Aggiornato il 20.01.2023
I test genetici identificano i cambiamenti nei geni, nei cromosomi o nelle proteine. Il risultato di un test genetico può confermare o scartare il sospetto della presenza di una malattia genetica o aiutare a determinare il rischio di un individuo di contrarre un disturbo genetico o di passarlo ai suoi discendenti. Attualmente sono circa 80.000 i test genetici disponibili, mentre altri sono in via di sviluppo.
Tramite i test genetici si analizzano il DNA e l’RNA per individuare eventuali alterazioni associate a disordini genetici o malattie ereditarie, identificare i portatori sani di una patologia o correlare le manifestazioni cliniche di una malattia (fenotipo) con le caratteristiche genetiche di un individuo (genotipo).
I test genetici includono gli screening prenatali, neonatali e dei portatori sani e gli esami sulle famiglie a rischio.
I test genetici ricercano vari tipi di mutazioni:
I test che predicono lo sviluppo di una patologia sono oggi molto diffusi. Queste indagini “predittive” danno una stima del rischio di contrarre alcune malattie, come per esempio quelle legate a fattori di rischio esterni, presenti nell’ambiente (inquinamento, fumo di sigaretta, dieta alimentare, ecc).
I test genetici sono volontari. Questo tipo di test presenta benefici ma anche limiti e rischi e la decisione se farlo o meno è molto personale e complessa. Un genetista o un counselor genetico possono fornire le informazioni necessarie su benefici e rischi e discutere anche gli aspetti sociali ed emotivi collegati a questo tipo di analisi.
E’ comunque sempre importante essere seguiti da un medico e da un genetista quando si decide di sottoporsi a un test genetico predittivo, per interpretare correttamente i risultati.
L’utilità di un eventuale test deve quindi essere valutata insieme al proprio medico di fiducia e il risultato deve essere letto non come una predizione ma come una tessera di un processo diagnostico che comprende anche altri elementi, come: la storia clinica del paziente, l’indagine sulla famiglia, i risultati delle analisi ematochimiche e degli esami di diagnostica per immagini.
Consulta le Strutture Sanitarie che effettuano una Visita genetica:
Dove effettuare una Visita genetica?
Sono disponibili molti tipi di test genetici, per analizzare variazioni e mutazioni in geni, cromosomi o proteine. Queste le principali tipologie.
Test molecolari: cercano i cambiamenti in uno o più geni. Questi tipi di test determinano l’ordine dei blocchetti di DNA nel codice genetico di un individuo, con un processo denominato sequenziamento del DNA. I test molecolari possono variare:
Test cromosomici analizzano interi cromosomi o lunghe sezioni di DNA per identificare mutazioni su larga scala. Tra le mutazioni che si possono rintracciare con questo tipo di test ci sono un cromosoma extra o uno mancante (trisomia o monosomia), una larga porzione di cromosoma che si è duplicata o che manca o traslocazioni di segmenti di cromosomi.
Alcune patologie genetiche sono associate a specifiche mutazioni cromosomiche e il test cromosomico può essere utile quando si sospetta una patologia di questo genere.
Test di espressione genica controllano quali geni sono accesi (espressi) o spenti, in diversi tipi di cellule. Quando un gene è acceso, quindi attivo, la cellula produce una molecola chiamata mRNA dalle istruzioni contenute nel gene e questa molecola viene utilizzata come un blueprint per produrre proteine. I test di espressione genica studiano il mRNA nelle cellule per determinare quali geni sono attivi. Un’attività eccessiva (over-espressione) o scarsa (sotto-espressione) di certi geni può suggerire un particolare disturbo genetico, come per esempio alcuni tipi di cancro.
Test biochimici non analizzano direttamente il DNA, ma studiano la quantità e il livello di attività delle proteine o degli enzimi prodotti dai geni. Anomalie in queste sostanze possono indicare che ci sono cambiamenti nel DNA che sottostanno a un disturbo genetico.
I test genetici possono fornire informazioni sul background genetico di un individuo. Gli utilizzi di un test genetico comprendono diverse tipologie:
Un test genetico è un'analisi del DNA che può aiutare a determinare se c'è un cambiamento in un particolare gene o cromosoma. Il cambiamento, definito mutazione, può riguardare tutte le cellule di un individuo e può essere trasmesso a future generazioni
I test genetici si effettuano mediante prelievo di campioni biologici da cui viene estratto il DNA. Su questi campioni vengono eseguite delle analisi molecolari.
Non è sempre facile interpretare i risultati dei test genetici, per questo è importante essere assistiti da specialisti che affianchino il paziente durante il percorso e che siano in grado di spiegare loro il significato dell’esito di questi esami. Per interpretare correttamente il risultato occorre tenere presente anche la storia medica e familiare dell’individuo.
Un risultato positivo indica che il laboratorio ha trovato una mutazione in un particolare gene, cromosoma o proteina. A seconda dello scopo del test, questo risultato può indicare che la persona è portatore di una particolare variante genetica o identificare un aumentato rischio di sviluppare una patologia o suggerire la necessità di ulteriori test di indagine.
Poichè i membri di una stessa famiglia hanno materiale genetico in comune, quando il risultato di un test genetico è positivo, questo può avere implicazioni per i consanguinei della persona testata.
Il risultato negativo di un test genetico significa che il laboratorio di analisi non ha trovato una mutazione che possa avere effetti sulla salute di un individuo nei geni, cromosomi o proteine esaminati. Il risultato negativo, a seconda del test eseguito, può indicare che la persona testata non è affetta da un disturbo particolare, non è portatrice di una specifica variante genetica o che non ha un rischio aumentato di sviluppare una certa patologia. E’ possibile, tuttavia, che il test non abbia rilevato un’alterazione genetica che può causare una patologia, perché molti test genetici non sono in grado di rilevare tutte le mutazioni genetiche che possono causare un particolare tipo di disordine. In questo caso potranno essere necessari ulteriori test genetici o la ripetizione del test più avanti nel tempo, per poter confermare il risultato negativo.
In alcuni casi, il risultato di un test potrebbe non dare informazioni utili. Questo tipo di risultato viene definito indeterminato, inconclusivo o ambiguo. I risultati di questo tipo a volte si verificano perché in molti casi le persone hanno variazioni naturali del DNA, denominati polimorfismi. Se il test rileva un cambiamento del DNA che non si sa con certezza se possa causare lo sviluppo di una patologia (variante di incerto significato), può essere difficile dire se si tratta di un polimorfismo naturale oppure se è un tipo di variante che può causare una patologia. Un risultato incerto non può confermare o escludere una diagnosi specifica e non può indicare se una persona ha un rischio aumentato di sviluppare una patologia. In alcuni casi può essere d’aiuto testare altri membri della famiglia per chiarire questo tipo di risultato.
Le informazioni presenti in Micuro hanno scopo divulgativo e informativo. Non costituiscono in alcun modo un mezzo di autodiagnosi e automedicazione. Per qualsiasi dubbio sull'uso di un farmaco, rivolgersi al proprio medico.
La riproduzione o l’utilizzazione dei contenuti pubblicati su Micuro è strettamente riservata. Il riutilizzo del materiale su riviste, giornali, radiodiffusione o generica messa a disposizione al pubblico viene concesso solo previa esplicita richiesta e autorizzazione obbligatoria.