Aggiornato il 30.05.2024
Oggi in Italia è possibile richiedere una televisita con uno specialista, per esempio in ospedale, in caso si sia impossibilitati a recarsi in sede per ragioni mediche (difficoltà a spostarsi per ragioni economiche o sanitarie, ad esempio la necessità di non contagiarsi, o perché si vive lontano).
La televisita non è una videochiamata, una telefonata informale, ma una visita medica a tutti gli effetti, che si svolge come una visita in sede, solo che avviene tramite video connessione su una piattaforma dedicata, sviluppata per gestire flussi di dati sanitari, che sono dati sensibili. Le più comuni piattaforme dove si svolge una televisita sono Doxy.me, Zoom for Healthcare, Amwell.
La televisita non è dunque una videochiamata su whatsapp né una normale “call” su sistemi come Zoom o Teams o Webex, solo per citarne alcuni.
Le televisite offerte dalla maggior parte degli ospedali possono essere di due tipi:
La televisita può essere uno strumento utile anche nel caso in cui il paziente abbia bisogno di una spiegazione degli esiti di esami o abbia dubbi nella gestione della terapia. Una delle prestazioni per le quali è possibile richiedere una televisita è la visita oncologica.
Chiaramente nei casi in cui il medico abbia la necessità di visitare personalmente il paziente, ad esempio di auscultarlo, la televisita non è indicata. In realtà anche queste procedure oggi possono essere svolte in remoto (si parla di telemedicina) ma si richiedono apparecchi sofisticati in grado ad esempio di “auscultare a distanza”. Nella maggior parte degli ospedali non ci sono questi strumenti, e pertanto quando si parla di televisita si intende la modalità che abbiamo spiegato.
Spesso questi due termini sono usati come sinonimi mentre in realtà hanno due significati diversi: il teleconsulto è un confronto tra due o più specialisti, ad esempio medici, che avviene senza che il paziente sia presente, per scambiarsi opinioni su un caso condividendo referti e immagini diagnostiche, per giungere a una migliore diagnosi o per discutere quale può essere la proposta terapeutica più efficace.
La televisita avviene invece fra medico e paziente.
Inoltre si parla di telemonitoraggio, o monitoraggio a distanza, quando il paziente può provvedere all’invio periodico allo specialista di parametri rilevati da dispositivi medici, tramite specifiche piattaforme.
Non è un obbligo per lo specialista garantire una televisita perché non tutte le visite possono essere effettuate in questa modalità e quindi rimane una scelta a discrezione del medico dopo aver valutato la specifica situazione del paziente.
Nonostante questo molte strutture si stanno attrezzando in questa direzione.
Ogni struttura gestisce le eventuali televisite autonomamente, usando un proprio sistema e una propria piattaforma.
Un esempio di funzionamento di televisita può essere questo: il paziente prenota una visita (di persona o online) all’interno delle tipologie di specialità che offrono questa possibilità. Vengono condivisi gli estremi per la condivisione e per il pagamento che avviene online (possibilità che esiste già anche per le visite di persona), si esegue la visita e successivamente si riceve il referto, come accade in una visita di persona.
Ogni realtà gestisce le televisite usando la piattaforma che preferisce. Solitamente i requisiti tecnici necessari sono:
La televisita non è una videochiamata, una telefonata informale, ma una visita medica a tutti gli effetti, che si svolge come una visita in sede, solo che avviene tramite video connessione su una piattaforma dedicata.
Ogni struttura gestisce le eventuali televisite autonomamente, usando un proprio sistema e una propria piattaforma. Il pagamento solitamente avviene online, possibilità già attiva anche per le visite di persona.
Ogni struttura gestisce le eventuali televisite autonomamente, usando un proprio sistema e una propria piattaforma online all’interno della quale vi sono le tipologie di specialità che offrono questa possibilità.
I costi variano da struttura a struttura e da specialista a specialista. Ci sono realtà, specie grandi aziende ospedaliere oppure privati, che negli ultimi anni hanno iniziato a proporre “pacchetti” di televisite oppure per “secondi pareri”, con costi variabili, in molti casi non popolari.
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