Italia e copertura sanitaria: tra obiettivi globali e realtà regionali

Italia e copertura sanitaria: tra obiettivi globali e realtà regionali

Indice

Domande e Risposte

Cosa si intende e in cosa consiste la copertura sanitaria?

La copertura sanitaria universale (Universal Health Coverage - UHC) è un concetto chiave nel campo della salute pubblica e rappresenta l'impegno a garantire che tutte le persone, ovunque si trovino, abbiano accesso ai servizi sanitari di cui hanno bisogno senza discriminazioni o difficoltà finanziarie. La copertura sanitaria non si limita solo alla cura delle patologie ma include anche la promozione della salute, la prevenzione delle malattie e la riabilitazione.

In altre parole, il concetto di copertura sanitaria universale implica che chiunque, indipendentemente dalla propria condizione economica, sociale o geografica, possa accedere a cure mediche essenziali, diagnostiche e terapeutiche senza il rischio di cadere in povertà a causa dei costi sanitari.


I principali servizi della copertura sanitaria universale

I principali servizi coperti dalla UHC includono:
  • Prevenzione: vaccinazioni, controlli periodici, screening per la diagnosi precoce di malattie;
  • Trattamenti: visite mediche, cure ospedaliere, trattamenti per malattie croniche e acute;
  • Riabilitazione e assistenza a lungo termine: supporto per le persone con disabilità o convalescenti dopo interventi chirurgici;
  • Assistenza farmaceutica: accesso a farmaci essenziali a costi accessibili o gratuiti.


I tre principi su cui si basa la copertura sanitaria universale

La copertura sanitaria universale si basa su tre principi fondamentali:
  • Accessibilità: garantire a tutti l'accesso ai servizi sanitari necessari;
  • Qualità: fornire cure efficaci e appropriate, in linea con le migliori pratiche mediche;
  • Sostenibilità finanziaria: evitare che le persone si impoveriscano a causa delle spese sanitarie impreviste.
In pratica, la copertura sanitaria può essere garantita attraverso un sistema sanitario pubblico, un'assicurazione sanitaria nazionale o una combinazione di finanziamenti pubblici e privati. In molti Paesi, tra cui l’Italia, i governi si assumono la responsabilità principale di fornire questa copertura, finanziandola attraverso la tassazione o contributi sociali.

immagine che mostra una dottoressa che visita un bambino

La giornata universale della copertura sanitaria

La Giornata Universale della Copertura Sanitaria (UHC) si celebra ogni anno il 12 dicembre. La data è stata scelta per commemorare una risoluzione storica adottata dalle Nazioni Unite nel 2012, con la quale gli Stati membri hanno riconosciuto l'importanza di garantire l'accesso universale alle cure sanitarie.


Gli obiettivi della Giornata universale della copertura sanitaria

Il principale obiettivo della Giornata Universale della Copertura Sanitaria è sensibilizzare governi, organizzazioni internazionali e cittadini sull'importanza di garantire la salute per tutti. Questa giornata è un'opportunità per mobilitare risorse, condividere buone pratiche e promuovere il dialogo su come migliorare i sistemi sanitari a livello globale.

Ogni anno, la Giornata UHC è accompagnata da un tema specifico che, di volta in volta, è finalizzato a mettere in evidenza le sfide e le priorità globali in ambito sanitario. Tra i temi affrontati negli anni passati vi sono stati:
  • La necessità di rafforzare i sistemi sanitari di fronte alle crisi sanitarie globali;
  • L'importanza della salute mentale come parte integrante della salute generale;
  • L'equità nell'accesso ai servizi sanitari, soprattutto per le popolazioni più vulnerabili.


I protagonisti dell’evento

La celebrazione della giornata coinvolge una vasta gamma di attori, tra cui:
  • Governi nazionali: promuovono (o almeno dovrebbero) politiche sanitarie che garantiscano la copertura universale;
  • Organizzazioni internazionali: l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l'ONU sono i principali promotori dell’iniziativa;
  • Organizzazioni non governative (ONG): sostengono la causa attraverso campagne di sensibilizzazione e progetti sul campo.
  • Cittadini e comunità locali: partecipano ad attività di sensibilizzazione e campagne di pressione sui governi affinché adottino misure adeguate.
Questa giornata mira, inoltre, a ricordare ai leader mondiali l'importanza di rispettare gli impegni presi nell'ambito degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), in particolare quello volto a garantire una vita sana e promuovere il benessere per tutti a tutte le età. Per il raggiungimento del quale la copertura sanitaria universale è essenziale, così come per la costruzione di un mondo più equo e inclusivo.

Chi beneficia della copertura sanitaria universale?

La copertura sanitaria universale è rivolta a tutti gli individui e le comunità. Tuttavia, ha un impatto particolarmente positivo su:
  • Popolazioni vulnerabili: persone a basso reddito, comunità rurali o isolate, rifugiati e migranti;
  • Donne e bambini: accesso ai servizi di salute materna e infantile, ai controlli pediatrici e alle vaccinazioni;
  • Anziani: copertura per le cure a lungo termine e i servizi di riabilitazione;
  • Persone con malattie croniche o disabilità: accesso continuo ai trattamenti e ai farmaci essenziali.

Ecco perché la copertura sanitaria universale è una realtà fondamentale

La copertura sanitaria universale è essenziale per diversi motivi, primo tra tutti la riduzione delle disuguaglianze.

I costi delle cure mediche raggiungono spesso livelli elevatissimi, basti pensare a quanto ammonta un tragitto in un’ambulanza oppure un giorno in terapia intensiva. Senza la UHC, le persone povere e vulnerabili, nella maggior parte dei casi, non potrebbero permettersi cure mediche di qualità. Garantendo l'accesso universale, si riducono le disparità di salute tra i diversi gruppi sociali.

In altre parole la UHG serve a:
  • Prevenire la povertà sanitaria: molte famiglie impoveriscono a causa delle spese mediche impreviste. La UHC protegge le famiglie dall'onere finanziario delle cure mediche;
  • Migliorare lo stato della salute generale: con l'accesso ai servizi sanitari essenziali, le persone vivono più a lungo e in condizioni di salute migliori. Ciò contribuisce a un aumento della produttività e al benessere generale della società;
  • Rispondere alle emergenze sanitarie: sistemi sanitari forti e accessibili sono cruciali per affrontare emergenze sanitarie come pandemie e disastri naturali. Un sistema sanitario inclusivo e ben finanziato garantisce una risposta rapida e coordinata;
  • Rafforzare l'economia: una popolazione sana è più produttiva e contribuisce alla crescita economica. Inoltre, i costi a lungo termine associati alla gestione delle malattie croniche si riducono quando le persone ricevono cure tempestive.

La situazione in Italia

Problemi di Accesso e Equità del Sistema Sanitario Nazionale (SSN)

In Italia, la copertura sanitaria universale è formalmente garantita a tutta la popolazione attraverso il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Tuttavia, la situazione attuale presenta diverse criticità. Il sistema è caratterizzato da un accesso non sempre equo ai servizi, con differenze significative tra le regioni e lunghe liste d'attesa. Secondo il Rapporto OASI 2024, metà delle visite specialistiche e un terzo degli accertamenti diagnostici sono a carico dei cittadini. Questo implica che l'universalismo del SSN, che dovrebbe garantire l'accesso gratuito o a costi minimi, è spesso solo teorico. Di fatto i cittadini devono spesso pagare privatamente per ottenere prestazioni in tempi ragionevoli.


Insufficienza delle risorse e spesa pubblica limitata

Una delle principali cause di questa situazione è la scarsità di risorse. L'Italia investe circa il 6-7% del proprio PIL nella sanità, una quota significativamente inferiore rispetto ad altri Paesi europei come Francia, Germania e Regno Unito, che dedicano il 10-11% del loro PIL. Inoltre, l'invecchiamento della popolazione italiana aggrava la situazione. Il 24% delle persone ha più di 65 anni e una parte significativa di queste necessita di cure costanti. Ne consegue che il sistema sanitario già penalizzato per la scarsità delle risorse erogate, fatichi ulteriormente a far fronte ad una domanda sempre crescente di servizi assistenziali e sanitari.


Riforme e proposte di miglioramento

Il Nuovo Sistema di Garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), attivato nel 2020, è stato progettato per monitorare e valutare l'operato delle Regioni in termini di erogazione delle prestazioni sanitarie essenziali. Tuttavia, il sistema attuale mostra lacune significative: solo 22 degli 88 indicatori previsti sono considerati “core” per la valutazione della qualità dei servizi sanitari regionali. L'assenza di indicatori specifici per la prevenzione, la gestione del rischio clinico e l'aderenza alle terapie, limita la possibilità di una valutazione completa e aggiornata delle disuguaglianze regionali.


Disuguaglianze regionali e accesso ai servizi

Una delle questioni più critiche riguarda le disuguaglianze tra le diverse regioni italiane. Le differenze nell'organizzazione e nell'efficienza dei servizi sanitari regionali si traducono in disomogeneità nell'accesso alle cure. La carenza di controlli adeguati sull'applicazione dei LEA ha contribuito a perpetuare queste disuguaglianze. Un gap che potrebbe con la maggiore autonomia regionale potrebbe aggravarsi ulteriormente esacerbando le disparità già esistenti tra le regioni più e meno abbienti.


Proposte di intervento

Il Rapporto OASI 2024 suggerisce diverse soluzioni per migliorare la situazione:
  • Riorganizzazione della rete ospedaliera: si propone di concentrare i servizi territoriali e ambulatoriali, promuovendo la costruzione delle "Case della Comunità" per garantire un accesso più centralizzato ai servizi sanitari;
  • Digitalizzazione e telemedicina: l'uso di strumenti digitali e l'adozione di tecnologie di telemedicina potrebbero ridurre la pressione sui servizi ospedalieri e migliorare l'accesso alle cure per i pazienti con patologie croniche;
  • Rafforzamento del monitoraggio del Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) dei LEA: aggiornare gli indicatori è necessario per misurare con maggiore precisione le performance delle Regioni e garantire un accesso equo ai servizi.
Chiaramente, come emerge da questa rapida e breve analisi maggiori investimenti e un rafforzamento della governance del sistema sanitario sarebbero essenziali per garantire la sostenibilità e l'universalità del SSN.

Una riflessione per garantire a tutti l’accesso alla copertura sanitaria

La Giornata universale della copertura sanitaria del 12 dicembre rappresenta, dunque, una preziosa occasione per riflettere su come garantire a tutti l'accesso equo e universale ai servizi sanitari essenziali; considerando che la stessa non è solo un diritto umano fondamentale ma anche una necessità per la crescita economica e sociale globale.

Garantire la UHC richiede impegno politico, investimenti finanziari e la partecipazione attiva di governi, organizzazioni internazionali, ONG e cittadini. La pandemia di COVID-19 ha evidenziato quanto sia importante disporre di sistemi sanitari resilienti e inclusivi. La sfida, ora, è costruire un futuro in cui la salute sia veramente un diritto di tutti e non un privilegio per pochi. Celebrando questa giornata il mondo riafferma il suo impegno a non lasciare indietro nessuno, perseguendo l'ideale di una società più giusta, più equa e più sana per tutti.



RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Domande e risposte

Qual è l’obiettivo della Copertura Sanitaria Universale (Universal Health Coverage-UHC)?

Favorire l'esistenza di un sistema sanitario che estenda la copertura sanitaria a tutta la popolazione, garantisca i servizi e le prestazioni necessarie e lo faccia senza caricare le persone di costi diretti.

Come è l'assistenza sanitaria in Italia?

L'assistenza sanitaria in Italia è pubblica e accessibile a tutti, senza discriminazioni di reddito, genere o età. Il Sistema Sanitario Italiano è stato introdotto il 23 dicembre del 1978 con la legge n. 833.

Qual è il sistema sanitario migliore in Europa?

In cima alla classifica stilata dall'EHCI si confermano i Paesi Bassi, seguiti dalla Svizzera e dalla Norvegia. Appena fuori dal podio troviamo invece Belgio, Islanda e Lussemburgo che precedono Germania e Finlandia.

In che posizione si trova l’Italia?

Tra i Paesi analizzati, l'Italia è quello con il maggior numero di medici e di infermieri e con i minori finanziamenti pubblici pro-capite. Il nostro Paese è anche al penultimo posto in classifica per le richieste di contributo spese da parte del cittadino.

Qual è la regione italiana con la migliore sanità?

In cima svetta l’Emilia-Romagna che offre ai cittadini le migliori prestazioni sanitarie essenziali, gratuite o con ticket, seguita da Veneto, Toscana, Lombardia e Provincia Autonoma di Trento.

Quali paesi copre la tessera sanitaria italiana?

La TEAM - Tessera Europea Assistenza Malattia - serve per usufruire delle prestazioni sanitarie all'estero, secondo le normative vigenti nei singoli paesi. In particolare, può essere utilizzata nell'Unione Europea, in Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera.

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