatra.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Domande e risposte
Perché vengono le afte?
All’origine delle ulcere del cavo orale, note come afte, ci sono molti fattori: piccoli traumi della bocca, come mordersi la guancia accidentalmente, uso energico dello spazzolino, cibi acidi o piccanti, stress, squilibri ormonali, malattie e terapie farmacologiche.
Cosa prendere per afte in bocca per guarire velocemente?
Le afte si risolvono del giro di qualche giorno. Se sono particolarmente dolorose si possono usare collutori che creano una barriera al contatto con i cibi o applicare gel con effetto antisettico, antinfiammatorio o anestetici locali.
Quanto tempo ci mettono a guarire le afte?
Generalmente, se sono singole o molto piccole, le afte si risolvono in 5-10 giorni, con apice di fastidio nei primi 2-3 giorni. Nel caso di un'aftosi più severa, la completa guarigione può richiedere 10-15 giorni.
Come si prevengono le afte?
Una corretta igiene orale è molto utile nel ridurre il rischio della formazione delle ulcere orali. È consigliato lavare i denti, dopo ogni pasto, con uno spazzolino a setole morbide e dentifricio, soprattutto se si hanno protesi o apparecchi. Inoltre è utile evitare cibi acidi o piccanti, tra i quali noci, patatine, alcune spezie, ananas, pompelmo e arance e preferire l’assunzione di frutta, verdura e cereali integrali. Dato il ruolo dello stress, è utile mettere in atto pratiche di yoga o mindfulness.