Viaggiare sicuri nel 2024: come pianificare il viaggio, vaccini e farmaci utili

Viaggiare sicuri nel 2024: come pianificare il viaggio, vaccini e farmaci utili

Indice

Domande e risposte

Quali sono le malattie infettive da viaggio?

Un viaggio porta sempre con sé una percentuale di rischio di entrare in contatto con germi: virus, batteri o funghi, in alcuni casi noti al nostro organismo, presenti cioè anche in Italia, mentre in altri casi può trattarsi di agenti nuovi per noi e diffusi – si dice endemici – solo in altri paesi. A favorire queste situazioni sono i cambi di temperatura, di umidità e altitudine, ma anche la scarsa igiene di alcuni luoghi o bere acqua che viene presentata come potabile solo perché tutte le persone che vivono in quel paese la bevono, mentre invece non lo è per noi occidentali che non siamo abituati a entrare in contatto con un certo tipo di microrganismi.

Le principali malattie infettive da viaggio si dividono in problemi legati ad aver mangiato o bevuto qualche alimento contaminato, malattie da contatto con virus, anche solo per areosol come accadeva per SARS-CoV-2, e malattie da vettore, cioè conseguenti a una puntura di insetto infetto.

Malattie oro-fecali:

  • Diarrea del viaggiatore;
  • Colera;
  • Epatite virale A;
  • Febbre tifoide;
  • Shigellosi (dissenteria bacillare).

Malattie trasmesse da vettori (zanzare, zecche, altri insetti):


Malattie virali:

  • Ebola;
  • Malattia da virus Marburg;
  • Malattia da Hantavirus;
  • Febbre di Lassa (Lassa-Fever);
  • COVID-19.
Immagine che rappresenta una donna che prepara la valigia in vista di un viaggio

Che cosa è la diarrea del viaggiatore e come evitarla

La diarrea del viaggiatore è estremamente comune. È sufficiente un contatto con alimenti o acqua contaminati, o con situazione estremamente precarie in termini di igiene, ed entro pochissime ore si può verificare la diarrea. 
I sintomi della diarrea del viaggiatore sono, oltre alle scariche, sensazione di vomito o forte nausea, crampi addominali, e in molti casi sale anche la febbre.
Le accortezze quando si viaggia in paesi a rischio sono sempre di evitare alimenti crudi, anche frutta e verdura appena colta, dato che può essere lavata con acqua contaminata, e soprattutto non bere acqua che non sia stata bollita. Anche le bevande in bottiglia vanno sempre controllate: le confezioni devono esserci servite ermeticamente chiuse.

Che cosa fare se ho bevuto acqua contaminata

L’acqua può essere inquinata da agenti biologici (esistono oltre 100 possibili specie tra batteri, virus, protozoi e funghi!) o chimici (metalli, microplastiche, pesticidi). La prima cosa da fare è osservare se compaiono sintomi. Non tutte le persone li manifestano o li manifestano allo stesso modo. I principali segnali che abbiamo bevuto acqua non potabile sono intestinali: crampi, anche forti, diarrea, nausea, vomito, talvolta febbre. La cura è aspettare, idratandosi molto ed eventualmente abbassare la febbre con un antipiretico. Talvolta i patogeni possono dar luogo a un’infezione più grave (Campylobacter, Shigella, Novovirus, Epatite A, Eschericha coli, Legionella e altri), che si manifesta con il fatto che il fastidio non passa con il trascorrere delle ore, anzi peggiora. In questo caso è bene andare dal medico.

Per quanto riguarda gli agenti chimici, è bene consultare un medico e segnalare l’accaduto. Se si pensa di aver assunto del veleno, recarsi subito al Pronto Soccorso

Che sintomi provoca la Dengue e in quali paesi è diffusa oggi (estate 2024)

La Dengue è una febbre provocata dal Dengue virus che viene trasmessa agli esseri umani attraverso le punture di zanzare. Emerge prevalentemente nelle zone tropicali di Asia e Africa, durante e dopo la stagione delle piogge. Non tutte le persone che entrano in contatto con il virus della Dengue manifestano i sintomi, ma quando si verifica, accade nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, e le temperature raggiunte sono anche molto alte, con forti mal di testa, nausea, vomito irritazioni cutenee e dolori articolari e muscolari. 

Da gennaio al 13 maggio 2024 in Italia sono stati registrati dall’Istituto Superiore di Sanità 197 casi confermati di dengue e 4 casi confermati di Zika Virus, tutti associati a viaggi all'estero, senza alcun decesso.

Non esiste un farmaco specifico contro la Dengue, ma si procede solitamente con gli antipiretici. La cosa migliore è proteggersi dalle punture di zanzara, con repellenti o zanzariere.

Quali sono i paesi pericolosi nel 2024

Sono molte le destinazioni nel mondo non consigliate per il 2024, perché interessate da guerre o situazioni comunque rischiose. I paesi più rischiosi per guerre sono:

  • Sud Sudan. La situazione è estremamente instabile, nello Stato di Jonglei, in particolare a Bor e a Pibor, a causa dei combattimenti tra comunità. Tutti i viaggi non essenziali in Sud Sudan sono sconsigliati. Il Ministero degli Esteri italiano raccomanda a tutti i connazionali presenti in Sud Sudan di non intraprendere alcuno spostamento verso le regioni settentrionali e, se presenti a Malakal, di esercitare massima cautela. Si invita a prestare particolare attenzione anche nelle altre aree del Paese, ivi inclusa la capitale Giuba, a causa della generale instabilità della situazione di sicurezza;
  • Russia. L’ultimo aggiornamento a marzo 2024 si raccomanda di posticipare tutti i viaggi verso il Paese e di valutare se la presenza in Federazione Russa sia assolutamente necessaria;
  • Ucraina. Tutti i viaggi verso l’Ucraina, a qualsiasi titolo, sono assolutamente sconsigliati. La situazione resta critica, con il concreto rischio di completo collasso delle infrastrutture energetiche. Si continuano a registrare sempre più pesanti attacchi missilistici a Kiev e in tutto il territorio ucraino e pertanto la Farnesina raccomanda la massima prudenza e di seguire aggiornamenti ed indicazioni delle Autorità locali. Ai connazionali, ancora presenti in Ucraina, è fortemente raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare il Paese, negli orari in cui non è in vigore il coprifuoco;
  • Libano. Sono sconsigliati tutti i viaggi non essenziali e soprattutto tutti i viaggi nel sud del Libano;
  • Siria. Sono sconsigliati i viaggi a qualsiasi titolo in Siria e dall’inizio della crisi di Gaza, gli aeroporti di Damasco e di Aleppo sono stati oggetto di attacchi e non sono regolarmente funzionanti;
  • Iraq. La Farnesina sconsiglia viaggi a qualsiasi titolo in Iraq;
  • Gaza e Israele e Territori Palestinesi.

Viaggio in Israele e Gaza nel 2024

A seguito degli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre 2023, le Autorità israeliane hanno dichiarato lo stato di guerra. Come riporta il sito di Viaggiare Sicuri, l'ingresso è sconsigliato nella maniera più assoluta nella striscia di Gaza e nei territori palestinesi, anche perché – si legge - in seguito all’attacco missilistico iraniano contro Israele dello scorso 14 aprile non possono escludersi nuove operazioni militari. Restano attive specifiche allerte che interessano la fascia a ridosso della Striscia di Gaza e il confine nord con Siria e Libano, dove lanci di missili continuano ad interessare Israele. 

Sono sconsigliati i viaggi verso Israele in generale. Alla luce dell’evoluzione della situazione a Gaza e di possibili conseguenze negative per la sicurezza anche nelle principali città israeliane e in Cisgiordania, si raccomanda ai connazionali di rinviare il proprio viaggio in caso di spostamenti non dettati da ragioni impellenti e non procrastinabili (si suggerisce in ogni caso di controllare con la compagnia aerea stessa l'operatività del volo prima di mettersi in viaggio). Inoltre, si invitano le persone presenti in Israele e nei Territori Palestinesi (anche a Gerusalemme) a mantenere la massima attenzione, restare informati e seguire le indicazioni delle Autorità locali specialmente in occasione di spostamenti interni evitando quelli non strettamente necessari.
Anche gli attraversamenti terrestri di frontiera con la Giordania potrebbero subire chiusure improvvise. 

Come proteggersi dalle zanzare

Nei luoghi dove sono endemiche le malattie portate da vettori si consiglia di:

  • Acquistare repellenti specifici, chiedendo al proprio farmacista, da applicare molto spesso su cute e vestiti;
  • Prediligere abiti chiari e leggeri che non lasciano scoperta la pelle, anche di testa e collo;
  • Utilizzare delle zanzariere da finestra o che coprono il letto per la notte.

Quali sono i vaccini da fare prima di un viaggio all’estero

A seconda del paese dove ci si reca possono essere richieste delle vaccinazioni. Per sapere quali si può contattare l’ufficio prevenzione della propria ASL. Alcuni di questi sono:

  • Vaccino anticolera: cellule intere uccise di V. cholerae 01 in combinazione con una subunità B ricombinante di tossina colerica (WC/rBS) da assumersi per via orale in due dosi a 7-40 giorni una dall’altra;
  • Vaccinazione anti-encefalite giapponese: virus inattivato (ceppo SA14-14-2) somministrato per via intramuscolare in due dosi a 4 settimane l’una dall’altra;
  • Vaccinazione anti-epatite A: virus ucciso somministrato per via intramuscolare in due dosi a 6 mesi l’una dall’altra;
  • Vaccinazione anti-febbre gialla: virus vivo attenuato somministrato per via sottocutanea o intramuscolare in un’unica dose. Questo vaccino è richiesto obbligatoriamente all’ingresso dei seguenti paesi: Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Congo, Repubblica Democratica del Congo, Costa d’Avorio, Gabon, Ghana, Guinea Bissau, Guyana Francese, Liberia, Mali, Niger, Repubblica Centroafricana, Ruanda, Sao Tomé e Principe, Sierra Leone, Togo;
  • Vaccinazione anti-febbre tifoide, di due tipi: Vaccino vivo attenuato somministrato per via orale in tre dosi a giorni alterni; vaccino polisaccaridico capsulare (antigene Vi) somministrato per via intramuscolare in un’unica dose;
  • Vaccinazione anti-rabbia: virus inattivato preparato su colture cellulari o embrione di uovo somministrato per via intramuscolare (o intradermica) in tre dosi: 7 giorni tra la prima e la seconda dose e 21-28 giorni tra la seconda e la terza;
  • Vaccinazione anti-meningococco (A, C,W135 e Y). Vaccino polisaccaridico A, C, W135 e Y capsulare batterico purificato somministrato per via sottocutanea in un’unica dose; vaccino coniugato contro A, C, W135 e Y somministrato per via intramuscolare in singola dose.

Preparare un viaggio: 4 cose da ricordare

COVID-19 a parte, se si desidera recarsi fuori Europa, ViaggiareSicuri suggerisce quattro accortezze:
  • Chiedere un consulto medico almeno 4-6 settimane prima della partenza per capire quali sono  le vaccinazioni consigliate e/o obbligatorie, i farmaci antimalarici da assumere, altri farmaci da portare in viaggio;
  • Preparare una piccola farmacia da viaggio, specie se ci si reca in zone con scarsa copertura sanitaria (vedi elenco al paragrafo successivo);
  • Preparare i documenti sanitari necessari. In Europa e in Svizzera è bene ricordarsi la tessera sanitaria, che dà diritto all’assistenza sanitaria gratuita, che però non dà diritto a nulla al di fuori del nostro continente;
    Nei paesi che la richiedono è obbligatorio avere il certificato di vaccinazione per la Febbre gialla. Se abbiamo necessità di trasportare dispositivi medicali come siringhe serve un certificato che attesti questa necessità, così come di un documento che attesti il bisogno del viaggiatore di assumere determinati farmaci (in caso di patologie croniche che richiedano terapie continue);
  • Stipulare un’assicurazione sanitaria se ci rechiamo in paesi non europei. A questo proposito il Ministero della Salute ha predisposto un portale Se Parto per… dove inserendo il luogo di destinazione e la ragione del viaggio è possibile sapere a che tipo di copertura sanitaria abbiamo diritto in quel paese e che tipo di assicurazione scegliere.

La farmacia da viaggio

Sempre il sito web di ViaggiareSicuri consiglia di preparare i seguenti prodotti, in caso ci rechiamo in zone con scarsa copertura sanitaria:
  1. Articoli di pronto soccorso;
  2. Cerotti;
  3. Disinfettanti;
  4. Bende;
  5. Guanti monouso;
  6. Detergente per le mani (contenente almeno il 60% di alcol) o salviette antibatteriche per le mani;
  7. Acqua ossigenata;
  8. Repellenti;
  9. Trattamenti per punture da insetto;
  10. Gel astringente al cloruro di alluminio per contatti con meduse;
  11. Protezione solare;
  12. Semplici analgesici come paracetamolo;
  13. Materiale sterile;
  14. Termometro;
  15. Pinzette;
  16. Colliri umettanti;
  17. Una zanzariera;
  18. Preservativi;
  19. Disinfettanti/filtri per l’acqua;
  20. Soluzioni minerali orali reintegranti;
  21. Calze elasto-compressive (se fattori di rischio DVT).


Farmaci

  1. Un antibiotico ad uso topico intestinale  (paromomicina, neomicina, ecc.);
  2. Un antibiotico a largo spettro (amoxicillina-clavulanato, ciprofloxacina, levofloxacina, ecc.);
  3. Polvere o creme antifungine/antibiotiche;
  4. Crema con Idrocortisone 1%;
  5. Farmaci antimalarici;
  6. Pomate o compresse anti-istaminiche;
  7. Siringhe sterili ed aghi;
  8. Pomata oftalmica antibiotica (es. tobramicina);
  9. Pomata antiistaminica e/o cortisonica per scottature o punture di insetto;
  10. Antiacidi;
  11. Antidiarroico (es. loperamide);
  12. Farmaci abitualmente assunti (accompagnati da lettera del medico curante);
  13. Blando lassativo;
  14. Farmaci abitualmente assunti (accompagnati da lettera del medico curante);
  15. Anticinetosici;
  16. Farmaci anticoagulanti (se fattori di rischio DVT).


Forniture mediche

  1. Occhiali;
  2. Bracciale o collana di allerta medica;
  3. Forniture per test del diabete;
  4. Insulina;
  5. Inalatori;
  6. EpiPens.

La profilassi antimalarica

A seconda del paese di destinazione, il medico consiglia la profilassi antimalarica sulla base dei seguenti fattori:
  • Il rischio di contrarre la malattia;
  • Le specie prevalenti di parassiti della Malaria nell’area;
  • Il livello e la diffusione della resistenza ai farmaci segnalati dal paese;
  • Il possibile rischio di gravi effetti collaterali derivanti dall'utilizzo dei vari farmaci profilattici.
Si distinguono infatti tre zone:
  • Zona A: a rischio limitato e stagionale o in cui il P. falciparum è assente o clorochino-sensibile: la profilassi in questo caso avviene con Clorochina;
  • Zona B: a medio rischio, in cui il P. falciparum è moderatamente resistente alla Clorochina: la profilassi avviene con Clorochina + Proguanil;
  • Zona C: ad alto rischio, in cui il P. falciparum è fortemente resistente alla Clorochina. La profilassi in questo caso avviene con Meflochina o Doxiciclina.
Solitamente i farmaci antimalarici devono essere assunti almeno una settimana prima del viaggio e l’assunzione deve proseguire con regolarità durante tutto il soggiorno e per quattro settimane dopo aver lasciato la zona a rischio. 

Viaggiare sicuri in Africa

Oltre al sito ViaggiareSicuri, che permette di filtrare le informazioni per paese, per controllare se nel momento in cui vogliamo partire è in corso un’epidemia particolare in un certo paese, si può consultare il sito web dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – African Region, nella sezione Health Topics. Sullo stesso sito vengono pubblicati i bollettini settimanali con i nuovi casi di infezione per ogni malattia in ogni paese.

Il continente africano vive da sempre una situazione precaria dal punto di vista sanitario, dovuta da una parte a continui focolai di malattie infettive gravi come Ebola, Colera, Febbre Gialla, Malaria, Dengue, Chikungunya, Tifo, Vaiolo delle Scimmie, Morbillo, Polio, Meningite, Epatite A (in Italia da bambini siamo vaccinati contro l’Epatite B). Dall’altra per un’infrastruttura sanitaria a larghi tratti inesistente. 

Il colera per esempio è la malattia infettiva più diffusa in Africa, endemica in quasi tutti i paesi dell’Africa Subsahariana. Nei paesi centro Africani è ancora diffusa l’Ebola, per non parlare del morbillo.

In generale è bene mantenere un’igiene personale ottima ed evitare cibi crudi (pesce incluso) o dalla dubbia provenienza, anche in strutture alberghiere.

Bisogna stare molto attenti alle punture di zanzara, che possono portare Malaria, Dengue, Chikungunya. Non esistono vaccinazioni vere e proprie, solo una profilassi antimalarica. L’unica cosa da fare è proteggersi con prodotti e zanzariere, e saper riconoscere i sintomi in genere esordiscono dopo 3-7 giorni dalla puntura della zanzara e assomigliano a quelli dell’influenza: febbre elevata, cefalea, debolezza e dolori articolari diffusi. L'85% dei decessi per malaria è concentrato in 19 Paesi dell'Africa sub- sahariana e in India. In solo sei Paesi si sono verificati oltre la metà dei casi di malaria di tutto il mondo: Nigeria (25%), Repubblica Democratica del Congo (12%), Uganda (5%) e Costa d'Avorio, Mozambico e Niger (4% ciascuno).

I paesi a massima diffusione di Chikungunya sono Sudafrica, Mozambico, Nigeria, Repubblica del Congo, Senegal, Tanzania, Uganda, Zimbabwe.

Viaggiare sicuri in Asia

Oltre al sito ViaggiareSicuri, che permette di filtrare le informazioni per paese, per controllare se nel momento in cui vogliamo partire è in corso un’epidemia particolare in un certo paese, si può consultare il sito web dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – nelle sezioni WHO Western Pacific e South-East Asia. Sullo stesso sito vengono pubblicati i bollettini settimanali con i nuovi casi di infezione per ogni malattia in ogni paese.

India
La situazione sanitaria in India è considerata a rischio. Sono endemiche Malaria, Dengue e Chikungunya, specialmente nelle regioni meridionali ed orientali del Paese e si acuiscono nel periodo monsonico e post-monsonico.

Vietnam
In particolare fra maggio a settembre) possono manifestarsi infezioni intestinali e colera. In Vietnam sono endemici Morbillo e Rosolia, Tifo, Epatite A, Epatite B (altamente endemica), Tetano, Difterite, Encefalite giapponese e Rabbia.
La presenza delle zanzare del genere Aedes aegypti vettori di malattie quali Dengue, Chikungunya, Febbre gialla e Zika è elevata in tutto il paese.

Tailandia
A differenza del Vietnam, le strutture sanitarie offrono una buona assistenza sanitaria, specie quelle private. Ma sono diverse le malattie infettive endemiche e sono in aumento i casi di Dengue.

Filippine
La qualità dell’assistenza sanitaria non è buona e senza assicurazione sanitaria si rischia di non venire assistiti nemmeno in casi gravi. 

Singapore
Sebbene l’assistenza sanitaria sia ottimale, si registrano regolarmente presenti focolai di febbre Dengue e, in misura minore, di Chikungunya, anche in aree centrali. 

Indonesia
In Indonesia sono endemiche Dengue, Malaria, Epatite e Tifo.

Viaggiare sicuri in America Latina

Oltre al sito ViaggiareSicuri, che permette di filtrare le informazioni per paese, per controllare se nel momento in cui vogliamo partire è in corso un’epidemia particolare in un certo paese, si può consultare il sito web dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – nella sezione Americas. Sullo stesso sito vengono pubblicati i bollettini settimanali con i nuovi casi di infezione per ogni malattia in ogni paese.

Brasile
Il paese è molto ampio, e bisogna indagare l’area precisa dove intendiamo recarci. In numerose aree del Brasile, alcuni insetti portano e diffondono malattie come Chikungunya, Dengue,  Malaria, Oncocerosi (cecità fluviale), Virus del Nilo occidentale, Febbre gialla e Zika.
In particolare esiste un alto rischio di contrarre la malaria nella maggior parte delle aree forestali al di sotto di 900 metri di altitudine degli Stati di Acre, Amapá, Amazonas, ovest del Maranhão, nord del Mato Grosso, Pará (ad eccezione della città di Belém), Rondônia, Roraima e ovest del Tocantins.  

Perù
Continuano ad essere segnalati numerosi casi di Dengue e Febbre gialla, nella zona amazzonica del paese mentre i casi di  Zika sono sporadici. 

Haiti
Haiti registra casi sporadici di Colera, mentre la Febbre tifoidea è ancora diffusa. 


 

RIFERIMENTI BIBLIOGFRAFICI

 

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Domande e risposte

Quali sono i paesi più sicuri al mondo per viaggiare? 

La maggior parte dei paesi, specie quelli che sono meta di vacanze esotiche, presenta dei focolai infettivi. Pertanto è bene controllare sul sito web Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri, la situazione specifica del paese dove intendiamo recarci e le vaccinazioni obbligatorie per i viaggi internazionali. L’unica vaccinazione obbligatoria fissata dal Regolamento Sanitario Internazionale,è quella contro la febbre gialla, sia per proteggere i turisti stranieri che i paesi vulnerabili dal rischio di importazione del virus della febbre gialla. La Farnesina dà la possibilità di registrare il proprio viaggio sul sito web dovesiamonelmondo.it Nel complesso si può avere una classifica della sicurezza dei paesi del mondo dal punto di vista medico e di sicurezza personale nella TravelRiskMap, mappa creata da International SOS.

Quali medicinali portare per un viaggio?

Dipende dal paese in cui ci rechiamo e se soffriamo di particolari condizioni. È opportuno informarsi da un medico almeno 4-6 settimane prima della partenza per capire quali sono  le vaccinazioni consigliate e/o obbligatorie, i farmaci antimalarici da assumere, altri farmaci da portare in viaggio. Sicuramente è utile portarci prodotti per proteggersi dalle punture di zanzara, che possono essere vettori di malattie molto diffuse come Malaria, Dengue, Zika.

Quali vaccini sono obbligatori per viaggiare?

A seconda del paese dove ci si reca possono essere richieste delle vaccinazioni. Per sapere quali si può contattare l’ufficio prevenzione della propria ASL. Per esempio la vaccinazione anti-febbre gialla è richiesta obbligatoriamente all’ingresso dei seguenti paesi: Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Congo, Repubblica Democratica del Congo, Costa d’Avorio, Gabon, Ghana, Guinea Bissau, Guyana Francese, Liberia, Mali, Niger, Repubblica Centroafricana, Ruanda, Sao Tomé e Principe, Sierra Leone, Togo.

Come guarire dalla diarrea del viaggiatore?

Anzitutto è bene idratarsi molto specie nei bambini. La maggior parte degli episodi di diarrea guariscono da soli in pochi giorni. disinfettata). Nel caso di bambini e anziani è bene contattare il pediatra o il medico. Può essere utile anche somministrare fermenti lattici per ristabilire la flora batterica intestinale. Esistono, se la diarrea è persistente, anche dei farmaci antidiarroici , che riducono la mobilità intestinale. È meglio sentire il medico o il farmacista per un consiglio su quale utilizzare, a seconda che si tratti di bambini o adulti. Da evitare sono invece gli antibiotici, a meno che non siano prescritti dal medico per ragioni specifiche.

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