Cresce l’attenzione per il parto in acqua in Italia anche dalle ricerche degli utenti

Cresce l’attenzione per il parto in acqua in Italia anche dalle ricerche degli utenti

Cresce l’attenzione per il parto in acqua in Italia: nell’ultimo anno effettuate circa 5000 ricerche in rete per trovare la struttura dove praticarlo

La ricerca più frequente riguarda la terapia intensiva neonatale (più di 10mila pagine visitate). I dati sono stati rielaborati dall’analisi dei “bollini rosa” e rilasciati da Micuro, la piattaforma digitale per trovare la migliore struttura in base a specifiche patologie e prestazioni medico-sanitarie

Con il passare degli anni il parto in acqua sta diventando una scelta sempre più diffusa tra le donne in Italia, tanto che sempre più ospedali in Italia si stanno dotando di vasche e sale allestite per garantire anche questa opzione a chi la preferisce rispetto al parto tradizionale. L’aumento di interesse è dimostrato anche dai dati sulle ricerche in rete effettuate in chiave “parto in acqua”: nei 12 mesi tra febbraio 2023 e 2024, sono state circa 5.000 (4.905) le ricerche relative a questa modalità con stima di crescita per il resto dell’anno se si considera che solo nei primi due mesi di quest’anno le ricerche equivalgono già al 30% di quelle effettuate in tutto il 2023, con incrementi del 13% mese su mese.

I dati, analizzati sulla base delle evidenze degli ospedali cosiddetti “bollini rosa” (https://bollinirosa.it/ospedali/), sono stati elaborati da Micuro attraverso l’analisi degli accessi mensili sulla piattaforma digitale Micuro.it, l’unica in Italia che misura la qualità delle strutture sanitarie sulla base di valutazioni trasparenti e imparziali elaborate su dati provenienti da fonti ufficiali del Ministero della Salute e del Programma Nazionale Esiti (PNE) gestito da AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali). Ogni mese su micuro.it accedono circa 700mila utenti unici e altri 40mila lo fanno ogni giorno per avere informazioni accreditate e attendibili sulla qualità degli ospedali e dei centri a cui rivolgersi per le proprie esigenze di cura.

Consulta i centri che hanno dichiarato di essere specializzati in Parto in acqua:
Centri specializzati in Parto in acqua
Dall’analisi degli altri dati sulle ricerche in tema ostetrico-ginecologico, emergono altre tendenze interessanti per capire quali sono le priorità delle future mamme quando si tratta di trovare la struttura più adatta per la cura della propria salute e quella dei nascituri. Nell’ultimo anno (febbraio 2023 – febbraio 2024) le ricerche più frequenti hanno riguardato la terapia intensiva neonatale, a dimostrazione della sempre crescente attenzione della salute del bambino in tutti i suoi aspetti, anche quelli più complessi, fin dai primi giorni di vita. Sono state 10.786 le ricerche effettuate su questo argomento, con un picco proprio su febbraio 2024 quando il dato rispetto al mese precedente è triplicato, passando da 866 pagine visitate a 2.243. Significativi anche i dati sulle ricerche in chiave analgesia epidurale con 7.698 ricerche. Tra le parole più cercate su Micuro.it nell’ambito delle cure e della prevenzione per le patologie ostetrico-ginecologiche e neonatali emergono anche buoni volumi per la diagnosi prenatale non invasiva con test DNA fetale (NIPT), la cui sezione è stata visitata 1.203 volte nell’ultimo anno.

Grazie ad alcuni benefici di cui ormai si ha certezza e che rendono l’esperienza del travaglio in acqua una possibilità da scegliere con serenità - come l'effetto analgesico dell'acqua, il rilassamento dei muscoli del perineo e l'atmosfera intima - questa modalità si sta affermando anche nel nostro Paese, tanto che anche sul nostro portale le ricerche per avere le migliori informazioni sono in costante aumento - ha dichiarato la professoressa Elena Azzolini, medico specialista in Sanità Pubblica e responsabile del Comitato Scientifico di Micuro. A ciò si aggiunge un buon numero di ricerche sulle principali prestazioni di tutta l’area ostetrico-ginecologica, su tutte quelle relative alla terapia intensiva neonatale. Nel nostro Paese ci sono alcune criticità riguardo la copertura capillare di strutture dotate di questa specializzazione, anche per una questione di priorità di investimenti, personale specializzato e infrastrutture all’avanguardia. Ormai però quando si tratta di individuare una struttura dove partorire, non è più sufficiente la comodità o il passaparola ma la certezza di poter affrontare con elevati standard di qualità e sicurezza ogni eventualità legata alla salute della mamma e del neonato”.


Migliori Strutture per Parto (fonte dati PNE):
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